martedì 24 febbraio 2009

Giorno Pagano Europeo della Memoria

OGGI, GIORNO PAGANO EUROPEO DELLA MEMORIA, PER NON DIMENTICARE I FUOCHI SACRI SPENTI DA CUI NOI PAGANI TRAIAMO LA NOSTRA RELIGIO



CONOSCERE IL PASSATO PAGANO PER RICOSTRUIRE IL FUTURO DEL PAGANESIMO E' LO SCOPO DEL NOSTRO PROGETTO

lunedì 23 febbraio 2009

Giorno Pagano Europeo della Memoria

Domani sera alle 21 sulla GPEM TV di Mogulus http://www.mogulus.com/gpem_tv andrà in onda una sintesi del rito del Giorno Pagano Europeo della Memoria tenuto sabato scorso dalla Federazione Pagana nel Bosco Sacro di Jesolo. Seguiranno le sintesi dei riti del 2008 e del 2007, poi alle 21:30 partiranno gli stessi filmati in versione inglese. Durante tutto quel tempo, per circa un'ora, sarò collegata alla chat di Mogulus per chiacchierare con gli spettatori.
Per tutta la giornata, la GPEM TV trasmetterà a rotazione i documentari già presenti su Youtube, anziché il promo.
Vi aspetto, e aspetto anche le foto delle vostre celebrazioni.

Il rito del giorno Pagano Europeo della Memoria e il rito collettivo del WCER Pagano di Atene nel 2004

Intanto ho preparato il video esplicativo su che cosa vogliamo ricordare col Giorno Europeo Pagano della Memoria. Le immagini del filmato sono quelle del rito di sabato 21.02.2009.
Poi preparerò il video del rito vero e proprio non appena avrò le immagini all'infrarosso sulla lettura degli Inni.
Si tratta del riassunto della distruzione dei templi e dei Pagani Ellenici avvenuta fra il 300 e il 600 dell’era volgare. L’elenco delle stradi e delle distruzioni operate dai cristiani è molto parziale, ma è sufficiente per dare un’idea di quanta violenza è servita ai cristiani per distruggere le antiche religioni e le aspettative di libertà delle persone. Una violenza che si è perpetuata nei secoli non solo con la distruzione delle Antiche Religioni, ma anche di tutti quei popoli che potevano portare la testimonianza di un diverso modo di vivere e di abitare il mondo. Come i popoli Africani, Asiatici e Americani. Sterminio e schiavismo fu per i cristiani, e i cattolici in particolare, la parola d’ordine con cui imposero il loro dio.Ho caricato, inoltre, le immagini del rito collettivo dei Pagani Europei tenuto in Grecia in occasione del Congresso WCER nel 2004:
Sono due video, nel secondo filmato appare la Federazione Pagana.
Il WCER è il tentativo di costruire un coordinamento Europeo fra le varie realtà religiose Pagane. Purtroppo, fino ad oggi, troppi Pagani, anziché definirsi “persone religiose che seguono una religione” hanno preferito definirsi come “associazioni culturali” finendo per sminuire il loro ruolo nella società. Sminuire la loro presenza sia come soggetti culturali (le università hanno una cultura maggiore della loro) che come soggetti religiosi ( hanno evitato di definire la loro religione lasciando ai NON pagani immaginare in che cosa loro credessero). Costruire la Religione Pagana è il compito delle persone di oggi. Noi siamo i Pagani, i segaci delle Antiche religioni non erano Pagani, al massimo, usando un termine diverso anche se improprio, si possono definire Gentili. Ma anche il termine Gentile non definisce la persona religiosa, ma la persona in quanto soggetto che abita un mondo è una società.23 febbraio 2009
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
P.le Parmesan, 8
30175 – Marghera Venezia
Tel. 3277862784
e-mail claudiosimeoni@libero.it

giovedì 19 febbraio 2009

Il Pagano e la Religione Pagana: in cosa crede un Pagano?

