sabato 26 settembre 2009

La Stregoneria e le possibilità di usare la percezione diversa della realtà: i ciechi, la vista, abitare il mondo.


E’ da chiedersi da dove derivano le pretese degli Stregoni di leggere il mondo in maniera diversa dalla forma e dall’usuale?
Nella foto: La Contemplazione nel Crogiolo dello Stregone al rito dell'Equinozio d'Autunno: l'attenzione, mediante la vista, si fissa sul fuoco!
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Uno Stregone non può dimostrare perché vede il mondo in quel modo e nemmeno da dove scaturiscono le sue intuizioni e le sue descrizioni del mondo in quanto i suoi interlocutori ascoltano soltanto parole soggettive che a loro non dicono nulla.
La scienza neurologica ha fatto passi da gigante negli ultimi 10 anni e proprio per questo oggi di analizzare strutture che erano sconosciute fino a non molto tempo fa. Questa che riporto, riguarda la riorganizzazione cerebrale sui sensi. Ne ho già parlato quando affermavo che la vista è una struttura abbastanza recente nella scala dell’evoluzione dei mammiferi e che si è sovrapposta alla struttura relativa alla percezione emotiva e alla struttura cerebrale legata al tatto. Si era affermato che la struttura cerebrale deputata alla vista risponde anche al tatto e alla struttura emotiva e che nei malati patologici questa struttura è la stessa che produce allucinazioni.
La scienza scopre i meccanismi in atto, ma la scienza si guarda bene di dire alle persone come potrebbero affinare le loro capacità e le loro possibilità. Si limita a prendere atto di una possibilità che registra in alcuni individui:



CERVELLO
I ciechi "vedono" il mondoLa scoperta di un team italiano
I non vedenti possono conoscere l'ambiente in cui si muovono attraverso gli altri sensi. I 'neuroni-specchio' si attivano allo stesso modo delle persone vedenti



PERCEPIRE e conoscere il mondo esterno anche quando gli occhi non funzionano è possibile, ma non c'è bisogno di nessuna protesi. Infatti, il cervello umano è in grado di "vedere" la realtà che ci circonda grazie ad una vera e propria regia, capace di ricavare informazioni utili da tutti e cinque i sensi. Infatti, cellule nervose finora considerate il motore dell'imitazione visiva, i cosiddetti neuroni specchio, funzionano perfettamente anche in chi è cieco dalla nascita. E' quanto emerge da una ricerca italiana pubblicata sul Journal of Neuroscience e coordinata da Pietro Pietrini, direttore del dipartimento di Medicina di laboratorio e Diagnostica molecolare dell'Azienda ospedaliera universitaria di Pisa. Lo studio è stato condotto in collaborazione con la cattedra di Psicologia clinica diretta da Mario Guazzelli e con il Centro di Risonanza magnetica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) di Pisa. "Ci siamo chiesti se il sistema dei neuroni specchio fosse strettamente dipendente dall'esperienza visiva, oppure se fosse in grado di svilupparsi anche in assenza di questa e di rispondere anche ad altri stimoli, come quelli sonori", spiega Emiliano Ricciardi, uno degli autori della ricerca. Per trovare la risposta gli studiosi hanno utilizzato la risonanza magnetica funzionale per osservare come risponde ad alcuni stimoli il cervello di un gruppo di volontari con cecità congenita e un gruppo di vedenti. I due gruppi dovevano riconoscere azioni presentate attraverso immagini e suoni. Si è visto così che i neuroni specchio dei non vedenti si attivano al suono di un'azione compiuta, come quelli prodotti bussando alla porta o piantando un chiodo. E che l'attivazione era simile a quella osservata nei volontari che vedevano compiere la stessa azione e sentivano i relativi rumori. "I risultati dimostrano che il cervello è organizzato in modo più articolato di quanto si credesse e che utilizza tutte le informazioni, a prescindere dalla singola attività sensoriale", rileva Pietrini. Il cervello è insomma una macchina complessa "programmata per svilupparsi anche quando manca l'esperienza visiva". Di conseguenza "in termini di educazione il cervello dei non vedenti non ha differenze grazie a questa capacità di riorganizzazione plastica. La vista resta importantissima, ma adesso sappiamo che la capacità di rappresentare il mondo esterno non dipende strettamente da questa".
(12 agosto 2009)

Tratto da:
http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/scienze/cervello/ciechi-vedono/ciechi-vedono.html


Se queste possibilità non fossero, non ci comprenderebbe come gli Esseri Animali che hanno sensi diversi da quelli umani, compresi insetti, virus e batteri, siano in grado di mettere in atto vere e proprie strategie conoscendo il mondo in cui vivono.
La questione importante è quella secondo cui: noi possiamo capire che “diminuendo” la capacità di percezione il cervello si organizza, ma aumentando la capacità di percezione? E variando la capacità di percezione? La scienza di laboratorio può studiare i soggetti in essere, oppure può studiare le capacità dei soggetti riducendo le loro capacità di percezione della realtà (i menomati), ma la scienza di laboratorio non può studiare soggetti le cui capacità si sono sviluppate oltre alle capacità dello sperimentatore. A meno che lo sperimentatore non metta a punto strumenti capaci di riportare le capacità aumentate alla sua dimensione, oppure, se le capacità aumentate non si limitano alla sfera intuitiva (legata alla vita) di chi le ha, ma costui può usarle come uno strumento nella realtà quotidiana della forma in maniera sistematica come se fossero uno strumento in modo da ricondurne gli effetti all’interno della sfera dello sperimentatore.
E’ la pratica di vita che costringe la persona ad organizzare la propria sensibilità e la propria percezione in relazione con il mondo.
Così, se si costringono bambini in ginocchio a pregare si sviluppa dentro di loro una capacità di percezione della realtà miserabile, se, invece si forniscono ai bambini gli strumenti per agire ed organizzarsi per i propri intenti nella società, costoro sviluppano una percezione gloriosa del mondo.
Diventare Streghe o Stregoni non dipende né dal sangue, né dal suolo, ma solo da come organizziamo la nostra percezione in relazione al mondo in cui viviamo.

27 settembre 2009
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
P.le Parmesan, 8
30175 – Marghera Venezia
Tel. 3277862784
e-mail claudiosimeoni@libero.it

mercoledì 9 settembre 2009

Il rito religioso dei pagani dell'Equinozio d'Autunno


La Federazione Pagana annuncia il rito dell’Equinozio d’Autunno.

Il rito dell’Equinozio d’Autunno si terrà presso il Bosco Sacro a Jesolo – Venezia il giorno 19 settembre 2009 dalle ore 18.00. Il Bosco Sacro è sito in Via Ca’ Gamba, 7^ traversa n. 3/B

Il rito termina dopo circa un’ora dall’accensione del fuoco sacro.

Per vedere come si svolgerà il rito:


Riporto la presentazione generale del rito dell’Equinozio d’Autunno:


Sia gli equinozi che i solstizi seguiranno, nelle celebrazioni, i passaggi della vita nei vari stadi. Il rito dell'equinozio d'autunno segnerà L'USCITA DAL SILENZIO: ANGERONA! In realtà il rito di Angerona andrebbe fatto in Dicembre, ma ritengo opportuno sia spostare il rito dal passaggio dal buio (dicembre) alla luce facendolo diventare dal buio (settembre) alla luce i mesi scuri sia per questioni di opportunità nell'esecuzione del rito in quanto penso che stare fermi all'aperto per quindici-trenta minuti sia più facile farlo in settembre (se non piove) che in dicembre. Non mi sono sbagliato nello scrivere. Chi segue le trasmissioni di Stregoneria o ha letto le pagine sui siti sa che luce e buio sono aspetti soggettivi. Ciò che è luce per la nostra ragione è buio per la nostra intuizione e la nostra magia. Ciò che è luce per la nostra magia è bui per la nostra ragione.Pertanto, entrare nei mondi bui della nostra ragione significa entrare nei mondi luminosi della nostra intuizione e magia. Il rito può scegliere l'aspetto che vuole mettere in rilievo.

