giovedì 22 ottobre 2009

Ancora sulle differenze fra Paganesimo e wicca: le pratiche della wicca estranee alla Religione Pagana.


Esiste una sostanziale differenza fra chi si chiama Pagano e chi si dichiara Wicca.
Quando si vanno a “tirare le somme” la differenza si chiama: CULTURA!
Cultura intesa come capacità dell’uomo di rappresentare sé stesso nel mondo che, attraverso il conoscere e il comprendere, svela e penetra. La wicca è un “movimento” più appetibile del Paganesimo da parte dei “giovani” sia perché la sua ideologia è elementare, sia perché poco si discosta dall’educazione cattolica che hanno ricevuto. La wicca non costringe le persone a impegnare le proprie emozioni e a modificare la loro descrizione del mondo, si limita ad alimentare la loro immaginazione e il loro desiderio. Per la wicca è il destino che guida le persone, non le loro scelte. Nell’immaginazione e nel desiderio il wicca, come il cristiano, tende a separarsi dal mondo rinchiudendosi in una dimensione personale in cui i problemi del mondo sono reali solo nella misura in cui lo toccano nel suo presente. E’ il suo presente, misurato attraverso la sua persona, la dimensione oggettiva del mondo wicca; come nel mondo cristiano. L’altro, per il wicca, esiste solo nella misura in cui è funzionale alla propria immaginazione. Per questo, il Paganesimo nella wicca, è uno strumento con cui giustificare l’immaginazione e non un sistema di relazione con gli altri, il mondo e la società.
Mentre il Pagano Politeista è aperto al mondo, il wicca riduce il mondo alla propria dimensione. Per il Pagano Politeista il mondo è “uno sconosciuto da esplorare”, per il wicca il mondo è la misura della propria personale immaginazione.
Nell’articolo viene apprezzata la sottolineatura dell’intervistatrice dell’estraneità di quesa wicca, con i suoi comportamenti, dalla Federazione Pagana.
E’ necessario partire da queste considerazioni per comprendere questo articolo del Tgcom elaborato sull’intervista di una wicca il 21.10.2009:


Le streghe son tornate!
In Italia una costola della Wicca

Riunire le "streghe" in nome della trasparenza. Nessun sabba, semmai un'associazione, la Wiccan Italian Association, che si propone di garantire a coloro che consultano i tarocchi di evitare le truffe e ottenere i servizi divinatori a un prezzo ragionevole. Ma cosa è la Wicca? E' un vero e proprio movimento culturale che affonda le sue radici in un paganesimo ricco di elementi riconducibili alla natura ma anche alle vecchie tradizioni misteriche ed esoteriche.
“Fai ciò che vuoi finchè non nuoci a nessuno" recita uno dei dogmi della Rede Wicca, ovvero l'insieme delle linee guida morali per il comportamento di chi segue questa "religione" che esiste in diverse forme, tante quante sono le tradizioni e le congreghe.E Carla Brambini, la creatrice di Wiccan Association Italia, fa ciò che vuole e si inventa appunto l'associazione suddetta, per mettere il talento suo e di altri esperti di divinazione e ritualistica al servizio del pubblico.


Tgcom l'ha intervistata; sentite un pò.
Carla, può spiegare finalità e senso dell'associazione che ha creato?

Leggo le carte da ventisei anni e a marzo ho aperto un negozio a Piacenza, "La bottega della strega". Da sempre sono a conoscenza di casi in cui la gente si accosta alla divinazione e alle pratiche legate all'esoterismo e viene truffata per cifre che vanno dai mille ai 20mila euro. E' una sorta di associazione dei consumatori. Nel mio negozio sono attive consulenze gratuite di cartomanzia e certo la mia associazione non ha nulla a che fare con ciarlatani e simili.
La Wicca: filosofia, religione, superstizione?

La Wicca è una religione ma anche una filosofia di vita che viene abbracciata anche da coloro che appartengono ad altre religioni. Consiste nello svolgere piccoli rituali in armonia con la natura. Nessun rituale in sè dà garanzia di riuscita ma certo smuovere l'energia, catalizzarla in modo positivo è uno dei fondamenti della Wicca. E poi come prescrive una dei dogmi Wicca, la cosa più importante è "fare ciò che si vuole ma non nuocere a nessuno"
Le interessa più propugnare un’idea o garantire un servizio?

Entrambe. Ci interessa far conoscere la Wicca per come realmente è e non per delle credenze che la collegano alla magia nera, al demonio.
Dite di voler garantire un servizio a prezzo modico: tariffario?