Un sito che tratti LA RELIGIONE PAGANA.
Già: La Religione Pagana.
Non le infinite diversità di chi chiama sé stesso Pagano che può riempire della propria soggettività e della propria specifica idealità, ma LA RELIGIONE PAGANA.
Quell’insieme di idee, di modi di vivere, di modi di guardare e pensarsi nel mondo, propri della Religione Pagana.
Religione Pagana che ha poco a che vedere, con le posizioni Stoiche, Neoplatoniche, o magistiche del Neoplatonismo e panteismo di Giordano Bruno.
Un sito che attraverso testi e filmati, illustri che cos’è la Religione Pagana in modo da spazzare via i fraintendimenti che si sono accumulati nel corso dei secoli. I fraintendimenti con i quali i cristiani hanno rinnovato il loro insulto ai sentimenti dell’uomo, della vita e della Natura, per costringerli a considerarsi puri oggetti nella mani del loro dio padrone.
Quali argomenti tratta questo sito?

Quale società vogliamo noi come Pagani? Abbiamo un modello di società da proporre in alternativa a quello attuale? Che cosa vogliamo nella società?

Come la Religione Pagana vuole la società civile.


Imparare a scoprire gli Dèi come oggetti del mondo in cui viviamo. Come tensioni e come passioni della vita e dell’esistenza.
Scoprire gli Dèi


Scoprire gli Dèi nel mondo in cui viviamo.

La qualità del tempio Pagano. Il senso del Tempio. Il senso del sacro nella religione pagana.

Il Bosco Sacro in Jesolo Ve come Tempio Sacro

La creazione nella religione Pagana è il concetto che guida l’azione del Pagano nella società e nella Natura. Creare è l’arte con cui il Pagano modifica il presente da cui viene generato il nuovo che procede nell’infinito dei mutamenti.

Come creano gli Dèi nella Religione Pagana

Come il Pagano usa la Stregoneria di Madre Meti che trasformò Zeus nel primo Stregone.

La Stregoneria nella vita del Pagano

Nella società civile spesso siamo costretti ad affrontare persone di altre religioni, in particolare i monoteisti. Spesso i monoteisti, anziché sviluppare il loro pensiero e giustificarlo, preferiscono ricorrere a trucchi retorici, ad inganni. Inganni culturali in cui coinvolgono sia loro stessi che la società civile alla quale chiedono di adeguarsi. Ambrogio Donini lo abbiamo visto usare da dieci anni per giustificare l’odio dei cristiani, travisati da atei, contro tutte le religioni.

Come i cattolici si spacciano per atei per circuire i laici

La religione Pagana è una religione sociale. Una religione che vive il proprio presente e che abita il mondo. La Religione Pagana non separa le persone dalla società civile come le religioni monoteiste e il cristianesimo in particolare, ma spinge le persone ad impegnarsi nella vita quotidiana e alimentare le tensioni di libertà indicate dalla Costituzione.

Manifestare pubblicamente il pensiero religioso e sociale dei Pagani

Mentre la filosofia ha sempre dibattuto all’interno delle categorie cristiane fra dogma che chiude gli uomini nella superstizione e antidogmatismo che pretende di liberare gli uomini dalla superstizione dell’assolutismo dogmatico, la Religione Pagana Politeista ai dogmi di “verità” delle religioni monoteiste e del cattolicesimo in particolare, oppone i dogmi di “libertà” che impediscono agli Esseri Umani di sottomettersi a verità aprioristicamente determinate.

I dogmi della Religione Pagana

Esiste una filosofia Pagana. Una filosofia il cui sviluppo fu interrotto dall’avvento del cristianesimo che perseguitò tutti coloro che non vollero sottomettersi al suo pensiero insano. Noi Pagani, riprendiamo l’antico discorso. Forse, un giorno, qualcuno andrà oltre a quello che facciamo e la stessa cosa, che noi diciamo di chi ci ha preceduto, lo dirà di noi.

Principi filosofici della Religione Pagana

I cristiani vanno farneticando di che cosa sia uno Stregone. Qualcuno pensa che sia vero e alimenta l’immaginario malato dei cristiani. Solo uno Stregone può dire che cos’è la Stregoneria. Solo chi ha vissuto la trasformazione può girarsi indietro e riconoscere il percorso che ha fatto. Solo chi ha attraversato la trasformazione può capire quando si diventa uno Stregone.

Quando si diventa Stregoni.

Quando si diventa uno Stregone si possono indicare gli elementi che le persone devono considerare per diventare degli Stregoni. Cosa è importante e cosa non è importante nella pratica di Stregoneria. Soprattutto, perché seguire un percorso di Stregoneria?

