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lunedì 1 novembre 2010

La questione dell'infanzia, la conoscenza della Stregoneria, la qualità dello stupro pedofilo e pederasta della chiesa cattolica contro l'intelligenza


A volte ho difficoltà a far comprendere ad adulti imbecilli ed arroganti come i bambini siano un vero e proprio potere che devono curare con attenzione.
La gente dei partiti di sinistra, tutti i partiti, dai cattolici integralisti del Partito Comunista agli arroganti guerrafondai del Partito Socialista, all’attuale sinistra, non hanno mai voluto mettere al centro dei loro programmi la questione dell’infanzia delegando alla chiesa cattolica il diritto di stuprare i bambini. Ne stuprano l’intelligenza e ne stuprano il futuro uccidendo le loro facoltà mentali e la loro capacità critica.
Come Stregoni sono cose che consociamo, anche la chiesa cattolica le conosce e le usa per violentare il futuro dei ragazzi imponendo loro una serie di patologie psichiatriche (depressione, sensi di colpa, nevrosi, deliri, ecc.) in modo da costruire degli adulti insicuri, paurosi, terrorizzati, obbedienti ed omologati.
Poi succede che la ricerca scientifica e i confronti dell’esperienza ti dimostrano come la Stregoneria avesse sempre avuto ragione.
http://www.religionepagana.it/stregoneriacomearte.html
http://www.religionepagana.it/stregoneriainfanzia.html
E quanto ho levato da Facebook che avevo postato dal momento che Facebook semina odio religioso e sociale aggredendo ogni persone che protesta contro la violenza di pedofilia e pederastica della chiesa cattolica (ne appoggia di fatto la pedofilia e la pederastia e aggredisce le persone che ne denunciano la pratica come coloro che discriminano la religione cattolica e ne sospende i profili).
Ma da molti anni posto materiale legato alla questione dell’infanzia come questo:
http://www.stregoneriapagana.it/educazionecristiana.html
e altre decine di pagine web che ho scritto e postato.
Poi la scienza ci dice che l’intelligenza astratta dei bambini è superiore a quanto pensiamo e, invece di mettere a punto strategie che permettono loro di ampliare la loro capacità, li si costringe in ginocchio davanti ad un criminale in croce proprio per uccidere la loro intelligenza.
Riporto l’articolo dal giornale La Repubblica:


I bambini ci prendono in giro"Usano l'ironia già a 4 anni"
Una ricerca canadese ribalta le teorie sostenute finora sulla capacità dei piccoli di comprendere i paradossi. E rimette in discussione gli schemi usati da sempre sull'intera evoluzione del linguaggio infantile di VERA SCHIAVAZZI


Mamme manager attente: una risata potrebbe travolgervi. I bambini sanno scherzare, comprendere l'ironia e contraccambiarla fin dalla più tenera età, a 4 anni addirittura, mentre fino a non molto tempo fa psicologi e linguisti ritenevano che domande retoriche, iperboli e paradossi fossero un'esclusiva degli adulti, alla quale i più piccoli potevano avvicinarsi non prima dei dieci anni. Ma uno studio canadese appena pubblicato sul British Journal of Developmental Psychology e condotto analizzando battuta dopo battuta 350 ore di dialoghi tra genitori e figli tra i quattro e i sei anni sembra dimostrare il contrario. I bambini ci guardano, e ci prendono in giro, usando sapientemente un bagaglio che a tre anni arriva a mille diverse parole, e di lì in poi viaggia velocissimamente e continua a evolvere in espressioni, sfumature, capacità di interazione. "Se non fosse così - conferma Irene Vernero, docente di logopedia e responsabile di centinaia di piccoli pazienti che ogni anno passano in un grande ospedale come le Molinette di Torino - non sarebbe spiegabile perché bambini piccolissimi esclamano "che stress!" e subito dopo scoppiano a ridere".Non sempre i genitori, le madri soprattutto, sanno accogliere col sorriso questa precoce capacità dei propri figli. "Espressioni come "ora che so che si mangiano polpette sono un pochino meno affamato" irritano le mamme, che le considerano sgarbate o credono di essere le sole a poter usare il paradosso - spiega Holly Recchia, la psicologa canadese che ha condotto la ricerca partendo dagli annunci di nascita nella regione dell'Ontario e seguendo i bambini passo passo - Al contrario, imparare a scherzare con i propri figli può essere un ottimo mezzo per gestire i conflitti educativi". Ma i nuovi risultati rimettono in discussione gli schemi usati fin qui dagli esperti sull'intera evoluzione del linguaggio infantile. Scherzare appare una capacità collegata sia all'intelligenza personale sia all'ambiente nel quale si cresce, ma resta un "dono" almeno in parte inspiegabile, come altre abilità dei bambini. "Mentre la scrittura, la lettura e il contare richiedono l'apprendimento di nozioni convenzionali, la parola si impara spontaneamente, per "immersione" nell'ambiente familiare e sociale - spiega Irene Vernero - Ma alcuni piccoli sembrano acquisire prima e più di altri la capacità di comprendere che alcune parole o alcune frasi possono far ridere e di usarle anche quando non posseggono ancora gli strumenti culturali per capirne fino in fondo il significato". Aver deciso che non si può essere sarcastici prima dei dieci anni, potrebbe anche essere stato un mero errore scientifico, che ha resistito in mancanza di adeguati studi sul campo.A sostenerlo è una delle più autorevoli studiose italiane, la psicologa dell'età evolutiva Tilde Giani Gallino. "Osservando i bambini nel loro ambiente naturale, per esempio a scuola - spiega Giani Gallino - è facile riscontrare che non solo scherzano tra loro e con gli adulti, ma si pongono anche il problema che la loro esagerazione ironica sia colta nel giusto modo dall'interlocutore". Una capacità che si rivela anche attraverso i disegni: "Abbiamo chiesto a decine di piccoli allievi delle materne di illustrare qualcosa che avevano inventato e molti hanno prodotto macchine sofisticatissime in grado di svolgere compiti dal sapore surreale come tirare nello stesso momento molte palle di neve - racconta Gallino - Se però il ricercatore mostrava di prendere troppo sul serio l'invenzione, era spesso il bambino stesso a precisare "sto scherzando!"".Tra le mura domestiche, lo studio canadese, ma anche l'esperienza concreta che viaggia sui blog per sole mamme, parrebbe dimostrare che esiste una proporzione tra le esagerazioni verbali dei genitori e quelle dei figli. Così la mamma esasperata che ha l'abitudine di ripetere "quante volte devo dirti...?" dovrà prepararsi all'ironica risposta "ancora 82". E quella che tenta un insegnamento morale ricordando al pargolo inappetente la tragedia della fame nel mondo dovrà imparare ad accettare il suggerimento, scherzoso ma tagliente, di spedire ai meno fortunati l'arrosto appena cucinato.
(01 novembre 2010)