Non c’è un tariffario fisso ma ogni cartomante deve agire con coscienza. E’ giusto farsi pagare le divinazioni ma senza esagerare come quelli che fanno sborsare 150euro per un’ora di consulto. Invece per quanto riguarda la ritualistica, invece di chiedere soldi, è meglio fare didattica e insegnare. Il fulcro della Wicca è l’energia, la volontà, ognuno può accostarsi. Non bisogna illudere la gente, carpirne la fiducia. Una buona consulenza di un’ora costa trenta euro con l’Iva. Dobbiamo essere corretti verso lo Stato, no?
E’ vicina al resto del mondo Wicca, coi suoi gruppi, i portali? Conosce la Federazione Pagana? (organizzazione senza scopo di lucro riservata ai pagani politeisti, n.d.r)

No. Faccio tutto in solitaria. Ci sono vari tipi di streghe, vari modelli di divinazione, di magia ma la mia non è una congregazione, è un associazione al servizio del pubblico.
Cosa ci vuole per diventare una strega, o per fare la cartomante?

Predisposizione e tanta passione. Io sono autodidatta ma ho ereditato il talento da una mia parente. La persona che vuole avvicinarsi alla Wicca deve avere grande apertura mentale, grande flessibilità, si lavora tantissimo con la mente e bisogna imparare ad aprire il "terzo occhio".
Nella Wicca è importante la capacità di plasmare il fato: dove vanno a finire i tarocchi e la predizione?

Dominare il fato è impossibile, al massimo si possono controllare gli effetti negativi. Quando leggo i tarocchi consiglio di seguire una strada piuttosto che un'altra ma non vi sono indicazioni assolute, solo suggerimenti che una persona può decidere di seguire o meno. Le faccio un esempio.


Prego...

Una signora mi chiama e non sa se decidere tra amante e marito. Io posso dire cosa dicono i tarocchi e cosa eventualmente seguirà alla sua scelta, ma poi spetta a lei. Lo stesso vale quando mi interrogano sul lavoro.
Come si spiega il successo di un fenomeno simile?

Il numero delle persone che seguono la Wicca è in crescita in concomitanza anche con la crisi generale delle religioni e del cattolicesimo in particolare. La Chiesa sta mettendo troppi paletti e la gente si stanca. Io sono sempre stata cattolica ma, le dirò, credo in Dio, non negli uomini che gestiscono la Chiesa. Il fatto di non permettere alle persone di accedere ai sacramenti dopo un divorzio, magari subìto, non è giusto. La Wicca invece è una filosofia aperta, che non giudica.

Strega, cartomante: non le capita mai di incontrare gente ostile o di subire critiche, anche in famiglia?

Certo. Non sono mai mancate le situazioni in cui mi sono sentita isolata dal pregiudizio, dall’ignoranza di chi crede che faccia chissà cosa. Ignoranza intesa come mancanza di sapere, di conoscenza.

Affinità con le colleghe medievali?

Al giorno d’oggi le streghe incutono ancora timore. E poi venivano bruciate perché facevano cose che si fanno tutt’oggi: le fumicazioni con erbe e incenso. Ma l’incenso non si brucia anche in Chiesa?

Tarocco preferito?

La Giustizia. Simbolo di equilibrio. Sa, io sono Bilancia.


Maria Rosaria Iovinella

Tratto da:
http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo463581.shtml?2&fontsize=medium



Non è difficile immaginare come la necessità di ridurre il mondo alla propria dimensione porti gli wicca a separarsi dalla società e a coinvolgere, mediante l’immaginazione, torme di ragazzini favorite da fantasy e desideri adolescenziali.
In questa intervista sono presenti gli elementi dell’ideologia religiosa cristiana filtrati attraverso un’immaginazione che pretende di metterli al proprio servizio. Come il prete cattolico è il rappresentante del dio creatore sulla terra, così questa wicca, con i suoi suggerimenti, si inserisce in un destino (lo chiama Fato) determinato nel quale condurre le persone. La credenza in un “destino” è una credenza cattolica, educazionalmente imposta, elaborata dalla filosofia greca e dal messianesimo ebraico, che impone all’uomo i limiti morali delle sue scelte di cui qualcuno vuole farsi padrone, artefice o profeta.
Come nella religione ebrea e cristiana, anche gli wicca discendono da dio o da una qualche stirpe reale. Del suo essere Strega dice: “Io sono autodidatta ma ho ereditato il talento da una mia parente” . Già, la stirpe del sangue, quell’aberrazione ebrea che ha certificato il razzismo. Come Gesù discende da David, che ne certifica la sua stirpe reale e gli concede il dono del “profeta”, lei discende da una parente da cui ha ereditato il talento. Una specie di “unzione del DNA”.
Però, consolatevi, vi fa un prezzo modico!
Pertanto, quando parlate con un wicca, non potrete mai parlare di “un’ideologia religiosa del wicca”, ma del “wicca in quanto persona”; non è lui che si apre al mondo ma, al contrario, pretende che il mondo accetti il suo “faccio quello che voglio perché, tanto, non fa male a nessuno” (che poi è una interpretazione del motto di Crowley “Fai quello che vuoi, è tutta la legge”).
E questo, non è Paganesimo.

22 ottobre 2009
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
P.le Parmesan, 8
30175 – Marghera Venezia
Tel. 3277862784
e-mail claudiosimeoni@libero.it

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