Lezioni di Stregoneria

Pagine di Paganesimo in inglese. Si tratta degli Inni della nascita che descrivono gli Dèi e la loro posizione nella vita degli Esseri Umani. Una pagina per gli amici di lingua inglese.

The Gods in Ancient Religions

Il rito dell’Equinozio di Primavera è il rito della nascita. Di ogni nascita. Da quando Persefone scese all’Ade ogni ventre, ogni uovo, ogni seme, divenne fecondo. Fonte di vita. Fu una rivoluzione in seno a Madre Hera. Nuove forme di vita apparvero a formare il suo corpo: il corpo dell’Essere Natura.

Celebrazione della nascita: il rito dell'Equinozio di Primavera

Nel Bosco Sacro di Jesolo la Religione Pagana celebra anche il rito della memoria. La memoria dei Pagani che furono trucidati dall’odio cristiano il cui fine era di distruggere i loro sentimenti per imporre il loro dio padrone. Ma i sentimenti Pagani emergono anche nell’orrore, nei campi di concentramento, in cui i cristiani hanno rinchiuso gli Esseri Umani obbligandoli a rinunciare al loro corpo e alla loro vita per la gloria del loro dio. Così, in quel giorno, ricordiamo anche tutti coloro che ci condussero fuori dai confini del filo spinato emotivo della “città di dio” in cui i cristiani hanno rinchiuso il divenire degli Esseri Umani.

Il Bosco Sacro e i riti del giorno Pagano della memoria

I riti religiosi nella Religione Pagana sono mezzi per legarci al mondo in cui viviamo. Ricordare che siamo parte del mondo. Che abitiamo il mondo. Ricordare che il divino dentro di noi si sviluppa nelle relazioni con il divino presente nel mondo. Ricordare che sono le nostre emozioni, nelle relazioni con le emozioni dei soggetti del mondo, che capitalizzano costruendo e alimentando il dio che cresce dentro di noi, unica forza capace di trasformare la morte del corpo fisico in nascita del corpo luminoso.

I riti sacri nella religione Pagana

Nella storia e anche nel presente, ci sono alcune persone che vivono l’oppressione dell’orrore cristiano e si ribellano negando la realtà religiosa del cristianesimo. Queste persone sono gli atei. La loro voglia di liberarsi dal cristianesimo li porta a non cogliere gli aspetti in cui si articola una religione e non si rendono conto che molte delle loro affermazioni hanno delle implicazioni di cui loro, nella foga della negazione del dio cristiano, non tengono conto.

Atei appassionati a volte non si chiedono che cos'è una religione

Le persone religiose Pagane hanno un loro modo di intendere l’archeologia. Per loro l’archeologia è la testimonianza delle passioni degli uomini, delle popolazioni, delle culture antiche, che parlano al loro presente. Proprio perché le antiche testimonianze parlano al presente vissuto dal Pagano, questi le guarda con occhi vivi, come se gli antichi fossero presenti oggi pronti a tenerlo per mano nelle sfide che la vita quotidiana gli riserva.

Il senso dell'archeologia nella religione Pagana

Chi pratica Stregoneria sa che esistono tre mondi in cui agiamo. Il mondo delle emozioni è il mondo in cui gli Dèi e gli Esseri della Natura si incontrano, si relazionano e costruiscono il loro divenire nell’infinito. E’ un mondo regolato dalla forza di Afrodite figlia di Urano Stellato. Il mondo dell’azione è il mondo in cui gli Esseri della Natura costruiscono le loro relazioni mediante le azioni. E’ un mondo regolato dai figli di Hera, Ares, Ebe e Ilizia, in cui Zeus, con i suoi amori, ha imposto le sue regole mediando le forze assolute dei Titani. Il mondo della ragione dominato da Zeus attraverso Atena e le Muse che vede nella strategia razionale, nella scrittura, nella parola, nella descrizione, nella “mente” e nell’arte, lo spazio in cui si sviluppano le società umane. In tutti questi mondi il Pagano agisce.

I Mondi: emozione, azione, ragione.

