Secondo la Stregoneria e le Antiche Religioni, nell’adolescenza muore il fanciullo e inizia a formarsi, nasce, l’individuo adulto. Pensare che la morte di un equilibrio psico-fisico e la formazione di un altro equilibrio psico-fisico come nascita dell’individuo adulto fosse una trasformazione indolore, appartiene solo alla stupidità e alla volontà criminale dei cristiani nel loro progetto di violenza alla crescita delle persone.
Il periodo dell’adolescenza viene vissuto con una modificazione della veicolazione dell’Eros, che ha portato in essere il fanciullo, nel reclamare nuove e diverse veicolazioni. Nuove veicolazioni che portano l’adolescente a ristrutturare la sua relazione col mondo spostando la sua energia vitale dalla pulsione di crescita (che è ancora in corso) alla pulsione della sessualità e della riproduzione in un mondo in cui esiste l’ignoranza sui processi di trasformazione psico-emotiva del soggetto e che per questo ha messo in atto processi repressivi e criminali nei confronti di fanciulli e fanciulle.
L’idea cristiana che l’individuo fosse creato ad immagine e somiglianza del suo dio padrone, calata nella società con la violenza, ha trasformato la crescita dei ragazzi in un vero e proprio campo di concentramento comportamentale. Non è il ragazzo che vive le tensioni psico-emotive e deve essere accompagnato nella formazione dei nuovi processi di adattamento durante la sua crescita, ma è il ragazzo inadeguato alla società in cui vive e pertanto è necessario costringerlo, mediante la violenza, ad adeguarsi alle richieste di dio e della società.
Mentre nelle società antiche le trasformazioni psico-emotive dei ragazzi e delle ragazze erano assorbite nella loro partecipazione all’attività sociale, il cristianesimo ha reso i ragazzi e le ragazze dei paria da allontanare dalla società e da sottomettere alla volontà del padre, del padrone, del prete, dell’autorità. Padre, padrone, prete, autorità, esercitano il loro arbitrio sui ragazzi, la loro violenza, ma non si assumono le responsabilità della loro crescita né le conseguenze delle risposte che i ragazzi mettono in atto alle loro pretese criminali di sottomissione. Per questo il dio padrone dei cristiani, che si esprime nel padre, nella famiglia dei ruoli, nel prete, nel padrone, nell’autorità, è un irresponsabile la cui attività è finalizzata a distruggere la società mediante la violenza che esercita sugli adolescenti.
La trasformazione psico-fisica-emotiva degli adolescenti determina l’adulto futuro. Non solo il cervello è ancora in formazione costruendo le connessioni neuronali (per cui le predilezioni soggettive, le idee, le passioni, veicola i desideri dell’individuo, ecc.) fino ad un’età attorno ai 25 anni, ma l’energia che l’adolescente impiega per rispondere a sollecitazioni violente e costrittive del mondo sociale in cui vive non solo lo rende più debole, pauroso e fragile, ma gli distorce la percezione del mondo rendendolo un futuro adulto socialmente inadeguato.
Le situazioni di stress sono situazioni di forte squilibrio dovute ad accumulo di tensioni psico-fisico-emotive. Nell’adolescenza tali situazioni si risolvono con un maggior impatto nella modificazione della struttura neuro-vegetativa dell’individuo e a seconda della direzione in cui le situazioni di stress si risolvono si ha un guadagno nelle capacità di relazione col mondo o una perdita della capacità di relazione col mondo. Come l’individuo soggettiva condizioni psicosomatiche che ne condizionano e ne limitano la capacità di affrontare il mondo, così l’individuo somatizza caratteri più funzionali con i quali affrontare il mondo. Nell’età dell’adolescenza o la società favorisce l’espansione dell’individuo nel mondo o le ostacola e le annulla costruendo un individuo pauroso, timoroso, insicuro, psicologicamente menomato, attraverso un’azione di sottomissione continua delle sue pulsioni a condizioni morali estranee all’individuo stesso. E’ il caso della costrizione mediante la quale l’individuo è costretto a pregare un criminale in croce (con la cui attività criminale tende ad identificarsi, imitandolo) o la vagina vergine della madonna attraverso la quale tende a violentare le sue pulsioni sessuali andando verso comportamenti malati come necessità di esprimere la sua sessualità violentata.
Riporto l’articolo degli ultimi esperimenti eseguiti all’università della California a Los Angeles:
Più stressati degli adulti
adolescenti, quante ansie
Lo studio della neurologa Adriana Galván dell'università della California di Los Angeles pubblicato su ScienceNation mostra il mondo dei teenagers come una sorta di campo minato dove ogni decisione viene messa alla prova se non ostacolata dallo stress
di SARA FICOCELLI
SCONTROSI, irascibili, romantici. Pronti a scoppiare a ridere o a piangere, come se tutto fosse questione di vita o di morte. Gli adolescenti sono così, semplici e diretti ma anche incomprensibili. Il loro cervello ancora in via di sviluppo sembra identico a quello di un adulto ma in realtà è ipersensibile. E sopporta lo stress molto meno, e molto peggio, di quello dei "grandi". Altro che età spensierata e mente leggera, insomma.
Dallo studio della neurologa Adriana Galván dell'università della California di Los Angeles, pubblicato su ScienceNation, il mondo dei teenager emerge come una sorta di campo minato dove ogni decisione viene messa alla prova, se non ostacolata, dallo stress. Secondo la ricercatrice, ci sarebbe una relazione diretta tra l'incapacità dei ragazzi di essere assertivi e propositivi e il sovraccarico che il loro cervello non sempre riesce a smaltire. I motivi di questo "intasamento neuronale" sono diversi ma, secondo la scienza, in gran parte riconducibili a un'eccessiva attivazione dei meccanismi della ricompensa, che entrano in funzione a livello cerebrale ogni volta che un essere umano deve prendere una decisione.
