Commento al quarantanovesimo paragrafo
Spe Salvi di Ratzinger
Dal titolo:
Afrodite, Stella del Mare, offesa dalla Maria cristiana!
Il cristianesimo è la prima religione omosessuale.
L’omosessualità cristiana riduce la donna a madre e serva.
Liberare ogni sessualità per fermare l’ideologia cristiana del possesso.
Lo trovate all’indirizzo:
http://www.stregoneriapagana.it/spesalvi49.html
Presento due estratti:
-----Primo estratto----
E così, se nell’antichità e nelle religioni del presente cristiano ci sono molti Dèi nati da una vergine e dal momento che il termine vergine sta ad indicare una persone che non è posseduta, perché il dio dei cristiani, il loro cristo Gesù, non dovrebbe nascere a sua volta da una vergine?
Spulciando qua e là per l’web, veniamo a sapere che tutti questi Dèi sono nati da una vergine:
“6. Mithra di Persia, nato da una vergine morto e risorto (sembra dopo tre giorni) ,
7. Mitra indiano, dio della luce e del giorno.
Poi, sempre nati insieme all'allungarsi delle ore di luce ci sono ancora :
8. Adone (o Adonis) di Siria, e forse anche il suo corrispondente di Frigia,
9. Attys (nato da una vergine, morto a titolo di sacrificio, e che inoltre risorge il 25/3 in corrispondenza anche di data, oltre che di significato di rinascita della vegetazione, col periodo della pasqua) eppoi
10. Atargatis di Siria, grande dea madre, dea della natura e sua rinascita, chiamata dai romani anche Derketo e dea Syria (la sua festa risulta al 25 Dicembre, quasi con certezza come data di nascita).
11. Kybele (o Cibele) dea della Frigia amata da Adone (il 25 Dicembre era festeggiata insieme ad Adone: ma che tale data fosse considerata la nascita in questo caso non è certo, è solo presunto).
12. Astarte (o Asteroth) della Fenicia, dea suprema, nonché dea della fecondità e dell'amore. Venerata anche dal re Salomone a Gerusalemme (la sua festa risulta al 25 Dicembre, quasi con certezza come data di nascita). Anche essa scese agli inferi e risorse.
13. Shamash il dio solare babilonese e Shamash del Vicino Oriente, e
14. Dumuzi (detto Tammuz a Babilonia) il dio sumero Dumuzi (detto Tammuz a Babilonia) la cui morte periodica rituale (corrispondente a quella di Adonis) era pianta anche alle donne ebree (Ezechiele VIII,14).
15. Baal - Marduk, dio supremo del pantheon Babilonese.”
Tratto dal sito:
http://www.nogod.it/cristosincretico.htm
C’è un altro aspetto, la diffusione dei culti femminili in tutto il mediterraneo.
Il femminino sacro è l’elemento con cui i cristiani sono costretti a misurarsi.
Qual è la pratica sessuale di Gesù? Quali sono le pratiche sessuali che i cristiani reputano importanti? Cosa aborriscono? Che cosa propugnano?
E che sostrato culturale e sessuale incontrano i cristiani nella diffusione delle loro pratiche?
Se non si risolve questo non si è nemmeno in grado di comprendere né la religione cristiana, né il senso del quarantanovesimo paragrafo dell’enciclica Spe Salvi.
Non è a caso che Ratzinger citi l'VIII/IX secolo e non prima.
Due cose si sovrappongono:
La prima è rispondere alle Dee femminili;
La seconda è aggredire le dee femminili nella loro realtà per sostituire, nelle pulsioni umane, un qualche cosa che non fu MAI espresso dalle Dee femminili degli Antichi. Un nuovo. Una nuova pulsione che, anche se conosciuta dagli antichi, non era mai stata imposta alla società civile: IL COMPESSO DI EDIPO!
Il cristianesimo è la prima religione OMOSESSUALE!
La prima religione che estende le pulsioni omosessuali come pulsioni di dominio nella società.