La morte del corpo fisico è il bisogno primario della vita. La vita esiste solo perché esiste la morte. Se non esistesse la morte del corpo fisico non esisterebbe la vita. Esculapio fu punito da Zeus perché agli uomini negò il piacere della vita. Esculapio negò a molti uomini di trasformarsi in Dèi rimanendo nello stato fisico. Solo al momento della propria morte Esculapio si trasformò in un dio comprendendo il progetto di Zeus. Un progetto che Zeus impose ai Titani con la Titanomachia.

Il trionfo della morte come trionfo della vita.


Questi, per ora, sono gli argomenti relativi alla Religione Pagana. Come Pagani sappiamo che anche se proclamiamo il vero non saremo mai in grado di penetrare il cuore di chi il cristianesimo ha sottomesso rendendolo dipendente dal loro dio. Ma noi parliamo alla sensibilità delle persone. Al loro desiderio di infinito che nessun dio padrone può soffocare in assoluto dentro agli Esseri Umani.
Questo è il senso de sito della RELIGIONE PAGANA!

19 febbraio 2009
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
P.le Parmesan, 8
30175 – Marghera Venezia
Tel. 3277862784
e-mail claudiosimeoni@libero.it


lunedì 16 febbraio 2009

L'invidia come pulsione di vita e di trasformazione soggettiva

Il dolore psichico o l’emozione felice, sono le forze della trasformazione soggettiva.
Nella sezione cingolata del cervello si esprime la tensione psichica che tende alla giustizia. Il dolore fisico è inesistente o relativo se non è accompagnato dal dolore psichico. Il dolore del vissuto soggettivo come negazione di apertura dell’individuo al piacere. E’ il dolore della chiusura verso il futuro che attiva il desiderio di annientare chi, invece, non prova questo dolore. Chi ha le possibilità di essere felice, in una società in cui l’essere felice implica l’infelicità di altri, attiva necessariamente quella competizione di ricerca di “giustizia” nel desiderio dei mali per chi vede negarsi la propria possibilità di felicità.
L’altro no è “migliore di me”, ha avuto un vissuto e ha praticato delle scelte che lo hanno messo in una situazione favorevole, scelte che io non ho fatto e trasformazioni che io non ho fatto o non ho potuto fare. Oggi, proprio per quelle scelte, mi sono negate delle possibilità di felicità che, altre e diverse scelte, ad altri, hanno aperto.
Il mio “credevo che” è l’ingiustizia che mi è stata fatta. Un’ingiustizia che spinge la nascita del dolore psichico che rappresento nell’oggettività sotto forma di rivalsa: sotto forma di ricerca di giustizia. Sta a me veicolare quella ricerca di giustizia sulle cause che mi hanno negato l’apertura verso il futuro o su che quell’apertura l’ha ottenuta. Sta a me veicolare la mia pulsione in situazioni economicamente favorevoli o autodistruttive nel “crepi Sansone con tutti i filistei!”.
La ricerca di laboratorio cerca delle risposte, ma partendo da dati culturali che non mette, almeno nella descrizione di questo articolo, in discussione il contesto culturale in cui la pulsione dell’ “invidia” si manifesta, né analizza il carattere di manifestazione dell’ “invidia” dando, di fatto, una connotazione scientifica ad un oggetto che è solo una manifestazione culturale di una condizione di un soggetto: cambiata la cultura, cambia anche la veicolazione della pulsione.

LA RICERCA
"L'invidia? Come un dolore fisicola sfortuna degli altri un piacere"

La scoperta di un team di ricercatori giapponesi. La risonanza magnetica mostra che le emozioni negative attivano nel cervello le aree associate alle sensazioni fisiche


