martedì 25 novembre 2008

L'uomo e l'amore; l'odio e l'insula.

Quando noi parliamo di Amore e di Odio, li pensiamo come due emozioni opposte.
Emozioni che, secondo alcuni, vanno confinate e controllate mediante delle categorie morali che a loro vengono imposte.
“Tu odi” o “tu ami” sono giudizi morali che vengono dati dall’osservatore esterno. Colui che giudica i comportamenti.
Ma quali sono le osservazioni di chi abita il mondo?
Noi, proprio perché veniamo costretti a soggettivare le categorie di giudizio cristiane, tendiamo sempre a far nostro il punto di vista del dio padrone; il punto di vista del giudice.
Ma il giudice non vive la vita, non si misura con le proprie passioni: immagina le passioni partendo dalle azioni e dalle affermazioni dell’altro. Colui che è sottomesso al suo giudizio.
Così facendo il giudice piega l’altro alle proprie categorie di giudizio finendo, così, per appiattire la ricchezza che chi vive nella società apporta alla vita.

Impariamo ad assumere il punto di vista di chi vive il mondo in cui è nato. Attraversato dalle passioni che in quel mondo manifesta e che da quel mondo riceve.
E’ il senso dell’articolo Pagano Politeista su “Amore e Odio; Il putamen e l’insula; Afrodite e le Erinni; L’individuo e la società”

“Le gocce di sangue di Urano Stellato, accolte da Gaia, fra l’altro, genereranno le Erinni e, i genitali, Afrodite.
Le une e l’altra si caleranno negli Esseri della Natura e degli Esseri Umani nel nostro caso costruendo il fondamento emotivo delle relazioni fra ogni Essere e ogni altro Essere nella Natura.
Come gli Esseri, nel corso dell’evoluzione e del mutamento, veicolano queste Potenze della Vita diventa materia tecnica analizzata oggi dalla scienza.
Le nuove apparecchiature sono in grado (e in futuro lo saranno ancora di più) di analizzare la variazione della struttura fisica di un individuo al sorgere delle Erinni o di Afrodite dentro di lui
Amore e furore che spezza ogni catena e ogni legamento, sia fisico che emotivo, sono conosciuti da sempre. Da sempre il Mito ci racconta di come gli Dèi esistono e si esprimono nelle azioni di ogni singolo individuo e come sia solo la volontà e l’autodisciplina degli individui che deve dirigere e veicolare in maniera vantaggiosa le loro manifestazioni.”

E la scienza che dice?

Il lato biologico delle emozioni
Mentre l'amore disattiva ampie parti della corteccia associate al giudizio e al ragionamento, l'odio ne blocca solo una piccola parte
Se guardate qualcuno che odiate, si metteranno in attività alcuni vostri circuiti cerebrali distinti da quelli che sono correlati a emozioni come la paura, e in parte sovrapposti a quelli legati ai comportamenti di aggressione. Per quanto complessivamente ben separati, il circuito dell'odio condivide peraltro alcuni punti con quello "dell'amore" .
E' questo il risultato di una ricerca condotta da Semir Zeki e John Romaya dell'University College di Londra, che la descrivono in un articolo pubblicato su PLoS One, e che costituisce un ampliamento dello studio condotto precedentemente da Zeki sui meccanismi cerebrali coinvolti nell'amore romantico e in quello materno.”


E’ il senso del pezzo:
http://www.stregoneriapagana.it/amoreodio.html

Un pezzo che nel suo sviluppo mette in relazione l’individuo con le sue manifestazioni emotive nella società in cui vive e le relazioni che, in quella società, costruisce con gli Dèi.
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
P.le Parmesan, 8
30175 – Marghera Venezia
e-mail claudiosimeoni@libero.it

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