Questo rito sarà preceduto dai suoni e dal movimento in cerchio attorno al fuoco per richiamare al rito le potenze del mondo dopo di che i partecipanti entreranno nel mondo del silenzio entrando in contemplazione in relazione al fuoco.

Spiegherò ai partecipanti la tecnica della Contemplazione Pagana come fermare il dialogo interno, come usare gli occhi o le orecchie, cosa mettere a fuoco e dove concentrare l'attenzione in modo di entrare in sintonia col fuoco e con i partecipanti al rito.

La Contemplazione Pagana è un modo di entrare in sintonia con il mondo, raccogliere energia per alimentare la propria intuizione sia per entrare nei mondi del sognare sia per far affluire la propria intuizione alla ragione.

Il Rito può essere eseguito anche personalmente a casa contemplando anche altri oggetti al fine sia di raccogliere le proprie energie, sia per modificare sé stessi, sia per ascoltare e correnti vegetative e fare quello che gli Indù chiamano il "risveglio della Kundalini". Però non mettetevi in testa che si tratti di una trasformazione, le cose variano giorno dopo giorno nel nostro quotidiano vivere per sfida. E' nel vivere quotidiano che noi riversiamo noi stessi; le pratiche della Contemplazione ci permettono di riversare un NOI STESSI migliore e più efficiente, ma non ci risolvono i problemi che dobbiamo affrontare sempre con passione e determinazione.

La contemplazione è l'attività collaterale che ci permette di entrare in sintonia personale con gli Dei del mondo dopo averli individuati nelle nostre azioni e necessità.

Appuntamento alle ore 18 di sabato 19 settembre presso l’Altare del Bosco Sacro sul quale accenderemo il fuoco.

08 settembre 2009

Claudio Simeoni

sabato 29 agosto 2009

Nuova puntata di Ritorno ad Alessandria

E' online il nuovo episodio di "Ritorno ad Alessandria", podcast pagano di libri e informazione su Radio Giorno Pagano della Memoria: in questa quinta puntata del ciclo di trasmissioni "Echi del Mito" parliamo della letteratura rinascimentale. Come al solito, potete scaricare la puntata dal sito, da Audiocast (archivio dei podcast italiani) o ascoltarla dal punto d'ascolto del Giorno Pagano Europeo della Memoria su MySpace.

giovedì 6 agosto 2009

Il rito della Devotio organizzato sull'altipiano di Asiago dalla Federazione Pagana


Il rito della Devotio organizzato dalla Federazione Pagana si svolge sull’Altipiano di Asiago da 13 anni e ha lo scopo di rafforzare, fra i partecipanti, l’intento con cui ogni individuo affronta le sfide nella vita quotidiana.
Il rito della Devotio prende il senso religioso dal rito che Decio, un comandante della cavalleria romana nelle guerre contro i Sanniti, compì prima di affrontare quella che fu l’ultima battaglia della sua vita.
Ogni Pagano vive ogni istante della sua vita con la massima serietà e dà un valore assoluto a tutte le piccole o grandi questioni della sua quotidianità. E’ il senso religioso del suo “vivere per sfida”, il suo “farsi Ercole” rispetto a tutti problemi che si presentano o che lui va a cercare. I Pagani Politeisti, col rito della Devotio, chiamano gli Dèi del mondo a partecipare alle loro sfide. A unire gli intenti degli Dèi con gli intenti degli Esseri Umani e gli intenti degli Esseri Umani con gli intenti degli Dèi.

Il filmato del rito della Devotio e il filmato sulla spiegazione del rito lo trovate alla pagina: http://www.religionepagana.it/devotiorito.html


Il rito si svolge in una località dell’Altipiano di Asiago. Ogni partecipante porta un mazzetto di piante aromatiche o quelle che lui preferisce per far bruciare nel fuoco che sarà acceso durante il rito, una parte delle cose che a lui piacciono. E’ il suo “sacrificio”. E’ l’offerta delle sue passioni al mondo in cui il Pagano Politeista vive.
Ogni partecipante al rito leggerà una pagina del “Sentiero d’Oro” che colloca l’uomo nel mondo rispetto ad un gruppo di Dèi.
L’invocazione della Devotio del Sentiero d’oro la trovate:
http://www.federazionepagana.it/devotio.html

Conclusa la lettura, il fuoco viene spento e il luogo ringraziato.

La località in cui si tiene il rito Religioso della Devotio è una località adeguata in mezzo ad un bosco che viene raggiunta mediante una passeggiata abbastanza breve, ma che va fatta con scarpe adeguate.
L’appuntamento è ad Asiago domenica 23 agosto.
Tutti coloro che hanno già partecipato negli anni precedenti possono invitare chiunque al rito. Luogo d’incontro e tempi si svolgono come lo scorso anno.
Dopo il rito ci si trova a cena in un ristorante del posto per festeggiare e (a meno che Francesco non mi smentisca) per la riunione della Federazione Pagana e per il rinnovo delle “cariche” rappresentative dell’associazione: tutti i partecipanti al rito sono invitati a collaborare o ad assistere.

Per informazioni il numero di telefono di Claudio Simeoni: 3277862784

Oppure al numero di telefono di Francesco Scanagatta: 393497554994

07 agosto 2009
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
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venerdì 17 luglio 2009

I filmati sugli espositori alla Biennale di Venezia che hanno attratto l'attenzione dei Pagani: Melissa Wuachope, in arte Damson.


Sto inserendo i filmati sulle esposizioni alla Biennale di Venezia 2009, 53esima esposizione Internazionale d’Arte, nelle pagine web relative alle esposizioni che hanno attratto la mia attenzione.
Il primo minifilm di circa 2 minuti, l’ho caricato sulla pagina:

http://www.religionepagana.it/damson.html


Quando, come Pagani Politeisti, diciamo che riconosciamo gli Dèi negli oggetti e nelle azioni del mondo, significa anche che riconosciamo gli Dèi nelle intenzioni, nelle passioni e nei desideri dell’uomo nella vita quotidiana. L’arte, quando manifesta le emozioni, esprime questi Dèi e noi, come Pagani Politeisti, li riconosciamo anche se, gli Dèi che riconosciamo, non sono proprio quelli che l’artista, razionalmente, avrebbe voluto.
Anche nel primo minifilm sull’esposizione di Melissa Wuachope, in arte Damson (la sua mostra chiudeva nei primi di luglio 2009), ciò che voleva comunicare e ciò che io ho recepito hanno sicuramente dei piani diversi di percezione, pur tuttavia sicuramente l’uno fluisce nell’altro.
Questo discorso diventa ancora più importante quando si affronta delle esposizioni d’arte composte anche da filmati.
Non si tratta di “film”, ma di “quadri dinamici”. Un quadro, anziché essere un’opera statica, diventa un’opera dinamica. Spesso, queste opere dinamiche hanno sonorità e spiegazioni in lingua straniera. Se vogliamo cogliere il divino emotivo che viene trasmesso, dobbiamo annullare la spiegazione razionale o lo sforzo per comprendere la spiegazione razionale e, invece, far affluire la scena, cui assistiamo, e cogliere le “assonanze emotive” che in noi emergono con quelle sollecitazioni.
Per esempio, il segno che si forma e si cancella, in un andare e venire continuo, nel padiglione espositivo della Georgia, se lo guardiamo creando uno stato d’animo di silenzio dentro di noi e fissiamo la nostra attenzione, porta alla nostra coscienza tutta una serie di sensazioni, emozioni, ricordi, decisioni, modi essere, che abbiamo vissuto ripetendolo e cercandolo in varie situazioni quotidiane. Un altro esempio sono gli uomini e la Natura nei quadri dinamici del padiglione della Lettonia: gli uomini nella neve o gli uomini nel prato. Oppure la galleria buia di Macao.
Il quadro dinamico è sicuramente un’arte in crescita che combina la pittura con il teatro e gli effetti emotivi sono molto intensi.
La stessa Damson, con l’uso delle luci, ha ampliato l’effetto di alcuni quadri espositivi.

