lunedì 6 luglio 2009

Crogiolo dello Stregone: la comunicazione non verbale e le relazioni emotive col mondo.


Nei vari convegni relativi a Il Crogiolo dello Stregone, ho spesso parlato di “percepire” e “intuire” come attività che permette il giungere alla coscienza di elaborazioni di fenomeni e comunicazioni non verbali provenienti dall’ambiente e dal mondo esterno.
In tutti i convegni che ho tenuto non ho mai potuto dire alle persone. “Vedete, questi sono i fenomeni non verbali che potete percepire!”, oppure: “queste sono le intuizioni che potete usare”..

Tuttavia, la ricerca scientifica sta progressivamente dimostrando l’esattezza delle affermazioni fatte all’interno del Crogiolo dello Stregone. Esattezza di affermazioni in quanto il Crogiolo dello Stregone viene elaborato nell’attività di abitare il mondo che spesso viene ignorata dagli individui impegnati, soprattutto, nell’attività di descrivere il mondo.

Riporto l’articolo presente in internet:



LA RICERCA
L'ansia da esame si annusa

ed è anche contagiosa
Studio tedesco:

L'odore della paura esiste e viene percepito

a livello inconscio anche dagli altri, scatenando rapidamente l'empatia e diffondendo il panico



LA PAURA si sente, anzi si annusa. E' impossibile nascondere quella sensazione che quasi paralizza prima di una prova importante, un esame - come accade in questi giorni a migliaia di studenti - o una gara sportiva. E l'ansia che i vicini percepiscono, anche se a parole ci si dice tranquilli o ci si mostra impassibili, è anche contagiosa, si diffonde rapidamente, impedendo anche ai più sicuri di stare tranquilli. A rivelarlo è uno studio tedesco pubblicato su PLos One, condotto da Bettina Pause, dell'università di Dusseldorf. Analizzando il comportamento di 49 studenti, la ricercatrice ha potuto dimostrare che non solo gli animali, ma anche gli esseri umani comunicano senza parlare, in modo inconscio, con il corpo. In particolare, attraverso messaggeri chimici sprigionati dal corpo, i ferormoni, che avvertono chi ci sta a fianco delle sensazioni che stiamo provando; il tutto avviene in maniera inconsapevole, attraverso l'olfatto che capta questi segnali, elaborati poi dal cervello. Nell'uomo questi segnali funzionano ancora perfettamente, non annullati dalla possibilità di una comunicazione verbale. Proprio come negli animali che li utilizzano in diversi aspetti della vita sociale, dal corteggiamento alla comunicazione ai simili di un pericolo imminente. Per scoprire i segnali corporei che emettiamo quando siamo sotto esame, i ricercatori hanno tamponato il sudore di un gruppo di studenti un'ora prima di un esame orale finale e poi hanno preso loro un altro campione di sudore prima che svolgesse una normale attività fisica. I tamponi sono stati fatti odorare ad altri studenti: questi ultimi non hanno avvertito differenze a livello consapevole fra i due campioni, ma monitorati con la risonanza magnetica funzionale per sondare la reazione del loro cervello a quegli odori, hanno mostrato reazioni diverse. Il sudore pre-esame, da paura, ha "acceso" nel cervello dei compagni di corso aree delle emozioni sociali e dell'empatia, come l'insula, la corteccia cingolata, il giro fusiforme. Aree che sono rimaste invece "sorde" davanti ai tamponi di sudore raccolto prima di un semplice esercizio fisico. La paura sembra quindi indurre il rilascio di sostanze che trasmettono ansia quando sono respirate, e stimolano l'empatia, permettendo così al panico di diffondersi in modo contagioso.
(6 luglio 2009)

Fonte:
http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/scienze/odore-paura/odore-paura/odore-paura.html


La scienza, per le sue peculiarità, può dimostrare una situazione in essere. Può dimostrare l’esistenza di segnali e la possibilità delle persone di percepire quei segnali e di produrre delle risposte. Risposte che hanno il fondamento nel loro inconscio, ma che si manifestano nel loro agire quotidiano. Ciò che non può fare la scienza è preparare le persone affinché possano usare quella percezione, trasformarla in intuizione, farla giungere alla coscienza e farla entrare nell’elaborazione della razionalità al fine di gestire le risposte mediante le azioni. Ancora, la scienza non può sospendere la ragione di un individuo permettendogli di elaborare delle azioni come risposte ai fenomeni percepiti senza che queste azioni passino attraverso la descrizione della ragione.
In altre parole, la scienza non è in grado di trasformare una persona in uno Stregone anche se può riconoscere che quanto la Stregoneria usa ha un fondamento reale nella formazione della coscienza e della conoscenza.
Sono ormai dieci anni che la scienza dimostra non solo la realtà della Stregoneria, ma la validità dei processi di conoscenza che la Stregoneria elabora all’interno del mondo in cui agisce.
Il Crogiolo dello Stregone viene sistematicamente confermato dalla ricerca scientifica. La ricerca scientifica ne dimostra la realtà e la validità, ma le persone sapranno scoprire il segreto del Crogiolo dello Stregone e trasformarlo da semplici “informazioni e curiosità” in uno strumento che le porta a volare sulle scope nelle notti di luna piena?

06 luglio 2009
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
P.le Parmesan, 8
30175 – Marghera Venezia
Tel. 3277862784
e-mail claudiosimeoni@libero.it

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