giovedì 15 settembre 2011

I cristiani materialisti meccanicisti dichiarano che l'orgasmo è inutile per la procreazione.

Foto: per lei l'orgasmo è inutile. Lei recita il Magnificat e i cristiani affermano che il loro dio l'ha stuprata.

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Per la volontà del dio padrone e per la procreazione nella gloria del dio padrone, alcuni imbecilli dichiarano che l’orgasmo femminile è inutile.
La storia evolutiva dell’ultimo milione di anni ha selezionato la specie in base alla capacità orgasmica proprio per permettere all’organismo di alimentare una coscienza mediante destrutturazioni neurovegetative del corpo. Costruire la coscienza e il sapere destrutturazione dopo destrutturazione. Una destrutturazione di cui l’orgasmo è un agente primario nella scarica della struttura emotiva dell’organismo. Ed oggi, gli scienziati materialisti meccanicisti di indirizzo cattolico, affermano che l’orgasmo non ha nessuna funzione nella procreazione.
Che cos’è la vita senza orgasmo? Senza l’idea assoluta del principio del piacere che condizionale nostre scelte e le nostre strategie di vita?
Per uno scienziato cattolico, si possono stuprare le donne e, nello stesso tempo, costringerle a procreare. Per uno scienziato cristiano è un dovere mettere al centro della sua ricerca lo stupro come accettazione dell’atto sessuale. Purtroppo per lui, non esiste un dio padrone pazzo e cretino e dal momento che la donna deve sorbirsi 9 mesi di gestazione, il piacere è la garanzia dell’accettazione dei problemi della gestazione.
L’atto sessuale, in natura, è sempre correlato al piacere. Sia come atto che come conseguenze dell’atto.
C’è un’altra cosa che rende ridicolo questo articolo: il tentativo di fare un parallelismo fra piacere maschile e quello femminile.


NEUROSCIENZE
Inutile l'orgasmo femminile
"Un semplice divertimento"
Continua il dibattito scientifico sulla presunta inutilità dell'orgasmo della donna, secondo la filosofa della scienza Elisabeth Lloyd un mero sottoprodotto dell'evoluzione maschile. Graziottin: "Quello vaginale è fondamentale ai fini della riproduzione"
di SARA FICOCELLI

PUO' essere vaginale, clitorideo o di entrambi i tipi allo stesso tempo. Si può raggiungere per stimolazione fisica o solo mentale. Può arrivare sempre o non arrivare mai, multiplo o solitario, può dare un senso di felicità assoluta ("estasi orgasmica") o addirittura di depressione. L'orgasmo femminile è complesso quanto le donne. La scoperta del clitoride, avvenuta pochi anni dopo quella dell'America da un anatomista italiano che paradossalmente si chiamava Colombo, ha regalato a ginecologi e sessuologi la sfida più ostica: capire origine e scopo del piacere femminile.

Perché se è lampante che l'uomo, per garantire la riproduzione della specie, ha bisogno di raggiungere il culmine dell'eccitazione, non è altrettanto chiara l'utilità del fenomeno nella donna. La funzione di mera soddisfazione psicologica in natura non sempre è contemplata: in molti animali (le femmine di gibbone, ad esempio) l'orgasmo non esiste, e nella specie umana molte donne non lo provano - il 15%, stando ai dati della giornalista scientifica Sylvia de Béjar nel libro Il piacere è tutto mio.

Gli ultimi a scervellarsi sull'argomento sono stati i biologi dell'Università del Queensland e della Abo Akedemi University, in Finlandia, che con uno studio 1 pubblicato su Animal Behaviour hanno tentato di smontare la provocatoria teoria della filosofa della scienza della Indiana University Elisabeth Lloyd, che nel saggio The Case of Female Orgasm: Bias in the Science of Evolution ha spiegato 2 come il fenomeno sarebbe di per sé "inutile", un sottoprodotto accidentale dell'evoluzione maschile (che tradotto significa: l'uomo ha l'orgasmo, la donna è biologicamente simile all'uomo, quindi anche lei ha l'orgasmo), precisando, in un'intervista al New York Times, che esso non ha "alcuna funzione evoluzionistica ed esiste solo per il nostro divertimento".