Cogliere gli Dèi nel mondo e nelle opere.
Anche quando gli stessi artisti non sono in grado di riconoscere la tensione divina dentro di loro o quando, peggio ancora, usano le tecniche della comunicazione per suscitare artificialmente emozioni nel visitatore.

17 luglio 2009
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
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lunedì 6 luglio 2009

Crogiolo dello Stregone: la comunicazione non verbale e le relazioni emotive col mondo.


Nei vari convegni relativi a Il Crogiolo dello Stregone, ho spesso parlato di “percepire” e “intuire” come attività che permette il giungere alla coscienza di elaborazioni di fenomeni e comunicazioni non verbali provenienti dall’ambiente e dal mondo esterno.
In tutti i convegni che ho tenuto non ho mai potuto dire alle persone. “Vedete, questi sono i fenomeni non verbali che potete percepire!”, oppure: “queste sono le intuizioni che potete usare”..

Tuttavia, la ricerca scientifica sta progressivamente dimostrando l’esattezza delle affermazioni fatte all’interno del Crogiolo dello Stregone. Esattezza di affermazioni in quanto il Crogiolo dello Stregone viene elaborato nell’attività di abitare il mondo che spesso viene ignorata dagli individui impegnati, soprattutto, nell’attività di descrivere il mondo.

Riporto l’articolo presente in internet:



LA RICERCA
L'ansia da esame si annusa

ed è anche contagiosa
Studio tedesco:

L'odore della paura esiste e viene percepito

a livello inconscio anche dagli altri, scatenando rapidamente l'empatia e diffondendo il panico



LA PAURA si sente, anzi si annusa. E' impossibile nascondere quella sensazione che quasi paralizza prima di una prova importante, un esame - come accade in questi giorni a migliaia di studenti - o una gara sportiva. E l'ansia che i vicini percepiscono, anche se a parole ci si dice tranquilli o ci si mostra impassibili, è anche contagiosa, si diffonde rapidamente, impedendo anche ai più sicuri di stare tranquilli. A rivelarlo è uno studio tedesco pubblicato su PLos One, condotto da Bettina Pause, dell'università di Dusseldorf. Analizzando il comportamento di 49 studenti, la ricercatrice ha potuto dimostrare che non solo gli animali, ma anche gli esseri umani comunicano senza parlare, in modo inconscio, con il corpo. In particolare, attraverso messaggeri chimici sprigionati dal corpo, i ferormoni, che avvertono chi ci sta a fianco delle sensazioni che stiamo provando; il tutto avviene in maniera inconsapevole, attraverso l'olfatto che capta questi segnali, elaborati poi dal cervello. Nell'uomo questi segnali funzionano ancora perfettamente, non annullati dalla possibilità di una comunicazione verbale. Proprio come negli animali che li utilizzano in diversi aspetti della vita sociale, dal corteggiamento alla comunicazione ai simili di un pericolo imminente. Per scoprire i segnali corporei che emettiamo quando siamo sotto esame, i ricercatori hanno tamponato il sudore di un gruppo di studenti un'ora prima di un esame orale finale e poi hanno preso loro un altro campione di sudore prima che svolgesse una normale attività fisica. I tamponi sono stati fatti odorare ad altri studenti: questi ultimi non hanno avvertito differenze a livello consapevole fra i due campioni, ma monitorati con la risonanza magnetica funzionale per sondare la reazione del loro cervello a quegli odori, hanno mostrato reazioni diverse. Il sudore pre-esame, da paura, ha "acceso" nel cervello dei compagni di corso aree delle emozioni sociali e dell'empatia, come l'insula, la corteccia cingolata, il giro fusiforme. Aree che sono rimaste invece "sorde" davanti ai tamponi di sudore raccolto prima di un semplice esercizio fisico. La paura sembra quindi indurre il rilascio di sostanze che trasmettono ansia quando sono respirate, e stimolano l'empatia, permettendo così al panico di diffondersi in modo contagioso.
(6 luglio 2009)

Fonte:
http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/scienze/odore-paura/odore-paura/odore-paura.html


La scienza, per le sue peculiarità, può dimostrare una situazione in essere. Può dimostrare l’esistenza di segnali e la possibilità delle persone di percepire quei segnali e di produrre delle risposte. Risposte che hanno il fondamento nel loro inconscio, ma che si manifestano nel loro agire quotidiano. Ciò che non può fare la scienza è preparare le persone affinché possano usare quella percezione, trasformarla in intuizione, farla giungere alla coscienza e farla entrare nell’elaborazione della razionalità al fine di gestire le risposte mediante le azioni. Ancora, la scienza non può sospendere la ragione di un individuo permettendogli di elaborare delle azioni come risposte ai fenomeni percepiti senza che queste azioni passino attraverso la descrizione della ragione.
In altre parole, la scienza non è in grado di trasformare una persona in uno Stregone anche se può riconoscere che quanto la Stregoneria usa ha un fondamento reale nella formazione della coscienza e della conoscenza.
Sono ormai dieci anni che la scienza dimostra non solo la realtà della Stregoneria, ma la validità dei processi di conoscenza che la Stregoneria elabora all’interno del mondo in cui agisce.
Il Crogiolo dello Stregone viene sistematicamente confermato dalla ricerca scientifica. La ricerca scientifica ne dimostra la realtà e la validità, ma le persone sapranno scoprire il segreto del Crogiolo dello Stregone e trasformarlo da semplici “informazioni e curiosità” in uno strumento che le porta a volare sulle scope nelle notti di luna piena?

06 luglio 2009
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
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lunedì 22 giugno 2009

Nuova grafica per il sito del Giorno Pagano Europeo della Memoria

Come promesso, oggi 22 giugno inauguriamo il nuovo sito del Giorno Pagano Europeo della Memoria, con la nuova grafica. Funziona bene con Firefox e Netscape e ha solo piccole modifiche, che non compromettono il funzionamento, con Explorer (non l'ho testato con altri browser). Mi piacerebbe sapere che ne pensate e grazie in anticipo a tutti quelli che segnaleranno errori (link interrotti e così via).
Nei prossimi giorni quindi Radio GPM potrà riprendere la sua attività e tornerà ad essere aggiornato anche il sito.
Perché proprio il 22 giugno? Perché oggi ricorre il 135° della nascita di Walter F. Otto. Ma a lui dedicheremo la trasmissione di Fontes di Luglio-Agosto e qualche post sul blog di Ritorno ad Alessandria.

giovedì 18 giugno 2009

Nuovo sito del Giorno Pagano Europeo della Memoria

Il 22 giugno sarà online il sito del Giorno Pagano Europeo della Memoria con il nuovo layout rivisitato; aspettiamo le vostre opinioni all'indirizzo info@giornopaganomemoria.it
Completata questa fatica del sito, anche Radio GPM, nei giorni successivi, riaprirà i microfoni con le sue tre trasmissioni, fermate per concentrare tutta l'attenzione sul sito. Fontes, continuando l'argomento della scorsa puntata parlerà del rapporto tra religione celtica e religione romana esaminando la figura del Marte gallo-romano. Ritorno ad Alessandria invece, per il ciclo "Echi del mito" si occuperà di Petrarca e Boccaccio e dell'inizio dell'Umanesimo.
Infine, Cantami o diva, in occasione del suo primo compleanno, cambierà veste e, nel raccontare i miti, seguirà il percorso tracciato da Ovidio nelle sue Metamorfosi.

lunedì 15 giugno 2009

Cristiano e Patrizio Alviti espongono le loro opere all'archivio di Stato di Venezia in occasione della Biennale.