Tratto da:
http://www.repubblica.it/scienze/2010/11/01/news/bimbi_ironia-8627049/


Poi ci si meraviglia se i bambini violentati nella loro intelligenza e nella loro struttura emotiva diventano degli adulti instabili e psicologicamente malati finendo per appendersi con una corda quando i problemi della vita li travolgono. Purtroppo ci sono mamme che si stupiscono che i loro figli siano intelligenti, ma quando lo scoprono anziché mettere in moto la propria intelligenza ed alimentare, come conseguenza l’intelligenza del loro bambino, sanno solo presentarsi come create ad immagine e somiglianza di un dio padrone stuprando, di fatto, il futuro del loro figlio.
Tutte le idee preconcette imposte dal creazionismo cristiano vengono smentite dalla scienza, ma nessuno costruisce delle strategie educative diverse per assicurare alla società individui intellettualmente ed emotivamente preparati.



Entra nel circuito del pensiero religioso, sociale, economico ed etico della Religione Pagana!

01 novembre 2010
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
P.le Parmesan, 8
30175 – Marghera Venezia
Tel. 3277862784
e-mail claudiosimeoni@libero.it

mercoledì 13 gennaio 2010

La ricerca scientifica scopre l'intelligenza delle Piante; la Religione Pagana già la conosceva nel suo abitare il mondo.


La ricerca scientifica, ogni volta che approfondisce un aspetto del mondo in cui viviamo, altro non fa che confermare le visioni proprie della religione Pagana.
I Pagani non hanno mai dubitato che le piante fossero intelligenti, sensibili, portatrice di strategie, di progetti di sviluppo e di scopi.
Il fatto che noi umani scopriamo solo ora il linguaggio “chimico” avendo sempre tenuto in gran conto il linguaggio verbale, il verbo dei cristiani, ciò non toglie che, comunque, sappiamo decifrare, quando non siamo in ginocchio davanti al dio padrone cristiano, anche i linguaggi chimici e le emozioni che veicolano fornendo delle risposte al mondo in cui viviamo. L’uomo ha sempre riconosciuto l’intelligenza delle piante, solo gli ebrei e i cristiani hanno negato quell’intelligenza facendo della Natura una creazione del loro padrone.
Riporto l’articolo dal giornale La Repubblica del 12 gennaio 2010