PROVARE invidia è come sentire dolore fisico. Quell'emozione meschina e negativa che ci spinge a desiderare il male per gli altri e a sminuirli per non ammettere che sono migliori di noi è l'equivalente della slogatura di una caviglia o della bruciatura di un dito. Per il nostro cervello le due cose non sono affatto diverse: a rivelarlo è uno studio pubblicato sulla rivista Science e condotto dall'equipe di Hidehiko Takahashi dell'Istituto Nazionale di Scienze Radiologiche di Inage-ku, in Giappone. Non basta: i ricercatori hanno anche scoperto che il dolore altrui provoca autentico piacere nell'invidioso, la stessa sensazione di appagamento che lasciano il cioccolato e il sesso. La prova è arrivata dalla risonanza magnetica. Il team di Takahashi ha "fotografato" il cervello di 19 uomini e donne e analizzato a livello neuronale le reazioni all'invidia e alla "Schadenfreude", che in tedesco indica proprio il piacere che deriva dalle sventure degli altri. Il risultato nel primo caso è stato un aumento dell'attività nella corteccia cingolata anteriore dorsale, la stessa area che "si accende" quando ci si fa del male fisico. Nel secondo caso, invece, a essere più attivo è lo striato ventrale, che si associa all'appagamento. E' il tipo di benessere che il corpo sperimenta dopo aver mangiato cioccolato, aver fatto sport o sesso oppure aver assunto droghe. La scoperta mostra per la prima volta che il cervello elabora nello stesso modo il vissuto sociale e le sensazioni fisiche, siano esse di dolore o di piacere. "L'invidia è una terribile fonte di infelicità per moltissima gente", diceva il filosofo e matematico gallese Bertrand Russell. Ora sappiamo che, in questo caso, l'infelicità non è una astratta sofferenza dell'anima, ma un dolore concreto e pungente.
(12 febbraio 2009)

Tratto da:
http://www.repubblica.it/2008/12/sezioni/scienze/immagini-cervello/invidia-dolore/invidia-dolore.html


Le forze psichiche, comunque la cultura le tratta, sono forze di trasformazione soggettiva che vengono veicolate in maniera diversa a seconda dei contesti culturali.
La cultura, in questo caso la cultura religiosa, costringe le persone, attraverso la fede, ad accogliere come elementi reali e oggettive pure astrazioni culturali. Questa cecità imposta dalla fede impedisce alle persone di cogliere l’immenso delle possibilità che la pulsione che si esprime in loro può ottenere.
Così, in molte persone, viene repressa la pulsione dell’invidia come fosse una pulsione demoniaca. Le persone soffrono per la repressione che impongno a sé stesse e soffrono per la pulsione che non può esprimersi. Le persone si negano il futuro che la pulsione indica qualora la veicolassero nella ricerca del piacere e della felicità. Non sempre le persone sono attrezzate per spostare le proprie pulsioni dall’oggetto apparente che le attiva alle cause del bisogno pulsionale, ma non esiste altra soluzione.
L’alternativa è la malattia psichica come impossibilità di esprimere sé stessi.
16 febbraio 2009
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
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mercoledì 11 febbraio 2009

21 febbraio 2009: celebrazione del rito del Giorno Pagano Europeo della Memoria del martirio dei Pagani coloro che hanno costruito la libertà sociale

Ricordo che il giorno sabato 21 febbraio 2009 presso il Bosco Sacro di Jesolo – Venezia dalle ore 16.00 si terrà il rito religioso per celebrare il Giorno Pagano Europeo della Memoria. Il giorno che cadrebbe il 24 febbraio in occasione dello spegnimento del fuoco sacro di Vesta viene celebrato il sabato più vicino a tale data.
Il rito si svolgerà con le stesse modalità degli scorsi anni.
Si ricorda ai partecipanti di vestirsi in maniera adeguata data la stagione. Si ricorda di portare i propri strumenti a percussione per fare musica. Si ricorda che dopo il rito ci troveremo in una pizzeria del luogo per concludere la serata. Il rito avrà ufficialmente il via subito prima del tramonto e si concluderà dopo circa un’ora e mezza.
Come in ogni rito organizzato dalla Federazione Pagana (salvo la Devotio) ci saranno i passaggi attraverso il fuoco. Passaggi il cui significato religioso, pur nelle diverse celebrazioni, è sempre un’iniziazione del Pagano rispetto al mondo, al suo intento e alla sua vita.
In questo rito, quest’anno, vale la pena celebrare anche Eluana Englaro.
Dal punto di vista della religione Pagana non ha “meriti”, ma dal punto di vista sociale ha il grande merito di aver scosso i fondamenti della coercizione religiosa. Una violenza che le persone sono costrette a subire quotidianamente non potendo gestire e determinare la loro esistenza.
11 febbraio 2009
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
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lunedì 9 febbraio 2009

Eluana Englaro, la Religione Pagana e la Costituzione della Repubblica.