L’omosessualità era presente nelle antiche società. Alcuni Dèi avevano rapporti omosessuali. Ma i loro rapporti non erano un’esaltazione dell’omosessualità, erano rapporti sessuali all’interno di un contesto in cui vagina, pene e deretano, erano delle parti del corpo e non assumevano connotati morali. Non erano veicolati per imporre il possesso dell’altro “con tutto il suo corpo e con tutta la sua anima” al di fuori del rapporto sessuale in sé stesso. La violenza omosessuale che il padrone di casa infliggeva come una pena al ladro scoperto in casa, nell’antica Roma, diventava, nell’ideologia religiosa del cristiano, il sigillo con cui fissare il possesso sull’individuo che doveva essere sottoposto alle sue pulsioni e al suo dominio. “amerai il tuo dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima!”. Il rapporto omosessuale sanciva il possesso con tutto il corpo e con tutta l’anima che il posseduto cedeva al suo padrone.
----Fine primo estratto------
----SECONDO ESTRATTO----
Cosa volevano ottenere con questo i cristiani?
Ce lo racconta Freud: il complesso di Edipo. Una madre che non è donna. Una madre senza sesso che la libido del bambino, reso dipendente (posseduto), sogna di possedere nei desideri sessuali infantili. Una madre che non può mai essere donna in quanto deve essere la protezione di un bambino che non diventa mai adulto. Una donna che si fissa nel ruolo di madre e che accudisce quel suo bambino fino alla morte impedendogli di diventare un adulto. Quante “suocere” hanno rovinato rapporti familiari rivendicando dei diritti sul figlio contro la nuora.
Vale la pena di riportare il riassunto del dibattito attorno al complesso di Edipo perché, se la relazione edipica è sessualmente incestuosa, la relazione edipica si fissa in una sorta di dipendenza emotiva che prescinde dalla relazione sessuale e si mantiene sul piano della dipendenza emotiva che chiude all’individuo la fondazione del proprio futuro.
“Freud aveva tentato un’ipotesi antropologica a sostegno dell’universalità del complesso edipico in Totem e tabù dove l’uccisione del padre primitivo ad opera dei figli, a cui il padre aveva interdetto l’uso delle donne, è considerata come un momento originario dell’umanità. Discusso e contraddetto nella sua fondatezza storica il mito freudiano dell’orda primitiva mantiene la sua validità a livello simbolico dove, come precisa J. Lacan, è da leggere nella proibizione che sbarra l’accesso al soddisfacimento incestuoso, l’istanza che lega indissolubilmente il desiderio alla legge. Di parere opposto sono G. Deleuze e F. Guattari per i quali la triangolazione edipica ideata da Freud è un tentativo di contenere la forza del desiderio, potenzialmente rivoluzionaria e sovversiva, nell’ambito delle mura domestiche, a cui dà da consumare mamma e papà, o sogni, fantasmi e miti, in modo che non fuoriesca da questo recinto e non diventi pericolosa per la società. Sul versante antropologico, infine, le ricerche di B. Malinowski in culture in cui il padre è esente da qualsiasi funzione repressiva, o addirittura non fungerebbe da padre perché non gli è riconosciuto alcun intervento nel processo generativo, non esisterebbe nessun complesso di Edipo, che quindi sarebbe esclusivo della formula familiare monogamica che si è sviluppata nel mondo occidentale.” Da Dizionario di Psicologia di Umberto Galimberti alla voce “Edipo, complesso di”.
Questo chiudere l’individuo nella fondazione del proprio futuro legandolo in una forma di dipendenza dalla madre è, in realtà, una grande scoperta cristiana che è venuta ad imporsi nella società mediante l’immagine della loro madonna che veniva imposta alle donne. Un ruolo da “vacche che partoriscono”, più al servizio della morale che di sé stesse e poi “suocere” avide del controllo sui “figli maschi” che a loro volta mantenevano la dipendenza con le madri spesso in danno della loro moglie. E’ il complesso di Edipo che impone al figlio di “onorare il padre e la madre” diventando dipendente dalla famiglia genitoriale e incapace di emanciparsi. Dove l’emancipazione è intesa come una malattia da perseguire penalmente:
“Nel XVIII secolo, in quei tragici reclusori di Francia, più simili a porcili che a luoghi umani, venivano rinchiuse le donne ostinate in qualunque cosa il conformismo ufficiale non ammettesse, si trattasse di libertinaggio, di protestantesimo, o di una mancanza di arrendevole devozione verso il proprio marito.” Da Armanda Guiducci “La mela e il serpente”
---FINE SECONDO ESTRATTO----
Il resto ve lo leggete all’indirizzo:
http://www.stregoneriapagana.it/spesalvi49.html
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
P.le Parmesan, 8
30175 – Marghera Venezia
e-mail claudiosimeoni@libero.it
Spe Salvi di Ratzinger
Dal titolo:
Afrodite, Stella del Mare, offesa dalla Maria cristiana!
