lunedì 10 dicembre 2018

Il pagano nella religione pagana




Cosa significa “Religione Pagana?

Significa che le persone che praticano questa religione non pensano agli Dèi come a degli oggetti esterni alle persone stesse, ma pensano gli Dèi come “la materia di cui le persone sono fatte”.

Io sono Marte, io sono Venere, io sono Ilizia, io sono Demetra, io sono Zeus, io sono Ade, io sono Prometeo, io sono Cronos, io sono Urano…, dunque “Io sono!”.

A differenza della religione cristiana in cui “Dio è!”, nella Religione Pagana “l’uomo è!”. In sostanza, nella Religione Pagana l’attenzione viene spostata sull’uomo che vive nel mondo e che diventa l’oggetto del discutere in ogni questione religiosa.

Nella Religione Pagana gli Dèi esistono in quanto esiste l’uomo che contiene tutti gli Dèi, che l’uomo identifica, dentro sé stesso e che esprime mediante le sue azioni e le sue scelte nella sua vita.

A differenza della religione cristiana, la Religione Pagana non discute di ciò che vuole Dio (o gli Dèi), ma discute di ciò che l’uomo vuole vivendo in un mondo di soggetti che a loro volta vogliono.

In quel volere l’uomo si trasforma, come si trasformano i soggetti che abitano il mondo assieme all’uomo e che partecipano alla vita del mondo in cui l’uomo abita.

In quel mondo, il Dio dei cristiani è un paria, un emarginato, feccia che manifesta un delirio di possesso dell’uomo perché incapace di partecipare alla vita degli uomini e, quando lo fa, abita i deliri di chi pratica la strage, lo sterminio, le camere a gas, lo stupro di donne e bambini, perché chi manifesta il Dio dei cristiani vive all’interno di un delirio di onnipotenza e di impunibilità nell’imputridire la vita e aggravare le condizioni di vita degli uomini.

La Religione Pagana incontra gli Dèi nel mondo che ci circonda. Ma per incontrare gli Dèi nel mondo che ci circonda è necessario che il Pagano manifesti quegli stessi Dèi dentro di sé e li veicoli mediante le azioni nella sua esistenza quotidiana. In altre parole, non è il Pagano che in quanto individuo incontra gli Dèi. Ma è quello stesso Dio manifestato dal Pagano, mediante le sue azioni e le sue emozioni, che incontra il sé stesso nel mondo mediante le azioni e le emozioni proprie di quello stesso Dio.

Uomini, donne, piante ed animali che abitano la Terra sono altrettanti Dèi che sono in grado di manifestare Dèi che abitano ogni uomo, donna, animale o pianta della terra abbeverandosi, di volta in volta, da ogni specifica fonte divina incontrata che ha il potere di alimentare quello stesso Dio dentro ogni uomo, donna, animale o pianta della Terra.

La Religione Pagana pensa al mondo come luogo abitato da un numero infinito di coscienze che ogni volta che costruiscono delle relazioni costruiscono le condizioni perché altre coscienza nascano e manifestano il crogiolo di Dèi di cui sono formate.

Per questo motivo il Pagano, a differenza del cristiano, non prega perché in lui ci sono tutti gli Dèi e lui li manifesta e manifestandoli il Pagano si trasforma. Si trasforma relazione dopo relazione e si trasforma tanto più profondamente quanto più impegna le sue emozioni nelle azioni che mette in atto nel suo mondo quotidiano.

La religione Pagana, a differenza della religione cristiana, non è composta da un gregge di persone che possono essere acquisite o cedute. Non c’è un “gregge pagano” perché non c’è un “pastore pagano”. Nella Religione Pagana c’è una vita da costruire e, per costruirla, è necessario viverla con passione, con impegno al di là delle specifiche scelte che fa un Pagano.

11 dicembre 2018

giovedì 6 dicembre 2018

I Riti Sacri nella Religione Pagana

Parlare di una Religione significa anche parlare dei Riti Sacri propri di quella religione.
A cosa servono i riti in una religione? Servono a mettere in comunicazione i “credenti” di quella religione con la “divinità” di riferimento di quella religione.
I cristiani pregano il loro “Dio” affinché li soccorra nelle vicissitudini della vita. Per contro, i cristiani provvedono a costruire le “vicissitudini” della vita che portano i loro “credenti” a pregare. Se non costruissero quelle “vicissitudini” della vita, e nel cristianesimo sono sempre vicissitudini dolorose per le persone, difficilmente il cristianesimo avrebbe dei credenti che supplicano l’intervento del loro “Dio” nelle faccende umane.

Questo discorso vale anche per i musulmani. Gli islamici pregano il loro “Dio”, supplicandone il soccorso e la sua attività al loro fianco. Per contro, gli islamici costruiscono le condizioni della vita affinché i loro “credenti” supplichino il soccorso del loro “Dio”.

E i Pagani Politeisti che non hanno “fede” nei loro Dèi, per che cosa fanno i loro riti religiosi?

Questa è la domanda alla quale il filmato vuole rispondere. Il Pagano, a differenza del cristiano, del buddista, dell’islamico e dell’ebreo, non prega i suoi Dèi perché gli Dèi sono la stessa sostanza del corpo, della psiche, delle emozioni dell’uomo stesso. Non sono Dèi al di fuori della vita, ma sono Dèi gli oggetti della vita stessa.




Dunque, li possiamo pensare, li possiamo evocare e vivere mediante le nostre azioni. Li possiamo individuare nelle azioni del mondo in cui viviamo, ma non li possiamo pregare. Non accorrono in nostro soccorso, accorrono in soccorso del “Dio” che noi esprimiamo nelle nostre azioni, nel nostro essere nel mondo.

I Riti Sacri della Religione Pagana evocano il nostro Essere nel mondo e, nell’evocare il nostro essere nel mondo, chiamiamo ogni ente che progetta sé stesso, e che noi chiamiamo “Dio” o “Dèi”, a partecipare alle trasformazioni di un’esistenza nella quale siamo partecipi.

La Religione Pagana è una religione diversa dalle altre religioni perché al centro della Religione Pagana non ci sono gli “Dèi” o il “Dio” come nelle altre religioni, ma c’è l’uomo che abita un mondo abitato da infinite consapevolezze che come lui costruiscono le loro strategie esistenziali in un continuo mutamento e in una continua trasformazione dell’insieme in cui viviamo.