giovedì 31 luglio 2008

I fraintendimenti e la ricerca per evitare l'inganno!

La “ricerca” per evitare l’inganno

C’è un racconto spiritoso capace di chiarire il punto di vista che ho esposto. Il racconto spiritoso andrebbe accompagnato dai gesti, ma anche raccontandolo permette di comprendere la relazione fra idea e la massa che quell’idea deve recepire.
Siamo in epoca medioevale e un convento di Domenicani vuole impadronirsi di un terreno di proprietà di un contadino. Come è nelle tradizioni dei Dominicani, questi mettono in atto dei sotterfugi di natura giuridica in modo da rivendicare davanti al tribunale la proprietà del terreno. Il magistrato è propenso a dare ragione ai Domenicani, ma non volendo inimicarsi il popolo decide di risolver la questione con una disputa teologica. Il magistrato, sicuro della maggiore preparazione dei Domenicani, finge di favorire il contadino e le sue difficoltà a parlare imponendo che la disputa teologica sia fatta solo con i gesti. Così, davanti ad un’arena di spettatori, si trovano faccia a faccia il Priore dei Domenicani e il contadino. Il Priore dei Domenicani alza la sua mano destra chiusa a pugno e, con gesto deciso, solleva l’indice verso l’alto. Visto il gesto del Priore Domenicano, il contadino, a sua volta, alza il pugno e solleva verso l’alto il dito indice e il dito medio. Il Priore Domenicano con una smorfia di stupore risolleva la sua mano destra e punta verso l’alto il dito indice, medio e anulare. A quella vista, il contadino, stupito, a sua volta alza la mano destra, chiude su sé stesse tutte le dita a becco e fa oscillare la mano davanti alla sua bocca. Il Priore Domenicano lascia cadere le sue braccia lungo i fianchi e riconosce che il contadino ha vinto la sfida teologica. Così la terra rimase al contadino. Una volta tornato al convento i frati Domenicani chiesero al Priore perché aveva perso e lui, sconsolato, spiegò: “Io ho detto che Dio è uno; ma il contadino mi ha risposto che da dio si genera sia il bene che il male; allora io ho detto che Dio è una trinità, ma il contadino mi ha fatto il gesto indicando che tutto viene ricondotto all’unità, a Dio; così ho perso la sfida!” Il contadino, quando tornò a casa fu abbracciato dalla moglie contenta che la terra fosse ancora loro e volle sapere com’era andata. Così il contadino spiegò: “Il frate disse che voleva mettermi un dito nell’occhio; e allora io gli ho detto che glieli avrei cecati tutti e due; quell’ignorante mi ha detto che mi avrebbe cecato tre occhi e io gli ho detto: “ma che cavolate stai dicendo? Ha capito d’aver detto delle stupidaggini e si è arreso.”
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
P.le Parmesan, 8
30175 – Marghera Venezia
e-mail claudiosimeoni@libero.it

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