Il cristianesimo è la prima religione omosessuale.
L’omosessualità cristiana riduce la donna a madre e serva.
Liberare ogni sessualità per fermare l’ideologia cristiana del possesso.
Lo trovate all’indirizzo:
http://www.stregoneriapagana.it/spesalvi49.html
Presento due estratti:
-----Primo estratto----
E così, se nell’antichità e nelle religioni del presente cristiano ci sono molti Dèi nati da una vergine e dal momento che il termine vergine sta ad indicare una persone che non è posseduta, perché il dio dei cristiani, il loro cristo Gesù, non dovrebbe nascere a sua volta da una vergine?
Spulciando qua e là per l’web, veniamo a sapere che tutti questi Dèi sono nati da una vergine:
“6. Mithra di Persia, nato da una vergine morto e risorto (sembra dopo tre giorni) ,
7. Mitra indiano, dio della luce e del giorno.
Poi, sempre nati insieme all'allungarsi delle ore di luce ci sono ancora :
8. Adone (o Adonis) di Siria, e forse anche il suo corrispondente di Frigia,
9. Attys (nato da una vergine, morto a titolo di sacrificio, e che inoltre risorge il 25/3 in corrispondenza anche di data, oltre che di significato di rinascita della vegetazione, col periodo della pasqua) eppoi
10. Atargatis di Siria, grande dea madre, dea della natura e sua rinascita, chiamata dai romani anche Derketo e dea Syria (la sua festa risulta al 25 Dicembre, quasi con certezza come data di nascita).
11. Kybele (o Cibele) dea della Frigia amata da Adone (il 25 Dicembre era festeggiata insieme ad Adone: ma che tale data fosse considerata la nascita in questo caso non è certo, è solo presunto).
12. Astarte (o Asteroth) della Fenicia, dea suprema, nonché dea della fecondità e dell'amore. Venerata anche dal re Salomone a Gerusalemme (la sua festa risulta al 25 Dicembre, quasi con certezza come data di nascita). Anche essa scese agli inferi e risorse.
13. Shamash il dio solare babilonese e Shamash del Vicino Oriente, e
14. Dumuzi (detto Tammuz a Babilonia) il dio sumero Dumuzi (detto Tammuz a Babilonia) la cui morte periodica rituale (corrispondente a quella di Adonis) era pianta anche alle donne ebree (Ezechiele VIII,14).
15. Baal - Marduk, dio supremo del pantheon Babilonese.”
Tratto dal sito:
http://www.nogod.it/cristosincretico.htm
C’è un altro aspetto, la diffusione dei culti femminili in tutto il mediterraneo.
Il femminino sacro è l’elemento con cui i cristiani sono costretti a misurarsi.
Qual è la pratica sessuale di Gesù? Quali sono le pratiche sessuali che i cristiani reputano importanti? Cosa aborriscono? Che cosa propugnano?
E che sostrato culturale e sessuale incontrano i cristiani nella diffusione delle loro pratiche?
Se non si risolve questo non si è nemmeno in grado di comprendere né la religione cristiana, né il senso del quarantanovesimo paragrafo dell’enciclica Spe Salvi.
Non è a caso che Ratzinger citi l'VIII/IX secolo e non prima.
Due cose si sovrappongono:
La prima è rispondere alle Dee femminili;
La seconda è aggredire le dee femminili nella loro realtà per sostituire, nelle pulsioni umane, un qualche cosa che non fu MAI espresso dalle Dee femminili degli Antichi. Un nuovo. Una nuova pulsione che, anche se conosciuta dagli antichi, non era mai stata imposta alla società civile: IL COMPESSO DI EDIPO!
Il cristianesimo è la prima religione OMOSESSUALE!
La prima religione che estende le pulsioni omosessuali come pulsioni di dominio nella società.
L’omosessualità era presente nelle antiche società. Alcuni Dèi avevano rapporti omosessuali. Ma i loro rapporti non erano un’esaltazione dell’omosessualità, erano rapporti sessuali all’interno di un contesto in cui vagina, pene e deretano, erano delle parti del corpo e non assumevano connotati morali. Non erano veicolati per imporre il possesso dell’altro “con tutto il suo corpo e con tutta la sua anima” al di fuori del rapporto sessuale in sé stesso. La violenza omosessuale che il padrone di casa infliggeva come una pena al ladro scoperto in casa, nell’antica Roma, diventava, nell’ideologia religiosa del cristiano, il sigillo con cui fissare il possesso sull’individuo che doveva essere sottoposto alle sue pulsioni e al suo dominio. “amerai il tuo dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima!”. Il rapporto omosessuale sanciva il possesso con tutto il corpo e con tutta l’anima che il posseduto cedeva al suo padrone.