Fare un discorso in relazione al Potere d’Esistenza proprio della religione Pagana Politeista in contrapposizione al Potere di Possesso proprio delle religioni monoteiste.
Farlo partendo dall’arte e dagli artisti che espongono alla biennale di Venezia. Cristiano e Patrizio Alviti espongono all’Archivio di Stato nell’ambito della 53esima mostra internazionale d’arte di Venezia: la biennale d’arte.

http://www.religionepagana.it/alviti.html

Quando un artista costruisce la sua opera d’arte spesso “giustifica” quello che fa in risposta a quello che gli piace e che desidera fare.
Quando un artista produce un opera sono le Muse che lo ispirano e lo guidano attraverso le pressioni emotive che vengono fatte sulle sue predilezioni.
Poi, quest’opera, parla al mondo e noi identifichiamo in quell’opera i simboli del nostro esistere e del nostro vivere il mondo.
Così, le statue e le opere degli Alviti presentate all’archivio dei Frari a Venezia raccontano storie diverse a seconda del vissuto di chi le guarda.
Un tecnico dell’arte vi racconta della maggiore o minore qualità nell’esecuzione dell’opera; uno Stregone, davanti all’opera, attiva la sua percezione e racconta le sue storie che quell’opera gli evoca. Molte opere avrebbero potuto, forse, evocare le stesse storie, ma lo Stregone è passato da quella strada perché da quella strada voleva e desiderava passare e ha colto quelle emozioni in quella situazione.
Così lo Stregone racconta le storie che quell’arte gli ha ispirato: storie di Potere e di vita!
La mostra rimarrà aperta fino al 09 agosto 2009: approfittatene!
15 giugno 2009
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
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sabato 6 giugno 2009

La tradizione del Bosco Sacro: il bosco di Ferentina e della Lega Latina.


Per quanto riguarda le antiche tradizioni del Bosco Sacro, un caso particolare riguarda il Bosco Sacro dedicato a Ferentina la divinità che coagulò la Lega Latina contro Roma. La ricerca di tale Bosco Sacro è sempre in atto e gli studiosi fanno varie ipotesi senza, tuttavia, scartare il fatto che la tradizione del Bosco Sacro sia una tradizione propria di Roma e dei Latini.
Sono stati individuati vari Boschi Sacri, dedicati a Diana, Giove, Giunone. Quello che presento è una ricerca dell’ubicazione del Bosco Sacro di Ferentina tratta da “Les Bois Sacrés – Actes du Colloque international du Centre Jean Bérard” edizione 1993



Il bosco di Ferentina sotto il monte Albano


Una serie di undici testimonianze tratta, almeno sommariamente, di questo luogo sacro alla oscura divinità di Ferentina; le fonti parlano di un lucus, di un caput aquae o di un Pherentinon dove si svolgevano riunioni dei popoli Latini. Mi è stato possibile giungere ad una identificazione della zona più soddisfacente di quelle, proposte finora grazie ad un riesame delle indicazioni delle fonti ed alla valorizzazione del rapporto tra il mito etiologico di Turno Erdonio ed il toponimo (antico ma conservatosi ancora in età medievale e moderna) di lacus Turni / Laghetto di Turno. Questo si trovava sotto Castel Savelli, sotto il mons Albanus, in una zona contornata dalla via Appia, dalla via Anziate e dalla via che univa Lavinio al santuario di Iuppiter Latiaris, passando per un altro luogo sacro, la Zolforata. L’interesse archeologico dell’area è stato confermato dal rinvenimento di una terracotta architettonica. La collocazione nella zona di Aricia sembra stabilita con sicurezza, mentre si può discutere su cosa fosse esattamente il caput aquae, sorgente o invece sbocco di emissario di laghi. L’ importanza di questo lucus sta nel fatto che esso sembra un vero suntuario federale, sede regolare di riunioni dei Latini, sia per le assemblee federali (concilia populorum Latinorum) che come luogo di raduno delle truppe della lega (Liv., 1, 52). Inoltre, almeno stando ad un passo dell’ antiquario romano Cincia, questo carattere di sede delle riunioni federali sarebbe durato dalla distruzione di Alba Longa fino al 338 a.c. I punti da ribadire sono la centralità del sito indicato rispetto ai maggiori luoghi sacri dei Latini, connessi con Alba e Lavinio, e la sua posizione topograflca presso Aricia, città che quindi da un lato poteva far riferimento al santuario di Diana Nemorense e dall’altro a questo di Ferentina.

Dall’articolo di Carmine Ampolo “Boschi sacri e culti federali: l’esempio del Lazio”


Il concetto che i luoghi di culto, pur rappresentati dai Templi, fossero, in realtà Luoghi Sacri aperti è un concetto di difficile assimilazione in ambiente monoteista. Il monoteista, il cristiano, non è aperto al mondo, ma è chiuso in sé stesso nella relazione patologica col suo dio padrone di cui, egli, è il vicario.
Riuscire a comprendere che i Pagani sono aperti al mondo, vivono nel mondo, agiscono nel mondo in base a sé stessi e alle proprie pulsioni, agli occhi del monoteista, del cristiano, diventa diabolico. Per il cristiano è diabolico e demoniaco tutto ciò che non rinchiude l’uomo nella relazione col suo dio padrone. Per il cristiano è diabolico tutto ciò che libera l’uomo dai legami della costrizione e della sottomissione.
Così per il cristiano è impossibile il mondo come LUOGO SACRO IN CUI SI SVOLGE LA SUA VITA CHE, PROPRIO PER QUESTO, ASSUME IL VALORE SACRO.
Solo la patologia psichiatrica della sottomissione al dio padrone, fatta di timore e terrore, redime il cristiano davanti al suo padrone.
Solo il coraggio con cui affrontare i grandi spazi della vita e la sua molteplicità, come il bosco nella sua rappresentazione della vita, da valore e importanza alla vita del Pagano Politeista.

06 giugno 2009
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
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mercoledì 27 maggio 2009

Una sentenza della Corte Europea di Strasburgo sull'interpretazione dell'articolo 9 sulla libertà religiosa

E’ una sentenza ben motivata dalla Corte Europea e articolata all’interno di un caso abbastanza semplice.
Lo Stato di Grecia trovava normale classificare le persone del suo stato come cristiane ortodosse. Quando si è trovato davanti ad una persona di religione diversa o ateo, questi ha portato il suo caso alla Corte Europea.
Non solo la Corte Europea ha condannato la Grecia, ma ha dato delle motivazioni sulla libertà religiosa.


Libertà Religiosa
Articolo 9
Motivazioni della sentenza della Corte Europea
Nella causa di Theodoros Alexandridis contro lo Stato Ellenico
Il cittadino contro l’imposizione della religione


http://www.stregoneriapagana.it/alexandridistheodoroscontrogrecia.html


La sentenza è importante perché non solo descrive le condizioni della libertà di religione, ma anche la libertà di non religione che la corte di Strasburgo individua nei diritti religiosi di cui all’articolo 9 della Convenzione europea.
In Italia il problema nasce nei confronti del cattolicesimo che occupando le Istituzioni attraverso cattolici che vogliono assicurare a Ratzinger un “ingiusto profitto” aggrediscono e danneggiano la religione dei cittadini.

