giovedì 17 dicembre 2009

Discutere di religione Pagana con dei cattolici che si spacciano per atei: una lezione di Paganesimo Politeista

A volte cedo all’invito di qualcuno di partecipare a qualche “gruppo di discussione”.
In questo caso si trattava di un gruppo di persone che si definivano atee che desideravano confrontarsi con i cristiani su Facebook.
La mia convinzione è che non esistono atei che discutono di religione, ma cristiani travestiti da atei che pretendono di imporre il cristianesimo chiamandolo con un diverso nome.
Dopo un po’ mi sento preso in giro e dopo un paio di giorni che non si risponde ai miei post, preferisco lasciarli alle loro discussioni e andarmene via.
Nella cascata di messaggi elimino il nome e cognome con cui costoro si presentano, lascio, per indicazione le iniziali.
Si tratta di due discussioni, una iniziata da me e una a seguito di tale M. G.
Le due discussioni le separo con un’immagine:

Prima cascata di messaggi.

Ho scritto per far partire la discussione:

Non ho mai avuto molta considerazione per atei, anticlericali o agnostici. Li ho sempre considerati dei cattolici sofferenti: il dio che leggono non coincide con l'immagine di dio che proiettano nel mondo. Personaggi che disprezzano la vita, senza passioni e incapaci di aprirsi al futuro, sia personale che emotivo e sociale. Come i cristiani non sono capaci di incontrare il divino negli oggetti del mondo, né di cogliere il divino negli esseri della Natura di cui l’uomo è parte. Persone che leggono la bibbia e i vangeli, non per individuare ciò che non va nella vita, ma per fornire nuove interpretazioni con cui sostenere le attività del dio padrone. Persone che non sono capaci di condannare il dio padrone per delitti (veri o millantati che siano), ma devono negarne l’esistenza per assolverlo e lasciare i delitti impuniti.
Renzo dice: per confrontarsi! Ma, sarà!
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo


R. S.
Da un'altra parte ho scritto che ritengo opportuno comportarsi bene perché è giusto, non in vista di un premio o nel timore di un castigo.Ateo mi sembra riduttivo, non ritengo di dover contestare credenze e superstizioni di altri: semplicemente trovo 'infondata' la spiegazione che attribuisce l'esistente alla volontà di un essere superiore. (Inventato.)


G. V
Claudio....guardando le cose da una prospettiva diversa, si potrebbe considerare i credenti come "atei mancati", o meglio "non credenti in nuce", vista la natura riduttiva del termine "ateo" come bene indica Renzo.Per di più, mi sembra un po’ eccessivo dire che gli atei (o comunque li si voglia chiamare) disprezzano la vita, non hanno passioni e sono incapaci di aprirsi al futuro: mi sembrano siano tutte qualità che ben si adattano al profilo del credente, cattolico in particolare.
E poi che cosa vuol dire “incapaci di condannare il dio padrone”?
Se “al dio padrone non ci credo”, non posso condannarlo.
Condanno, piuttosto, chi si spaccia per suo rappresentante in terra...


RISPONDO a R:
Le emozioni dell'uomo, come di ogni Essere Vivente della Natura, determinano la propria concezione di DIVINO o di DIVINTA'. Possiamo considerare il mondo in cui viviamo proprietà di un soggetto esterno al mondo, il dio padrone e creatore che determina il dovere e la morale; oppure, possiamo considerare il mondo in cui viviamo come divino in sé e per sé divenuto per caratteristiche proprie. In questo secondo caso il DIVINO è nel mondo, negli infiniti soggetti che compongono la natura, nelle infinite azioni che cercano gli equilibri. Il mondo non è materia muta, è energia in continua trasformazione attraverso relazioni fra soggetti che usano la propria energia mediante la loro volontà, la loro intelligenza, i loro sentimenti e le loro strategie d'esistenza.
Possiamo considerare tutto questo crogiolo di vita muto, e rifugiarci nell'illusione della ragione (che non avevano quando eravamo una singola cellula, un piccolo verme o un piccolo topo) oppure, possiamo vivere con intensità e passione la nostra vita perché ogni gesto che facciamo, ogni nostra scelta, esprime emozioni e passioni con cui ci leghiamo a passioni ed emozioni di ogni soggetto che dal mondo giunge a noi: da questo nasce il MITO prima della filosofia. Dal mito nasce il concetto che "SIAMO CIRCONDATI DA UN NUMERO INFINITO DI DEI" che ci chiedono di giocare e non di separarci dalla vita. Ognuno di noi è un CROGIOLO DI DEI o, se preferite, un CROGIOLO DI PASSIONI, che cercano le rispettiva passioni o i rispettivi Dèi nel mondo.
Quando ciò non avviene nasce la malattia psichiatrica da delirio di onnipotenza con identificazione soggettiva in un dio padrone che, in quanto prodotto della malattia mentale da dipendenza, angoscia, terrore, delirio, nevrosi, depressione ecc. non esiste se non nel desiderio malato dei singoli.
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo



G.V.
Prendo atto delle tue dichiarazioni, ma se tu volessi anche rispondere alle osservazioni che abbiamo posto poc'anzi...


RISPONDO:

X G. V.



A volte è necessario metterci d'accordo.
Tu dici:
"guardando le cose da una prospettiva diversa, si potrebbe considerare i credenti come "atei mancati", o meglio "non credenti in nuce", vista la natura riduttiva del termine "ateo" come bene indica R."

Questo potrebbe essere se gli atei avessero elaborato un sistema di pensiero capace di intervenire o di veicolare le pulsioni emotive dell'uomo. L'unica scienza che agisce sulla struttura emotiva dell'uomo, capace di condizionare il suo "abitare il mondo" o la sua "interpretazione del mondo", sono solo le religioni. L'ateismo nega l'oggetto di riferimento della religione, in questo caso cattolica, ma non la sua azione nella manipolazione emotiva degli individui (che non sono creati ad immagine e somiglianza di un dio pazzo e cretino, ma crescono adattandosi soggettivamente alle variabili oggettive che incontrano) fin quando sono ancora nella pancia della madre. Già Celso dimostrò come il cristianesimo fosse infantilismo superstizioso.
Il “credente”, come dici tu, può negare il suo dio, ma non la manipolazione mentale subita: cioè, sono sempre cristiani. Un esempio sono i vari “mangiapreti” che si convertono quando sono vecchi o vicino alla morte.
Tu dici:

"Per di più, mi sembra un po' eccessivo dire che gli atei (o comunque li si voglia chiamare) disprezzano la vita, non hanno passioni e sono incapaci di aprirsi al futuro: mi sembra siano tutte qualità che ben si adattano al profilo del credente, cattolico in particolare."

Qui la cosa va precisata. Ogni persona si ritiene il meglio che potrebbe essere e non ha torto. Ciò che ella sente e ciò che ella percepisce; è il suo assoluto. Dire, pertanto a qualcuno: “Tu non...” suona quasi sempre come offesa alle orecchie dell’altro. Ma io non intendevo questo. Quando l’attenzione del divino, di una persona, è legata ad un trascendente esterno alla vita, organizza i propri comportamenti in base a quell’idea. Quando i suoi comportamenti, organizzati in riferimento a quell’idea permangono anche quando l’idea del trascendente viene negata, di fatto, quella persona, mantiene sempre l’idea creazionista con la quale guarda alla vita e al mondo. Il moribondo mangiapreti che ritorna all’ovile in punto di morte, non ha mai pensato alla vita in una forma diversa da quella “creata ad immagine e somiglianza...”. L’educazione cristiana e la morale cristiana vengono riproposte anche quando si nega il dio della chiesa cattolica.

