A cosa servono i riti in una religione? Servono a mettere in comunicazione i “credenti” di quella religione con la “divinità” di riferimento di quella religione.
I cristiani pregano il loro “Dio” affinché li soccorra nelle vicissitudini della vita. Per contro, i cristiani provvedono a costruire le “vicissitudini” della vita che portano i loro “credenti” a pregare. Se non costruissero quelle “vicissitudini” della vita, e nel cristianesimo sono sempre vicissitudini dolorose per le persone, difficilmente il cristianesimo avrebbe dei credenti che supplicano l’intervento del loro “Dio” nelle faccende umane.
Questo discorso vale anche per i musulmani. Gli islamici pregano il loro “Dio”, supplicandone il soccorso e la sua attività al loro fianco. Per contro, gli islamici costruiscono le condizioni della vita affinché i loro “credenti” supplichino il soccorso del loro “Dio”.
E i Pagani Politeisti che non hanno “fede” nei loro Dèi, per che cosa fanno i loro riti religiosi?
Questa è la domanda alla quale il filmato vuole rispondere. Il Pagano, a differenza del cristiano, del buddista, dell’islamico e dell’ebreo, non prega i suoi Dèi perché gli Dèi sono la stessa sostanza del corpo, della psiche, delle emozioni dell’uomo stesso. Non sono Dèi al di fuori della vita, ma sono Dèi gli oggetti della vita stessa.
Dunque, li possiamo pensare, li possiamo evocare e vivere mediante le nostre azioni. Li possiamo individuare nelle azioni del mondo in cui viviamo, ma non li possiamo pregare. Non accorrono in nostro soccorso, accorrono in soccorso del “Dio” che noi esprimiamo nelle nostre azioni, nel nostro essere nel mondo.
I Riti Sacri della Religione Pagana evocano il nostro Essere nel mondo e, nell’evocare il nostro essere nel mondo, chiamiamo ogni ente che progetta sé stesso, e che noi chiamiamo “Dio” o “Dèi”, a partecipare alle trasformazioni di un’esistenza nella quale siamo partecipi.
La Religione Pagana è una religione diversa dalle altre religioni perché al centro della Religione Pagana non ci sono gli “Dèi” o il “Dio” come nelle altre religioni, ma c’è l’uomo che abita un mondo abitato da infinite consapevolezze che come lui costruiscono le loro strategie esistenziali in un continuo mutamento e in una continua trasformazione dell’insieme in cui viviamo.
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