Per scardinare questa "byproduct theory" (o "teoria del prodotto secondario") Brendan Zietsch e Pekka Santtila hanno esaminato 1.803 coppie di gemelli di sesso opposto e 2.287 coppie di gemelli dello stesso sesso, chiedendo loro la frequenza e la facilità con cui raggiungano l'orgasmo. Se il piacere femminile fosse evolutivamente collegato a quello maschile - questa la teoria di partenza - i gemelli di sesso opposto, condividendo gli stessi geni, dovrebbero essere simili nel modo in cui provano piacere. E invece secondo gli studiosi non è così, perché dalla ricerca è emerso che gemelli dello stesso sesso hanno orgasmi simili, ma quelli di sesso opposto hanno orgasmi diversi. Da cui la conclusione che non c'è alcuna spiegazione evolutiva nell'orgasmo femminile.

Lo studio ha però già sollevato molte critiche. A partire dalla popolare blogger neuroscienziata Scicurious, che in un post 3 fa notare come i dati raccolti dagli studiosi non riescano a smontare del tutto la teoria del "byproduct", e come il metodo soggettivo usato non sia all'altezza della delicatezza dell'argomento. Dunque, per quanto provocatoria, la teoria del piacere femminile come "prodotto secondario" ancora non trova smentita, soprattutto considerando il fatto paradossale che un altro studio di Zietsch 4, pubblicato sul Journal of Sexual Medicine, sosteneva una teoria abbastanza simile a quella della Lloyd.

Secondo il presidente dell'Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica Fabrizio Quattrini, però, la ragion d'essere dell'orgasmo va cercata caso per caso perché "ogni donna ha il suo, e più che un mistero il fenomeno è un mondo da scoprire. Nell'uomo l'aspetto del piacere coincide con quello della riproduzione, ma per entrambi i sessi il coito è un momento di estasi, prima di tutto psicologica". Per la sessuologa Francesca Romana Tiberi, presidente dell'Associazione italiana di sessuologia e psicologia relazionale, il raggiungimento del piacere nella donna "va comunque considerato molto utile a prescindere da ogni valutazione scientifica: se la sessualità in una coppia con è arricchita dall'appagamento femminile, i tentativi che la donna farà di cercare un'eventuale gravidanza saranno maggiori".

Alessandria Graziottin, direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica del San Raffaele Resnati di Milano, spiega che l'orgasmo femminile ha una sua precisa utilità biologica: "Quello vaginale con componente uterina è necessario per la riproduzione perché facilita la fecondazione: la contrazione orgasmica dell'utero risucchia letteralmente lo sperma facilitando la risalita. Quindi questo momento di piacere ha una funzione biologica importantissima". Sono tanti gli studi, sottolinea, che dimostrano come l'orgasmo vaginale sia il più emotivamente appagante per la donna, perché associato all'aumento dei livelli di ossitocina, il neurormone che attiva gli indicatori di benessere nell'organismo. "L'ossitocina prodotta nel cervello e liberata nel sangue dall'ipofisi posteriore - aggiunge Graziottin - 'scrive' inoltre nel cervello il nome della persona che ci ha fatto stare bene e fa sì che nasca con lei un legame di affettività. L'orgasmo vaginale è utilissimo a rafforzare il legame tra amanti e la coppia che si stabilizza rappresenta una garanzia per i piccoli". Una funzione che, secondo l'esperta, ha giocato e gioca un ruolo chiave nella storia della nostra evoluzione.
(13 settembre 2011)

Tratto da:
http://www.repubblica.it/scienze/2011/09/13/news/orgasmo-21626960/

Già Reich, nella sua Funzione dell’Orgasmo aveva individuato la relazione fra orgasmo, salute fisica e salute mentale: sarebbe bene che questi “scienziati” riprendessero in mano quegli studi e comprendessero che un organismo senza orgasmo è un organismo malato. Malato. Come malate sono le risposte a sollecitazioni del mondo di quelle persone che non cercano il piacere, ma la violenza di dominio come suo surrogato. Una madre malata, violentata, depressa, che alleva suo figlio? E’ una condizione che piace molto agli scienziati cristiani che hanno nel piacere del sesso il suo primo nemico: perché è di questo che si tratta!

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15 settembre 2011
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
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