27 maggio 2009
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
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venerdì 22 maggio 2009

Stop temporaneo del progetto del Giorno Pagano Europeo della Memoria e correlati

Già vi sarete accorti che gli aggiornamenti ai blog e al sito di tutti i progetti del Giorno Pagano Europeo della Memoria si sono diradati: adesso, per l'ultima fase di cambiamento del sito, dobbiamo arrestare del tutto quelli del sito, e limitare al minimo quelli del blog. Le trasmissioni di "Cantami o Diva" e "Ritorno ad Alessandria" usciranno regolarmente, ma le pagine saranno aggiornate solo dopo l'aggiornamento del sito, perciò saranno disponibili solo attraverso terzi servizi, come il punto d'ascolto di MySpace, audiocast o questo stesso blog. La puntata di Fontes di giugno potrebbe ritardare rispetto al solito.
Tornerà tutto attivo a giugno: aggiorneremo l'andamento della petizione, trasferiremo i video da YouTube al sito, annunceremo novità per quanto riguarda "Ritorno ad Alessandria" e "Cantami o Diva".
Ancora un po' di pazienza, poi vi chiederemo che ve ne pare della nuova versione del sito.

giovedì 21 maggio 2009

Il Paganesimo, le idee della Religione Pagana, il comportamento dei Pagani.

Per aprire la discussione sulla Religione Pagana o, se preferite, il Paganesimo come religione, ho preparato una pagina che riassume i temi trattati nel sito Religione Pagana.

Qual è lo scopo di quella pagina?

Lo scopo è quello di affrontare tutti i temi Pagani che normalmente non vengono trattati in quanto si ritiene che trattare quei temi mini la diversità che esiste fra le varie “anime” pagane. Invece, è proprio perché non si discute di quei temi, che si mina l’autonomia fra le varie “anime” del Paganesimo. Non discutere significa, lasciare le cose nell’incertezza e nell’indeterminazione in cui chiunque, anche persone estranee al Paganesimo, può inserire tutto quello che vuole e il contrario di tutto.

Quando Cesare Bori ha sparato delle stupidaggini al Convegno di Venezia sulla Libertà Religiosa, noi, come Federazione Pagana, eravamo presenti.
Il Paganesimo non è una dottrina indeterminata. Il Paganesimo è una dottrina in evoluzione, ma la direzione della sua evoluzione è DETERMINATA, PRECISA E NON AMMETTE INVOLUZIONI!

http://www.religionepagana.it/lareligionepagana.html

Si può discutere della forma con cui si presentano i principi. Si può discutere dei principi nella loro realizzazione sociale, ma non si possono discutere i fondamenti religiosi della Religione Pagana senza essere in grado di argomentarli opponendo argomentazioni ad argomentazioni solo perché i Pagani si rinchiudono in una visione soggettiva e personalista.
Come non possiamo permettere ai cattolici di spacciare astrologia, cabala, tarocchi o “pozioni magiche” o “pozioni miracolistiche” attribuendo loro “tradizioni pagane”.

Riaffermare i principi della Religione Pagana, è un dovere sacro per ogni Pagano.
Chi non lo fa non ha il diritto di chiamarsi Pagano, perché, certamente, pagano non è!

21 maggio 2009
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
P.le Parmesan, 8
30175 – Marghera Venezia
Tel. 3277862784
e-mail claudiosimeoni@libero.it

martedì 19 maggio 2009

Il piacere della vita e la serenità della morte che deriva dagli Antichi Dèi.

Mario Monicelli è un regista italiano, un grande regista di 94 anni.
Per vivere ha vissuto; non c’è che dire.
Mario Monicelli ha rilasciato un’intervista al giornale l’Espresso del 14 maggio 2009 e conclude quell’intervista con parole che possono stare nella bocca e nel cuore di ogni persona religiosa Pagana Politeista.

Riporto le ultime tre domande e risposte all’intervistatore che è Nello Ajello:

Domanda
Non mi sogno di chiederle il bilancio di una vita. Le domando invece se trova qualcosa di piacevole nei suoi novant’anni (e più):

Risposta
“Si, poter raccontare senza cautele ciò che mi è capitato. Se mi chiede che cosa penso della morte, le ripeto: non la temo. Non credo in dio, almeno in un unico dio”.

Domanda
Monicelli, lei è politeista?

Risposta

“Mi piacerebbe vivere in un mondo come quello greco- romano. Solare, Pagano, Mediterraneo, con molti Dèi. Rallegrato da riti e da feste popolari: saturnali, fescennini, falloforie. Pane e circensi.

Domanda
Uno scenario piacevole, certo. Un po’ utopistico.

Risposta
“Le confido un ultimo desiderio. Se non le sembra presuntuoso, vorrei sacrificare un gallo ad Esculapio”.


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Le ultime sono parole prese da Platone quando Socrate dà l’addio alla vita, ma è capace di dare un senso compiuto a chi ha trasformato la vita, per volontà o per condizioni, in un lungo percorso verso l’infinito

20 maggio 2009
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
P.le Parmesan, 8
30175 – Marghera Venezia
Tel. 3277862784
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lunedì 18 maggio 2009

Chi e cos'è l'Anticristo.

Chi è l’Anticristo?
Io, che mi firmo “Guardiano dell’Anticristo” conosco l’Anticristo.
Conosco l’Anticristo sia come forma che come sostanza; conosco l’anticristo come comunicazione e come modo di essere delle persone.

Prima di sapere ciò che è “l’Anti”, è necessario sapere chi è il “cristo” e qual è la sua idea religiosa e sociale. Se non si conosce l’idea religiosa e sociale del “cristo” non si può sapere che cos’è il suo “Anti”, il suo opposto.
Innanzi tutto il “cristo” dei cristiani NON E’ UNA PERSONA. Non è mai esistita come tale, né mai potrebbe esistere in quanto non esistono i presupposti per cui quella persona possa esistere: infatti, non esiste un dio padrone e creatore dell’universo.

Il “cristo” dei cristiani è una figura astratta il cui compito è legittimare la distruzione delle società civili in nome della sottomissione al dio padrone. Quest’idea, che nel cristianesimo assume un visione assoluta, è già presente nell’ebraismo, come legittimazione del suo diritto a macellare le persone che non si sottomettono, e viene fatta propria dai musulmani attraverso il corano.

Il concetto ideologico di “padrone” è il concetto che viene veicolato attraverso il “cristo” e, in generale dalle religioni monoteiste. Da qui la guerra delle religioni monoteiste nei confronti di tutti coloro che “ hanno un padrone diverso” e il massacro di chi non ha un padrone, ma riconosce il divino nel mondo che lo circonda; al di là di come quel divino descrive.

Naturalmente, questa figura assume, nell’immaginario cristiano e cattolico in particolare, una connotazione precisa.

Scrive Ireneo in “Contro le eresie”:


E l’ apostolo Paolo, dicendo: «Se infatti avete servito quelli che non erano dèi, ora conoscendo Dio, anzi essendo conosciuti da Dio» (Ep. Gal. 4,8-9), separò di fatto da colui che è Dio quelli e non lo erano. E di nuovo, dicendo dell’ Anticristo: <> (2 Ep. Thess. 2,4), si riferisce a quelli che sono detti dèi da coloro che ignorano Dio, cioè agli idoli. Intatti. Il padre di tutte le cose è detto Dio, e lo è’, e 1’Anticristo non verrà innalzato sopra di lui, ma sopra coloro che sono detti dèi, ma non lo sono. Paolo stesso assicura che ciò è vero: «Sappiamo poi che un idolo è niente e che nessuno è Dio se non uno solo. E se anche vi sono in cielo e in terra esseri chiamati dèi, per noi c’è un solo Dio Padre, dal quale vengono tutte le cose e verso il quale noi andiamo, e un solo Signore Gesù Cristo, per tramite del quale sono tutte le cose e anche noi per tramite di lui» (1 Ep. Cor. 8,4-6). Infatti ha distinto e separato coloro che sono detti dèi, ma in verità non lo sono, dall’unico Dio Padre, da cui tutto proviene, e da parte sua ha professato nella maniera più netta l’unico Signore Cristo Gesù. Le parole «sia in cielo sia in terra» non significano, come interpretano costoro, i «creatori del mondo», ma sono da accostare a quanto fu detto da Mosè: «Non renderai simile a Dio nessuna delle cose che sono lassù in cielo, né alcuna delle cose che sono quaggiù in terra o delle acque sotto terra» (Deut. 5,8). Egli stesso spiega quali siano queste cose che sono in cielo: «Affinché, alzando gli occhi al cielo e vedendo il sole, la luna, le stelle e ogni ornamento del ciclo, sedotto dall’errore, non ti prostri ad adorarle e a servirle» (Deut. 4,19) . Lo stesso Mosè, che era uomo di Dio, fu considerato come Dio davanti al Faraone; tuttavia non viene detto realmente Signore né invocato come Dio dai profeti, ma lo Spirito lo chiama «il fedele Mosè, ministro e servo di Dio» (Num. 12,7), come in effetti era.” (Da L'Anticristo curato da Luca Podestà e Marco Rizzi editore Lorenzo Valla)