Piante
Sensibili a parole e carezze
anche loro hanno un’anima
Andrea Tarquini


Ascoltare una voce amica e suadente fa bene, una carezza influenza il comportamento, ti muovi sul tuo territorio tastandolo, attento ai segnali ostili. Finora pensavamo che solo il genere umano e gli animali avessero queste doti. Invece no: anche nel mondo della botanica sensazioni, percezioni e valutazione del momento, quasi un embrione d´intelligenza e di anima, esistono. Ce lo rivelano studi scientifici dell´università di Bonn e di ricercatori americani. Il suono d´una voce che ti saluta fa bene alle piante, le radici orientano la loro crescita sotterranea e dialogano tra loro con emissioni di sostanze chimiche, alcuni fiori reagiscono al contatto con la mano dell´uomo, altri attirano gli insetti producendo più polline, perché in cambio gli insetti li liberano dai parassiti. Attenti ogni volta che comprate una pianta, per il giardino, per il balcone, la finestra o il salotto. Anche le piante hanno un´anima, una vita di emozioni. Lentissima, rispetto a uomini e animali, perché il mondo della botanica non dispone di un sistema nervoso, ma funzionante e da rispettare. «Per noi esistono pochissime differenze tra il mondo botanico e la fauna», spiega il professor Dieter Volkmann, dell´università di Bonn, al quotidiano tedesco Die Welt che al tema ha dedicato un paginone. «Le piante - spiega - non hanno nervi come il genere umano o le specie animali, ma dispongono di strutture paragonabili». I segnali chimici viaggiano attraverso una pianta a velocità infinitamente più lenta che non nel corpo umano: un centimetro al secondo, 10mila volte meno veloce che dalla pelle umana al cervello. Eppure il segnale comunica messaggi. Questa "anima delle piante" si esprime in diversi modi. Le radici riconoscono se crescono vicino ad altre piante della stessa specie, e allora limitano la loro crescita per non sottrarre spazio vitale. Oppure deviano il loro sviluppo da ogni punto del terreno in cui sentono sostanze nocive. E non è finita. Gli esperimenti hanno provato che se coltivi due piante di pomodoro una vicino all´altra, e parli con una più che con l´altra, la prima cresce meglio. Forse è così anche perché parlando l´essere umano emette anidride carbonica, vitale per le piante. Ma è noto il recente esperimento in Toscana, di vitigni cresciuti meglio al suono della musica di Mozart. La reazione agli stimoli esterni è anche tattile: la mimosa è una delle piante più veloci a reagire. Se accarezzi una foglia, la chiude, e la riapre dopo pochi minuti. Scienziati californiani hanno coltivato due piante di semi di senape, quella carezzata è cresciuta bassa e larga, quella ignorata si è sviluppata solo in altezza. Non mancano i sistemi di autodifesa. L´acacia è capace di reagire alla minaccia degli animali che divorano le sue foglie: quanto più a lungo vengono mangiate, tanto più velocemente aumenta nel loro tessuto la concentrazione di sostanze tossiche. Attenti alle piante, dunque. Almeno un quarto delle donne che le coltivano in casa parlano con loro. Molto più rari in questa abitudine sono gli uomini. Il più famoso è il principe Carlo del Regno Unito. Guarda caso, l´estetica del giardinaggio inglese è ritenuta la più raffinata del mondo.

Tratto da:
http://stage7.presstoday.com/_Standard/Articles/17365051

Non è mai esistita una ricerca scientifica che abbia dimostrato una qualche forma di razionalità nelle credenze cristiane. Invece, la ricerca scientifica non fa altro che trovare prove e riscontri sull’amore per la vita della Religione Pagana che considera l’uomo parte e divenuto nella Natura. La ricerca scientifica conferma l’idea del mondo che l’uomo Pagano si è fatto nel suo abitare il mondo e la validità delle strategie per modificarsi in esso. Una fra le tante specie della Natura.
Il Pagano non nega alle piante la loro intelligenza o le loro strategie d’esistenza, riconosce la diversità anche quando non è in grado di descrivere, mediante la ragione, le peculiarità di intelligenze divenute e sviluppatesi in maniera diversa dalla sua.
C’è un aspetto che la ricerca scientifica non ha ancora affrontato ed è che la comunicazione fra i viventi, al di là di come i viventi la mettono in atto, non è altro che un supporto razionale che serve come mezzo per veicolare la comunicazione emotiva.

Nel riquadro dell’articolo stampato, ci sono varie osservazioni sulle reazioni delle piante. Ce né una che dice:

“Se si coltivano due piante di pomodoro una vicina all’altra, e si parla più verso una che verso l’altra, la prima cresce meglio.”

La questione non è il suono o le parole, ma la veicolazione delle emozioni di chi parla verso la pianta a cui la sua parola si dirige. Si costruisce un legame emotivo che favorisce la crescita.
A noi non interessa dimostrarlo. Sappiamo com’è, come si esprime e come lo possiamo usare nel nostro abitare il mondo.

13 gennaio 2010
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
P.le Parmesan, 8
30175 – Marghera Venezia
Tel. 3277862784
e-mail claudiosimeoni@libero.it