Tu dici:
“E poi che cosa vuol dire “incapaci di condannare il dio padrone”?
Se “al dio padrone non ci credo”, non poso condannarlo”
Si tratta di un vecchio discorso il cui meccanismo emotivo e religioso gli atei non hanno mai compreso.
Cercherò di spiegarmi. Non esiste nessuna persona che in Italia si chiami “Costituzione della Repubblica Italiana”. Esattamente come non è mai esistito uno che si chiami dio della bibbia o Gesù di Nazareth.
Detto questo, non è possibile che in Italia sia fatta una legge che non sia conforme alla Costituzione della Repubblica Italiana, esattamente come non è mai stata fatta una legge morale, prima del 1948, che non sia conforme alle indicazioni del dio della bibbia o del Gesù di Nazareth.
La Costituzione della Repubblica, come il dio della bibbia o il Gesù di Nazareth, esistono solo in quanto sono delle norme, delle storie da imitare e alle quali piegare gli uomini.
Fintanto che non processerai il dio della bibbia o il Gesù di Nazareth secondo le leggi della Costituzione della Repubblica, ci sarà sempre qualcuno che sostituirà alle norme della Costituzione le norme e le leggi del dio dei cristiani, i suoi ordini e i suoi esempi o del Gesù di Nazareth che ordina di scannare chi non si mette in ginocchio davanti a lui.
Se le storie del dio della bibbia e del Gesù di Nazareth non vengono sottoposte a processo, ci sarà sempre il prete che stupra il bambino perché, come Gesù, si ritiene al di sopra e al di fuori della legge. Ci sarà sempre chi propone il Lodo Alfano per sottrarre qualcuno all’uguaglianza.
Il vero problema è che una religione veicola le emozioni delle persone fin da quando sono piccolissime e questa modificazione può essere modificata solo da un’altra religione che a principi di morte sostituisca principi di vita.
L’ateo non condannerà mai il dio padrone dei cristiani perché lui non è in grado di farlo. Può condannare le gerarchie della chiesa cattolica, ma non il dio padrone. E questo perché ogni forma di dio che pensa (e che nega) è descrizione del proprio desiderio educazionalmente imposto e se lui processasse il dio della bibbia, processerebbe sé stesso.
L’idea di dio del cristiano è retta dal dio della bibbia e dal Gesù di Nazareth; ma il dio che il cristiano pensa è IL SE STESSO ONNIPOTENTE E ASSOLUTO.
E’ più facile spogliare nudo un cristiano in pubblico che mettere in discussione la struttura emotiva del cristiano che non può vivere senza pensare a sé stesso come un assoluto: piuttosto ti brucia vivo. Provare per credere.

Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone

Guardiano dell’Anticristo



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Seconda cascata di messaggi:

Afferma G. M.

Vedo che è molto difficile rimanere in argomento. Molti interventi sono dichiarazioni o difese o obbiezioni ad ateismo, agnosticismo o anticlericalismo. Il tema invece sarebbe la qualità della conoscenza del cristianesimo, sia nella sua forma attuale sia nelle sue fasi storiche, da parte di chi si dichiara credente (ma anche dei non credenti che vi si oppongono).
Per essere un po’ più propositivo consiglio due libri di Gerd Theisse (Teologo protestante, molto equilibrato):
- “Il nuovo testamento”, Carocci: breve ma dà un quadro piuttosto preciso di quello che si sa sulla storia, la stesura e la formazione dei vangeli ed egli altri testi base; leggibile anche in treno:)
- “Il Gesù storico. Un manuale”, Queriniana: è esattamente quello che dice di essere: un manuale completissimo, con tutti i riferimenti bibliografici commentati, su tutto ciò che riguarda Gesù; decisamente più “pesante” anche fisicamente. anche dei non credenti che vi si oppongono).


RISPONDO:
Non troverai nessun cristiano che argomenta di cristianesimo. Il cristianesimo è FEDE, che si esprime acriticamente. La FEDE si accetta. Alla FEDE ci si sottomette. La fede è pura espressione di patologia psichiatrica da dipendenza emotiva che viene giustificata mediante un atto di fede. Nessun cristiano dimostrerà mai l'esistenza del suo dio (in 2000 anni non è mai stato fatto) come non dimostrerà l'esistenza di Gesù (che significa "colui che guarisce") o di Mosè. Sono dei falsi, inventati per gestire la sottomissione di un gregge, più legati ad intossicazioni da oppiacei che non a realtà storiche (anche se qua e là si ritrovano culti e credenze precristiane e le gesta di qualche personaggio storico più o meno esistito, come la nascita di Annibale da madre vergine ad opera della luce di un dio; o Giasone, stessa radice di Gesù, e i suoi miracoli con il Vello d'Oro, o la discesa degli inferi di Orfeo, o la pasqua cristiana sul modello della rinascita di Adone nel culto di Cibele).Il cristianesimo è solo "ideologia della sottomissione" capace di agire sulle emozioni infantili ed imprimere un imprinting tale da perdurare per tutta la vita.Religione significa legame; legame emotivo!Gli uomini sono sempre RELIGIOSI!possono solo scegliere fra la religione di sottomissione, quella che impone la verità; e la religione di libertà. Possono scegliere se legarsi ad un dio padrone o alla vita.
Le religioni sono costruite dagli uomini, ma non tutti gli uomini hanno coraggio sufficiente per manipolare le proprie emozioni e varcare le barriere dello sconosciuto che ci circonda. Sono educati ad essere paurosi e preferiscono fuggire davanti all’ignoto anziché fare come Ulisse e governare la loro barca nelle acque pericolose della vita
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo


M. G.
E infatti non si tratta di argomentare pro o contro il Cristianesimo, ma di conoscerne dogmi, credenze e storia. Uno poi crede quello che vuole.