Fin dall’inizio, nella storia del cristianesimo, questo ha indicato l’Anticristo nei suoi nemici. Dal momento che il suo dio padrone era buono, l’Anticristo era colui che non era buono. Ma dal momento che il dio padrone dei cristiani macellava le persone indifese; chi non macellare persone indifese, per i cristiani, era cattivo. Un esercizio di retorica che impediva alle persone l’esercizio di critica in funzione della continuità del diritto dei cristiani a macellare i popoli.
L’Anticristo, per Ireneo, erano gli Dèi che, dal momento che ordinavano di macellare le persone, erano nemici del suo “cristo”

I cristiani, convinti che ammazzare le persone per la gloria del loro dio padrone fosse, per loro, del tutto legittimo; come per loro era legittimo trafficare in schiavi, e distruggere le società per la loro gloria del dio padrone chiamavano, questa attività, buona perché voluta dal loro cristo Gesù.
Dal momento che gli Antichi Dèi non trafficavano in schiavi, né per la loro gloria costringevano le persone ad adorarli o a sottomettersi, chiamarono gli Antichi Dèi nemici del loro dio padrone e del loro cristo Gesù.
Che cos’è la bontà per un cristiano?
E’ la parola del suo dio padrone.
Cosa ordina il dio padrone dei cristiani e degli ebrei?
E cosa ordina il “cristo” dei cristiani che usando la sferza per cacciare i mercanti dal tempio ha giustificato la costruzione dei campi di sterminio?



“Israele frattanto si stabilì a Settim, e il popolo cominciò a fornicare con le figlie di Moab. Queste invitarono il popolo ai sacrifici offerti ai loro Dèi, e il popolo mangiò e si prostrò davanti alle loro divinità. Israele aderì al culto di Baal-Fegor, tanto che l’ira del loro dio padrone si accese contro di lui. Il dio padrone disse a Mosè: “Raduna tutti i capi del popolo e fa impiccare i colpevoli davanti a me, alla vista di tutti, e l’ardente ira del vostro dio padrone sarà distolta da Israele”. Mosè disse ai giudici d’Israele: “Ciascuno di voi metta a morte quelli dei suoi uomini che hanno aderito al culto di Baal-fegor”.
Ed ecco giungere un uomo dei figli d’Israele che conduceva fra i suoi fratelli una donna madianita, davanti agli occhi di Mosè stesso e di tutta la comunità dei figli d’Israele, i quali piangevano all’entrata del tabernacolo di convegno. A quella vista Finees, figlio di Eleazaro, figlio del sacerdote Aronne, uscì dall’assemblea, prese una lancia, andò dietro a quell’israelita, fin dentro all’alcova e li trafisse ambedue, l’uomo israelita e la donna, in pieno ventre. Allora cessò lo sterminio che infieriva fra i figli d’Israele. Tuttavia i morti di quel flagello furono 24.000.
Il dio padrone parò a Mosè dicendo: “Finees, figlio di Eleazaro, figlio del sacerdote Aronne, ha fatto cessare la mia ira, che infieriva sui figli d’Israele, perché egli è stato mosso dal mio stesso zelo in mezzo a loro; per questo io non ho distrutto, nel mio sdegno, i figli d’Israele. Fagli dunque saper questo: Ecco che io gli do la mia alleanza di pace. Vi sarà per lui e per i suoi futuri discendenti un patto che gli assicura il sacerdozio in eterno, perché si è dimostrato pieno di zelo verso il suo padrone, e ha fatto l’espiazione per i figli d’Israele”.
Il nome di quell’ebreo ucciso, assieme alla donna madianita, era Zamri, figlio di Salu, capo d’un casato della tribù di Simeone. E il nome della donna madianita era Cozbi, figlia di Sur, capostipite di uno dei casati di Madian. Poi il padrone parò a Mosè, e disse: “Fate guerra ai Madianiti e massacrateli, perché sono essi che vi hanno attaccati per primi con le loro insidie, ordite contro di voi per mezzo di Fegor e di Cozbi, figlia del capo di Madian, loro sorella, uccisa nel giorno del flagello piombato su di voi per il fatto di Fegor” Numeri 25,1


“Allora Elia ordinò loro: “Prendete i profeti di Baal: non se ne scampi nemmeno uno!” Ed essi li presero. Poi egli li fece scendere presso il torrente Cison, dove li sgozzò.” I Re 18, 40

“Ecco, portate i miei nemici, quelli che non volevano che io regnassi sopra di loro e scannateli in mia presenza!” Luca 19, 27

“Quando Mosè vide il popolo sfrenato, poiché Aronne li aveva lasciati abbandonati all’idolatria, diventando così lubidrio dei suoi avversari, si fermò sulla porta del campo e gridò: “Chi è per il Signore?... A me!”. E si raccolsero attorno a lui tutti i figli di Levi. Egli ordinò loro: “Ha detto il Signore, Iddio d’Israele: Ciascuno di voi si metta la spada al fianco; andate in giro pel campo, da una porta all’altra, e ognuno uccida il fratello, l’amico, il parente”. i figli di Levi fecero secondo la parola di Mosè; e in quel giorno perirono fra il popolo circa tremila uomini. poi Mosè disse: “Oggi voi siete stati consacrati al servizio del Signore, chi a prezzo del proprio figlio, e chi del proprio fratello; perciò oggi, egli vi dona la benedizione”. Esodo 32, 25-29

“Chi sacrifica ad altri Dèi, fuorché al signore solo, sia punito con la morte.” Esodo 22, 19.

“il prendere e sbattere la testa dei pargoli contro i macigni” Salmo 137 (136), 9.



Come cristiani ed ebrei vorrebbero continuare a macellare i Pagani e le società umane che faticosamente sono uscite dall’orrore cristiano, non sono da meno le società musulmane in cui, nel corano, il loro dio incita all’odio per i miscredenti. Sappiamo che l’uno e l’altro si contendono il bestiame dei rispettivi greggi. In questa contesa aggrediscono ogni respiro di libertà che si muove fra gli uomini: la voce dell’Anticristo.



Nel versetto 4, 89 il Corano non prescrive di condannare a morte l’apostata. E’ il giudizio di dio che deve condannare l’apostata, ma non è compito dell’uomo. [dice il versetto 4,89 : “Vorrebbero far di voi dei kafiruna, come loro, vorrebbero che voi vi abbassaste al loro livello. Fate attenzione a non crearvi fra loro degli amici, se prima non emigrano nel sentiero del dio. Se si girano indietro, prendeteli, fateli morire ammazzati ovunque essi si trovano, e tra loro non cercate né amico, né soccorritore.”]


