venerdì 11 settembre 2015

La filosofia e le implicazioni di definire una diversa Natura degli Dèi.

Definire una diversa "natura degli Dèi" significa mettere in discussione tutta la filosofia occidentale compresa quella che, nel corso della storia negava il dio padrone cristiano.

Tutta la filosofia si basa sul concetto dell'esistenza del dio creatore e del dio padrone. Sia quando questa figura è affermata da Platone, come demiurgo, dagli stoici, come logos, dai neoplatonici, come uno, dalla bibbia, dagli ebrei, per legittimare il nazismo del popolo eletto, l'islam o il cristianesimo che legittimava il genocidio e la pederastia come pratica per imporre la fede cristiana.

Lo stesso Hegel nella Fenomenologia dello Spirito, afferma che è meglio chiamare il dio padrone cristiano col termine di "Assoluto". "l'Essere" (e gli altri nomi che gli ha dato la filosofia) anziché col termine dio padrone.

Cambiare il concetto di dio padrone, individuando una diversa concezione del termine "dio" e "Dèi" implica cambiare tutto il concetto della filosofia. Cambiare tutti i presupposti della filosofia e gli sviluppi della sua logica. In sostanza, per sintesi, si può affermare che tutti i filosofi erano dei delinquenti che, imponendo l'assoluto nazista nel corso della storia, altro non facevano che tentare di soddisfare la loro soggettività repressa davanti ad un mondo che chiedeva loro di agire da uomini anziché da bestiame del gregge che il dio padrone portava al macello della vita.

Per definire la Natura degli Dèi è necessario superare la forma dell'onnipotenza patologica della ragione umana e accedere ai mondi del tempo che implicano azione e trasformazione e ai mondi emotivi che implicano l'uguaglianza di tutte le specie e di tutti gli Esseri della Natura. Implica la cessazione dell'idea generale secondo cui l'uomo è creato ad immagine e somiglianza di un dio pazzo, cretino e deficiente e, pertanto, collocato al di fuori del divenire della natura.

E' necessario dire ai filosofi che non è importante come soggettivamente pensano al padrone, al loro dio padrone. Non è importante con quale nome lo chiamano, sta di fatto che la loro idea è un'idea ontologica che tenta di soddisfare il loro bisogno di padrone non trovando soddisfacente la descrizione del padrone che ne hanno fatto altri.

Il fatto è che i filosofi pensano al padrone ed elevano la loro idea di padrone ad un assoluto che rinnova il dominio sull'uomo del macellaio di Sodoma e Gomorra. Questo perché, ogni idea di padrone assoluto, di Essere, è un'idea soggettiva che va imposta all'oggettività costringendo l'oggettività, che spesso è oggettività sociale, a soggettivarla e quando la società non la soggettiva, la soluzione estrema è il genocidio di chi tale idea non accetta. Appunto: il macello di Sodoma e Gomorra per soddisfare i pruriti mentali del dio padrone.

http://www.stregoneriapagana.it/catechismorivelazione.html

11 settembre 2015