M. G.
@Claudio: Prima di argomentare bisogna conoscere alcuni fatti basilari, altrimenti il confronto si basa sul nulla. Che solo due vangeli su quattro parlino della nascita di Cristo e che non dicano le stesse cose sono FATTI che vanno conosciuti prima di intavolare qualsiasi discussione al riguardo.Il tema di questo gruppo riguarda il grado di ignoranza di fatti come questi da parte di credenti o non credenti.
Ma “se mi sbaglio mi corrigerete”:)ignoranza di fatti come questi da parte di credenti e non credenti. Ma "se mi sbaglio mi corrigerete" :)



RISPONDO:
OK. Gianni. Quello che dici sembra razionale, ma che differenza c'è fra "conoscere un fatto" e "argomentare" di un fatto?

Non esiste "l'oggettività di un fatto storico", ma esiste "l'opinione di un fatto storico". Se io e te vivessimo un evento e questo evento lo raccontassimo ad una parte terza, la realtà dell'evento non sarebbe ciò che l'evento è, ma come noi abbiamo vissuto l'evento e le necessità emotive che abbiamo cercato nell'evento. Sarebbe solo un argomentare sull'evento e non un discutere dell'evento.
Questo vale anche per i vangeli: non esistono dei fatti dei quali cercare una verità storica. Non è mai esistito un Gesù e i vangeli furono scritti per controllare il gregge, o se preferisci, la piccola setta, dei singoli evangelisti. Pertanto sono scritti partendo dalle esigenze, dalla capacità di argomentare, di ogni singolo evangelista, in base alle sue esigenze di controllo. Che poi abbiano copiato la crocifissione dalla crocifissione di Ermia, la nascita miracolosa da Annibale, la discesa agli inferi di Orfeo, la resurrezione da Adone e Cibele, non è un FATTO, ma un'opinione confermata da argomentazioni. Se poi, invece di aver copiato la resurrezione da Adone sono state copiate quelle di Asclepio, e il viaggio agli inferi, quello di Ercole, poco importa.
Quello che noi abbiamo, oggi come oggi, sono i vangeli. I quattro vangeli dai quali la chiesa cattolica fa scaturire la REALTA' del suo Gesù. Sono scritti, nero su bianco. Hanno sia un senso ideologico, E SONO LA REALTA' OGGETTIVA DELLA MANIFESTAZIONE ATTUALE DI GESU' NEL MOMENTO PRESENTE!
Questa realtà oggettiva nel momento presente è l'unica "parvenza" di realtà sulla quale possiamo argomentare: quali sono gli effetti? Ora, sui bambini e sugli adulti?
Quali sono gli effetti sulla crescita?
Che cosa significano i "comandamenti"?
Che cosa significa socialmente, sbattere la polvere dai sandali o distruggere il fico?
Cosa significa: "Non ammazzare"? Cosa dignifica "Io sono il signore dio tuo non avrai altro dio fuori di me"?


http://www.stregoneriapagana.it/bibbiaprimocomandamento.html

E si può fare solo attraverso le argomentazioni!
I fatti esistono solo nella forma di opinioni. Opinioni che la propaganda vuole trasformare in fatti, come la bufala della scoperta dell’urna di “Giacomo fratello di Gesù” che hanno finto di scoprire qualche anno fa.
Argomentare è la cosa più difficile che ci sia perché richiede che le persone si espongano in prima persona e non si nascondano dietro ad un “autoritas” di un qualche libro che le confermi; ma che sappiano fagocitare, digerire e vomitare la cultura del tempo in cui vivono.
E questo è un atto di Stregoneria!
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
---fine---

17 dicembre 2009
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
P.le Parmesan, 8
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