Ibn Arabi dice “Forse che il miscredente si uccide per altro che non per la fede? Il profeta ha detto (e qui cita corano 2 versetto 193): “ Mi è stato ordinato di combatterli finché non professano che non c’è altro dio che dio. Combatteteli dunque fino a che non ci sarà più scandalo e la religione sia quella di dio.” [io ho: “Combatteteli fino a che non vi sia più ribellione, e che la religione sia quella del dio. Se la smettono, cessate le ostilità, meno contro quelli che si intestardiscono.”]

E i santi e teologi cristiani continuarono a seminare odio, morte e distruzione, che nella lettura ideologico-filosofico-religiosa comporta affermazioni aberranti e criminali come queste:

“Affrontare o dare la morte per cristo non è mai un delitto, bensì una gloria. Il combattente per cristo può uccidere con tranquilla coscienza e morire in pace. Se muore, egli lavora per sé medesimo; se uccide, lavora per cristo. Perciò egli porta la spada con buone ragioni. Egli è l’incaricato di dio per la punizione del male e per l’edificazione del bene. Quando uccide un malfattore, non è un assassino, bensì un uccisore del malvagio, e in lui si deve vedere il vendicatore al servizio di cristo, il difensore del popolo cristiano.” Bernardo di Chiaravalle (citato in Ronner). Tratto da Storia Criminale del cristianesimo di Karlheinz Deschner Tomo VI.



“I Sassoni ricevettero da Bernardo permesso e benedizione per una speciale impresa: una crociata contro i Vendi Pagani, a cui si associarono reparti danesi, polacchi e movari. Sotto la parola d’ordine di Bernardo: o battesimo o sterminio!, la conseguenza fu un’atroce carneficina. In quell’impresa, il santo si distinse per l’eccellente disposizione d’animo....” Karl Kupisch Tratto da Storia Criminale del cristianesimo di Karlheinz Deschner Tomo VI.


“Per quanto riguarda gli eretici, questi si sono resi colpevoli di un peccato che giustifica il fatto che essi vengano non solo estromessi dalla chiesa attraverso la scomunica, ma anche allontanati da questo mondo per mezzo della pena di morte. E’ certo un peccato assai più grave falsificare la fede, la quale è la vita dell’anima, piuttosto che falsificare l’oro, il quale serve alla vita materiale. Se dunque i falsari o altri malfattori sono subito e legittimamente spediti dai principi secolari dalla vita alla morte, con quanto maggior diritto gli eretici, immediatamente dopo la dimostrazione della loro eresia, possono essere non solo espulsi dalla comunità ecclesiastica, ma anche legittimamente giustiziati.” Tommaso d’Aquino Summa Teologiae.


Che cos’è dunque l’Anticristo?
Come il “cristo” non è mai esistito, così non esiste una persona che si chiami “Anticristo”.
Ma esiste un’idea, esiste un modo di essere umano ed esistono le relazioni fra gli Esseri Umani e il mondo che possono essere ricondotte all’Anticristo: LA LIBERTA’ DELL’UOMO SANCITA DALLA DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’UOMO e dalle Costituzioni Occidentali.
Per tutte vale:


L’articolo 18 del Patto dice:
“1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione. Tale diritto include la libertà di avere o di adottare una religione o un credo di sua scelta, nonché la libertà di manifestare, individualmente o in comune con altri, e sia in pubblico sia in privato, la propria religione o il proprio credo nel culto e nell'osservanza dei riti, nelle pratiche e nell'insegnamento.
2. Nessuno può essere assoggettato a costrizioni che possano menomare la sua libertà di avere o adottare una religione o un credo di sua scelta.
3. La libertà di manifestare la propria religione o il proprio credo può essere sottoposta unicamente alle restrizioni previste dalla legge e che siano necessarie per la tutela della sicurezza pubblica, dell'ordine pubblico e della sanità pubblica, della morale pubblica o degli altrui diritti e libertà fondamentali
4. Gli Stati parti del presente Patto si impegnano a rispettare la libertà dei genitori e, ove del caso, dei tutori legali di curare l'educazione religiosa e morale dei figli in conformità alle proprie convinzioni”


L’Anticristo è, dunque, il sussurro di libertà che attraversa gli Esseri Uman e che dice loro di prendersi nelle proprie mani la responsabilità della propria vita. L’Anticristo è la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. L’Anticristo è la carta dei Diritti Fondamentali dei cittadini europei. L’Anticristo è la Costituzione della Repubblica Italiana.
L’anticristo è ogni respiro di libertà che ha attraversato la storia portando gli Esseri Umani fuori dall’orrore cristiano: L’ANTICRISTO E’ LA VITA STESSA che nel suo eterno corso si libera degli ostacoli che la impediscono.

18 maggio 2009
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
P.le Parmesan, 8
30175 – Marghera Venezia
Tel. 3277862784
e-mail claudiosimeoni@libero.it

domenica 17 maggio 2009

Un film su ipazia al festival di cannes: Agorà!

In concorso a Cannes un film su Ipazia.
Ipazia fu uno dei tanti milioni di martiri macellati dai cristiani per il loro delirio di onnipotenza.
Lei era donna, era uno scienziato (la Montalcini di allora) ed era bella. I cristiani non lo tollerarono e la macellarono e, col suo macello venne seguito dalla distruzione della una delle maggiori bibblioteche di Alessandria.
Prendo la notizia dal sito del Sole 24ore:


Agora- Fuori competizione Alejandro Amenabar è da anni un giovane talento del cinema, e anche adesso che lo si può definire maturo, la sua freschezza di pensiero e regia lo fanno apparire ancora una promessa, non sempre mantenuta. Eppure Apri gli occhi (da cui il remake Vanilla Sky), The others e Mare dentro sono film importanti, anche se forse sopravvalutati. A Cannes 2009 è piombato con un film quasi incosciente: un kolossal non americano su Hypatia, prima scienziata della storia, famosa per i suoi lavori matematici ed astronomici e per la sua morte tragica. Un film, insomma, ambientato nel IV secolo dopo Cristo, ad Alessandria d'Egitto.

Ne esce fuori una pellicola a tratti fracassona e grossolana, ma molto più spesso, invece, femminista, laica, potente. Se infatti il biopic di questa visionaria della scienza, interpretata magnificamente da Rachel Weisz, prende il cuore, il film è incentrato su quello che la sua civiltà e la sua cultura vissero in quegli anni. Nelle persecuzioni cristiane- e dopo Angeli e demoni e il prete vampiro di Park Chan-Wook si rialzeranno gli strali delle gerarchie ecclesiastiche?- che, secondo Amenabar (ma la storia non ha mai fatto luce a fondo su questa tragedia) fecero andare perse le incredibili risorse della leggendaria biblioteca d'Alessandria, e che provocarono lo sterminio di molti pagani neoplatonici prima ed ebrei dopo. Un duro atto d'accusa contro la religione fanatica e ottusa di fronte al progresso, un poetico racconto di una vita coraggiosa e di un pezzo di storia purtroppo ancora attuale. Amenabar ci mette la sua capacità visiva (geniale la doppia velocità dall'alto sull'orda di cristiani devastatori, tragici nella loro meschinità) e un amore speciale per una storia unica. Applausi e fischi (più i primi dei secondi), il film farà discutere. E pensare che domani passa l'Anticristo. Di Lars Von Trier.