E’ entrato in attività il nuovo sito relativo alla Religione Pagana.
In questo sito sono stati messi in ordine i filmati che trattano vari argomenti della religione Pagana.
Soprattutto, quei filmati vengono presentati con brevi annotazioni che sintetizzano i concetti religiosi fondamentali dei Pagani Italiani.

http://www.religionepagana.it

Non c’è dubbio che molte persone che chiamano sé stesse Pagane non condivideranno quanto esposto. Troppo spesso il termine Pagano è stato usato in maniera impropria e troppo spesso ci si è dimenticati che la riscoperta degli Dèi della religione Pagana è stata una riscoperta progressiva. Non una “verità” degli Dèi, ma una libertà degli individui di costruire le relazioni con il mondo in cui viviamo.
Anche oggi che si sta organizzando un’aggressione al principio Costituzionale di “proprietà soggettiva del proprio corpo” attraverso leggi che il Vaticano impone con la violenza allo Stato Italiano nel caso di Eluana Englaro, è ancora più importante ribadire i principi religiosi della Religione Pagana che vedono l’uomo artefice della propria esistenza. L’uomo come PADRONE della propria vita. In diritto di disporla e di gestirla. Perché, gestire la propria vita, significa essere liberi di gestire la propria morte.
La morte come momento di felicità a coronamento di una vita vissuta fra le braccia dell’Essere Natura e pronti a spiccare il balzo nell’infinito dei mutamenti.
Cosa che non avverrà mai per un cristiano che vive la morte come orrore dopo aver sprecato la propria vita.
Ha poco Berlusconi a farsi un trapianto dei capelli per sembrare più giovane. Dimostra solo il suo terrore davanti all’avanzare dell’età e all’inevitabile morte che lo porterà al fallimento della sua esistenza. Un fallimento che tenta continuamente di esorcizzare attraverso un delirio di onnipotenza che in questo momento sta costringendo il Parlamento della Repubblica Italiana ad attentare alla Corte di Cassazione e ai diritti fondamentali della persona.
Solo la religione Pagana ha un bagaglio di principi morali da opporsi all’orrore del cristianesimo e al suo disprezzo per la libertà dell’uomo.
09 febbraio 2009
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
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lunedì 2 febbraio 2009

La scienza conferma la Stregoneria come unica realtà dell'uomo.

Quando si parla di Stregoneria, si parla della gestione della propria trasformazione soggettiva capace di modificare, ampliare e indirizzare la propria capacità di percezione del mondo.
Parliamo della volontà del soggetto applicata all’INTENTO.
Proprio la Stregoneria considera l’individuo in trasformazione continua nelle sue relazioni con il mondo. Relazioni che non avvengono fra soggetti statici, ma fra soggetti in continua modificazione. Proprio per questo la Stregoneria rifiuta ogni verità che fissi il presente in una staticità permanente. Così, per la Stregoneria, la nostra capacità di percepire il mondo è in continua modificazione in base alle risposte adattative che mettiamo in essere nei confronti dei fenomeni che dal mondo in cui viviamo ci arrivano. Sia quando siamo coscienti di quei fenomeni che quando a quei fenomeni rispondiamo in maniera inconscia.
Il fatto che la scienza continui a scoprire sempre nuovi meccanismi di adattamento conferma la correttezza della visione della Stregoneria che non ha mai preteso di definire i meccanismi di adattamento soggettivi, ma ha preteso di gestire i meccanismi di adattamento soggettivo nel suo “abitare il mondo”.
Va da sé che se esistono situazioni o sostanze che impediscono all’individuo di alimentare alcuni meccanismi, fisici o mentali, del suo abitare il mondo, necessariamente esistono comportamenti e azioni capaci di espandere l’individuo nel suo abitare il mondo. Così come i comportamenti del pregare e della sottomissione cattolica hanno gli stessi effetti sull’individuo della droghe individuati in questi meccanismi, così il vivere con volontà e passione le condizioni e le contraddizioni quotidiane permettono all’individuo di espandere il suo “potere di essere”. La sua rappresentazione soggettiva nella propria esistenza e nel mondo in cui agisce.