----Fine primo estratto------
----SECONDO ESTRATTO----
Cosa volevano ottenere con questo i cristiani?
Ce lo racconta Freud: il complesso di Edipo. Una madre che non è donna. Una madre senza sesso che la libido del bambino, reso dipendente (posseduto), sogna di possedere nei desideri sessuali infantili. Una madre che non può mai essere donna in quanto deve essere la protezione di un bambino che non diventa mai adulto. Una donna che si fissa nel ruolo di madre e che accudisce quel suo bambino fino alla morte impedendogli di diventare un adulto. Quante “suocere” hanno rovinato rapporti familiari rivendicando dei diritti sul figlio contro la nuora.
Vale la pena di riportare il riassunto del dibattito attorno al complesso di Edipo perché, se la relazione edipica è sessualmente incestuosa, la relazione edipica si fissa in una sorta di dipendenza emotiva che prescinde dalla relazione sessuale e si mantiene sul piano della dipendenza emotiva che chiude all’individuo la fondazione del proprio futuro.
“Freud aveva tentato un’ipotesi antropologica a sostegno dell’universalità del complesso edipico in Totem e tabù dove l’uccisione del padre primitivo ad opera dei figli, a cui il padre aveva interdetto l’uso delle donne, è considerata come un momento originario dell’umanità. Discusso e contraddetto nella sua fondatezza storica il mito freudiano dell’orda primitiva mantiene la sua validità a livello simbolico dove, come precisa J. Lacan, è da leggere nella proibizione che sbarra l’accesso al soddisfacimento incestuoso, l’istanza che lega indissolubilmente il desiderio alla legge. Di parere opposto sono G. Deleuze e F. Guattari per i quali la triangolazione edipica ideata da Freud è un tentativo di contenere la forza del desiderio, potenzialmente rivoluzionaria e sovversiva, nell’ambito delle mura domestiche, a cui dà da consumare mamma e papà, o sogni, fantasmi e miti, in modo che non fuoriesca da questo recinto e non diventi pericolosa per la società. Sul versante antropologico, infine, le ricerche di B. Malinowski in culture in cui il padre è esente da qualsiasi funzione repressiva, o addirittura non fungerebbe da padre perché non gli è riconosciuto alcun intervento nel processo generativo, non esisterebbe nessun complesso di Edipo, che quindi sarebbe esclusivo della formula familiare monogamica che si è sviluppata nel mondo occidentale.” Da Dizionario di Psicologia di Umberto Galimberti alla voce “Edipo, complesso di”.
Questo chiudere l’individuo nella fondazione del proprio futuro legandolo in una forma di dipendenza dalla madre è, in realtà, una grande scoperta cristiana che è venuta ad imporsi nella società mediante l’immagine della loro madonna che veniva imposta alle donne. Un ruolo da “vacche che partoriscono”, più al servizio della morale che di sé stesse e poi “suocere” avide del controllo sui “figli maschi” che a loro volta mantenevano la dipendenza con le madri spesso in danno della loro moglie. E’ il complesso di Edipo che impone al figlio di “onorare il padre e la madre” diventando dipendente dalla famiglia genitoriale e incapace di emanciparsi. Dove l’emancipazione è intesa come una malattia da perseguire penalmente:
“Nel XVIII secolo, in quei tragici reclusori di Francia, più simili a porcili che a luoghi umani, venivano rinchiuse le donne ostinate in qualunque cosa il conformismo ufficiale non ammettesse, si trattasse di libertinaggio, di protestantesimo, o di una mancanza di arrendevole devozione verso il proprio marito.” Da Armanda Guiducci “La mela e il serpente”
---FINE SECONDO ESTRATTO----
Il resto ve lo leggete all’indirizzo:
http://www.stregoneriapagana.it/spesalvi49.html
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell'Anticristo
P.le Parmesan, 8
30175 – Marghera Venezia
e-mail claudiosimeoni@libero.it
Nessun commento:
Posta un commento