Fonte:
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2009/festival-di-cannes/cronaca/cannes-delitti-Agora-Amenabar.shtml?uuid=53f166b6-42f3-11de-a165-764d2c40840c&DocRulesView=Libero


Il film è fuori concorso, ma io m auguro che presto sarà proiettato in Italia.
18 maggio 2009
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
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La Religione Pagana; Pagan Religion;

Ho modificato l’intestazione della prima pagina su “La Religione Pagana” introducendo anche altre lingue e altri titoli per rendere il sito più internazionale.

http://www.religionepagana.it

I video descrivono i principi e le idee del Paganesimo, al di là di come i pagani rappresentano gli Dèi con cui loro costruiscono delle relazioni.
Le scritte in lingue straniere saranno sicuramente da rettificare e da sistemare, ma ho voluto dare l’idea che quanto sta facendo la Federazione pagana non si limita alla sfera nazionale. Voglio riuscire a trasmettere il messaggio che quanto stiamo elaborando nella costruzione del Paganesimo Politeista e nella costruzione dei percorsi di Stregoneria, ha un respiro universale e non è legato ad un’etnia o ad un ambiente “ristretto” come quello italiano.
Restano i limiti del sito in lingua italiana, ma ritengo importante dare al mondo il messaggio che la religione pagana non è legata ad un’etnia o a tradizioni sociali specifiche, ma è il respiro della vita, al di là delle tradizioni e di come i popoli, specificatamente, vogliono interpretare gli Dèi e definire il divino dei loro bisogni e dei loro intenti.

religinės idėjos pagonių religijos; the religious ideas of the pagan religion; les idées religieuses de la religion païenne; uskonnollisten ajatusten ja pakanallisia uskonto; die religiösen Vorstellungen der heidnischen Religion; las ideas religiosas de la religión pagana ;

Si tratta di sei lingue, sei modi diversi di dire: QUESTA E’ LA RELIGIONE PAGANA!

Si può sempre discutere sulle diversità che ci sono fra le persone di distinguere i diversi modi di intendere la religione Pagana, ma lo si può fare solo FRA DIVERSI MODI DI INTENDERE LA RELIGIONE PAGANA, e non con religioni diverse o con principi diversi che non riconoscono il divino negli oggetti del mondo e della vita.

E’ importante che i pagani discutano delle idee con le quali intendono la Religione Pagana.
C’è sempre timore a farlo: il timore di essere inadeguati. Il timore che le proprie debolezze, elevate a dogma, siano smascherate.
E’ il limite dei Pagani che permettono ai cristiani di insultarli.


17 maggio 2009
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
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venerdì 15 maggio 2009

Ciò che la Stregoneria ha sempre saputo, la scienza ne scopre ora alcuni meccanismi.

Quando si afferma che il divenire dell’individuo è sacro e non è sacro, invece la presunta creazione di un dio padrone, lo si fa per conoscenza.
Una conoscenza che i Pagani Politeisti mettono a fondamento delle loro scelte.
O la Stregoneria funziona, e allora opera; o la Stregoneria non opera e, dunque NON funziona. Affinché un’azione di Stregoneria sia in grado di operare è necessario che abbia un fondamento oggettivo. Se non ha fondamento non opera. Io poso sapere che opera anche senza conoscere il meccanismo attraverso il quale l’azione funziona; non per questo la mia esperienza mi dice che l’azione di Stregoneria non funziona. Però, per funzionare è necessario che non sia un’azione di superstizione: non si tratta né di miracoli, né di camminare sulle acque o trasformare l’acqua in vino. Si tratta di costruire quei cammini gloriosi fornendo alle persone le attrezzature adeguate per affrontare il futuro.
Poi, capita che la scienza scopra o intuisca dei meccanismi attraverso i quali la Stregoneria funziona. Il Crogiolo dello Stregone è una struttura reale capace di costruire le persone e fondare il futuro. Capita perché ciò che facciamo è legato alla vita.
Così Televideo Rai ci fornisce un’informazione sintetica:


pag. 164 di Televideo Rai del 15 maggio 2009
SCIENZA:LA FELICITA' SI EREDITA DA GENITORI
Felici si nasce.
I sentimenti e le emozioni che proviamo nel corso della vita possono influenzare effettivamente quella dei nostri figli. Secondo Alberto Halabe del Research Center Halabe e Darwich, in Messico,una grande quantità di sostanze chimiche naturali che il nostro cervello produce legate all'umore. Potrebbero influenzare le "cellule germinali"(ovociti e spermatozoi) che vanno a formare la prossima generazione. Per lo scienziato gli ormoni e le sostanze chimiche derivanti da felicità, depressione e da altri stati mentali possono colpire ovociti e sperma provocando cambiamenti duraturi nei nostri figli.


Non è esattamente così, non è che si nasce felici, ma si nasce con la struttura emotiva "inizializzata" per essere veicolata in un "certo modo" (compresa la felicità) nelle risposte che diamo ai fenomeni del mondo e della società in cui nasciamo.
Noi lo abbiamo sempre saputo che la madre aveva questa funzione sulla formazione psico-emotiva del feto.
La Stregoneria ha sempre praticato attraverso il Crogiolo dello Stregone l'intervento sulla struttura emotiva soggettiva per continuare a crescere quando, una volta adulti, le persone comuni pensano che non si debba più crescere e modificarsi.
La crescita avviene sempre per modificazione della struttura emotiva soggettiva: da feti subiamo gli indirizzi della madre alla quale rispondiamo selezionando la nostra sensibilità; da bambini subiamo i fenomeni del mondo e ci adattiamo in quella che noi riteniamo "maniera economicamente vantaggiosa"; da adulti dobbiamo agire consapevolmente sulla nostra struttura emotiva per indirizzare la nostra crescita ulteriore. Se non lo facciamo abbiamo finito di crescere e iniziato a morire.
Gardner, la wicca, l’astrologia, i tarocchi, la cabala, sono delle sciocchezze da bambini superstiziosi che giocano all’onnipotenza della magia: all’onnipotenza della miracolistica.

Così, proprio quello che ho scritto stamane nella pagine di benvenuto e di presentazione della Religione Pagana viene “scientificamente dimostrato" o "scientificamente ipotizzato" solo qualche ora dopo:
http://www.religionepagana.it/

Cosa che non capita spesso, ma capita.
Guardatevi i filmati: vi indicheranno la via alla Stregoneria. Quella via che porta verso l’infinito della vita.

15 maggio 2009
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
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Distinguere fra Religione Pagana e superstizione

Distinguere fra religione e superstizione diventa importante anche per tentare di chiarire che cos’è l’uno e che cos’è l’altro.
Quando noi affermiamo, come Pagani Politeisti, che siamo delle persone religione perché costruiamo delle relazioni con i soggetti del mondo in cui viviamo, non pretendiamo che i nostri interlocutori percepiscano il mondo uguale a noi, ma pretendiamo che i nostri interlocutori non ci impongano delle idee aprioristiche pretendendo che noi le accettiamo o le discutiamo acriticamente.

Essere Pagani ha un significato preciso. Significa essere aperti al futuro.
Non significa una struttura di dogmi che chiede sottomissione.
Al contrario, semmai richiede una struttura di dogmi che impedisca la sottomissione ai dogmi di verità: cioè dogmi di libertà.

La superstizione nasce dai “dogmi di verità” i quali, anziché essere espressione della realtà in cui viviamo, sono verità in cui si pretende di risolvere e spiegare la realtà nella quale noi viviamo. Il dogma è superstizioso proprio perché si sovrappone alla realtà e pretende che la realtà oggettiva si sottometta al dogma.

Proprio di questo tratta il nuovo pezzo di presentazione della pagina centrale del sito:

http://www.religionepagana.it/

Che cos’è religione e cos’è superstizione.
Chiarire che cos’è l’uno e che cos’è l’altro significa, per il pagano, abitare il mondo in cui vive e scoprire l’unità di intenti che ha attraversato ogni Pagano moderno da quando il Boccaccio riscoprì gli Antichi Dèi dopo che i cristiani li avevano diffamati riducendoli al rango dei loro demoni.
Che cos’è dunque religione?
Che cos’è dunque superstizione?
La discussione è aperta.

15 maggio 2009
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
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