2009-01-26 19:47

CERVELLO: MEMORIA FLASH, DROGA METTE 'KO'

ROMA - Numeri, parole, immagini, suoni, sono infinite le informazioni che in ogni istante entrano nel nostro cervello, solo alcune, poche, saranno selezionate per essere 'scritte' nella sua memoria principale, ma tutte passano per una "flash memory", una schedina come quelle informatiche che le trattiene per non più di un minuto e che, velocissima, (lo fa in meno di un secondo), serve a gestirle come una memoria tampone transitoria che si aggiorna istante dopo istante. La scoperta, nei topi, è di neuroscienziati del UT Southwestern Medical Center di Dallas diretti da Don Cooper i quali si sono anche accorti che questa memoria di transizione è seriamente compromessa dall'uso di droghe e alcol. Secondo quanto riferito sulla rivista Nature Neuroscience a fare da memoria di transizione sono singole cellule disposte nella zona più evoluta del cervello, il lobo frontale. Queste cellule riescono a trattenere le informazioni pochi ma fondamentalissimi istanti, circa un minuto in tutto; ma lo fanno molto rapidamente, la memoria tampone è quindi importantissima perché il nostro cervello impiega anche ore a fissare i ricordi. La memoria principale del cervello, insomma l"hard disk' cerebrale, è localizzata nell'ippocampo: in questa sede, quando c'é qualcosa da fissare in mente, parte una cascata di reazioni molto lunga, che si conclude con la formazione di nuove sinapsi che consolidano il ricordo. Questo processo di 'scrittura' (come sull'hard disk del pc) può richiedere anche ore, dunque è troppo lento per tener brevemente traccia di tutte le informazioni che fluiscono, istante dopo istante, nel nostro cervello. Ma gli scienziati Usa si sono accorti che singoli neuroni del lobo frontale si comportano da memoria tampone: si attivano intensamente e molto velocemente, restando eccitati però per meno di un secondo, e trattengono labili tracce di informazioni che vengono subito aggiornate, istante dopo istante. "E' transitoria come la RAM di un computer", dice Cooper. Solo che a differenza della RAM, la Random Access Memory che serve per tirare fuori dall'hard disk i dati di memoria di cui, istante dopo istante, il processore ha bisogno per assolvere alle richieste che noi gli facciamo click dopo click, la 'flash memory del cervello non serve a richiamare alla mente vecchi ricordi gia' scritti nell'ippocampo, ma a tenere traccia di continue nuove informazioni, alcune delle quali saranno poi incise nell"hard disk' cerebrale. Infine, studiando il cervello di topolini cocainomani, gli esperti hanno anche scoperto che la memoria tampone è messa 'KO' dalle droghe. I loro prossimi studi verteranno dunque sulla ricerca dei meccanismi alla base della memoria tampone, in modo da trovare farmaci in grado di potenziarla.

Tratto da:
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/inbreve/visualizza_new.html_874262403.html


La formazione dei ricordi, di un tipo di ricordi, di un tipo di memoria e di esperienze, è parte integrante del nostro patrimonio di “RAPPRESENTAZIONE” capace di determinare il nostro POTERE DI ESSERE nel nostro vivere quotidiano.
Le droghe, il pregare, l’accettazione alla sottomissione, di fatto bruciano la capacità dell’individuo di immagazzinare quell’esperienza quotidiana che forma il proprio bagaglio emotivo e la propria capacità di percezione del mondo. Blocca la formazione di nuove sinapsi. Blocca il consolidamento dei ricordi. Blocca la formazione dell’esperienza emotiva on la quale affrontiamo il mondo.
La scienza scopre ciò che la Stregoneria vive costantemente e il mito delle Antiche religioni descrive come il potere degli Dèi che crescono dentro e furori dell’Essere Umano.
Noi non siamo creati ad immagine di un dio pazzo, cretino e deficiente, noi siamo il risultato dei nostri processi di adattamento nell'ambiente in ci viviamo. Quei processi di adattamento sono atti eroici con cui affrontiamo il nostro presente e, attraverso quegli atti eroici, noi modifichiamo costantemente la nostra capacità di percepire la realtà in cui viviamo: chi prega, si sottomette, usa alcool o droghe per sfuggire alla realtà, altro non fa che ridurre la propria capacità di percepire il mondo; si rinchiude su sé stesso e finisce per immaginare il mondo anziché viverlo aspettando solo di morire.
02 febbraio 2009
Claudio Simeoni
Meccanico
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