Per capirlo la studiosa, sponsorizzata dalla National Science Foundation (NSF), ha scansionato con la risonanza magnetica funzionale il cervello di un gruppo di volontari in età adolescenziale, al termine di una giornata valutata da loro stessi come "estremamente stressante" in una scala da uno a 7. Le rilevazioni hanno evidenziato scompensi nei meccanismi di funzionamento della corteccia prefrontale, l'area del cervello responsabile dell'equilibrio del comportamento e della comprensione del peso e delle conseguenze future delle proprie azioni. "Quando sei stressato come un adolescente, prendere decisioni diventa quasi impossibile, ma conoscere il problema ci porta già a metà dell'opera", spiega la Galván. Secondo la quale, per abbassare i livelli di stress ed evitare di prendere decisioni avventate nelle situazioni importanti, i ragazzi dovrebbero ricorrere alla più semplice delle soluzioni: fermarsi a pensare un minuto prima di agire, focalizzandosi sulle possibili conseguenze del proprio comportamento.
"L'adolescenza - spiega la dottoressa Adelia Lucattini, psichiatra e psicoanalista SPI-IPA e presidente della SIPSIeS, Società Internazionale di Psichiatria Integrativa e Salutogenesi di Roma - non è affatto il periodo più spensierato della vita. Durante questa fase si verificano avvenimenti nuovi e sconvolgenti nella vita dei ragazzi e delle ragazze: lo scatto puberale con la maturazione sessuale, l'inizio della vita sociale come scoperta e l'ingresso nel gruppo dei "pari", indipendente dalla famiglia. Oltre a ciò, gli adolescenti hanno strumenti diversi rispetto agli adulti per rispondere e far fronte a situazioni stressanti, sia per ragioni biologiche che psicologiche".
Dal punto di vista biologico, si sa che la piena maturazione neurologica del cervello si compie tre i 20 e i 22 anni, con il completamento della mielinizzazione delle fibre di collegamento fra due emisferi cerebrali. Da quello psicologico, i teenagers hanno una maggiore difficoltà a gestire le situazioni di stress perché la maturazione sessuale produce un notevole aumento delle pulsioni e del livello emozionale, ma la comparsa di queste sensazioni legate allo sviluppo neuroendocrino e sessuale non si accompagna a uno sviluppo delle capacità psicologiche e mentali, che permetterebbero invece di organizzare le nuove emozioni e utilizzarle fin da subito in modo ordinato e coerente.
Considerando che gli adolescenti hanno prima di tutto bisogno di scoprire cosa accade intorno a loro e di farne esperienza, per poi riuscire solo in un secondo momento a comprenderlo e utilizzarlo, si capisce perché questo continuo confronto con l'esterno non generi altro che turbamento, irrequietezza e insicurezza. "In ogni individuo - conclude l'esperta - per avere un funzionamento mentale armonico ed equilibrato, è importante che non ci siano grandi influenze emotive. Le emozioni non gestite o non gestibili determinano un'interferenza con le funzioni cognitive, razionali, ovvero con la capacità di pensare, con l'attenzione e la concentrazione. Da qui, spesso, le difficoltà scolastiche, spesso erroneamente scambiate per mancanza di voglia o scarso amore per lo studio".
(24 giugno 2011)
Tratto da:
http://www.repubblica.it/scienze/2011/06/24/news/adolescenti_stress-18114306/
Va da sé che il primo problema, per riuscire ad avere futuri adulti consapevoli per una società consapevole, è la rimozione del cristianesimo dalla società civile. Fintanto che si violentano ragazzi costringendoli ad aderire a modelli comportamentali come quelli del dio padrone, del criminale in croce, della vagina vergine della madonna e questi ragazzi vengono separati dalla partecipazione attiva nella società, magari relegati negli oratori e nelle parrocchie, la società sarà sempre formata da una grandissimo numero di persone malate. Malate da crescita anche se con la loro malattia saranno costrette a convivere e a mediare fra ciò che la loro malattia esige da loro e ciò che la società in cui viviamo consente di veicolare.
Allevare i figli, come imposto dal cristianesimo, produce un altissimo tasso di individui emarginati che faranno della sofferenza, subita ed imposta, un modo per sopravvivere nella loro inadeguatezza. La società retta dal criminale in croce ricorrerà soltanto alla violenza in quanto è convinta che l’inadeguatezza dei suoi figli sia il prodotto della volontà del suo dio e non dell’attività dei cristiani che veicolano la violenza criminale del loro dio e del loro Gesù in ambiti della vita e della società in cui il loro dio e il loro Gesù è il vero criminale da emarginare.
Entra nel circuito del pensiero religioso, sociale, economico ed etico della Religione Pagana!
01 luglio 2011
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
P.le Parmesan, 8
30175 – Marghera Venezia
Tel. 3277862784
e-mail claudiosimeoni@libero.it
Il periodo dell’adolescenza viene vissuto con una modificazione della veicolazione dell’Eros, che ha portato in essere il fanciullo, nel reclamare nuove e diverse veicolazioni. Nuove veicolazioni che portano l’adolescente a ristrutturare la sua relazione col mondo spostando la sua energia vitale dalla pulsione di crescita (che è ancora in corso) alla pulsione della sessualità e della riproduzione in un mondo in cui esiste l’ignoranza sui processi di trasformazione psico-emotiva del soggetto e che per questo ha messo in atto processi repressivi e criminali nei confronti di fanciulli e fanciulle.
L’idea cristiana che l’individuo fosse creato ad immagine e somiglianza del suo dio padrone, calata nella società con la violenza, ha trasformato la crescita dei ragazzi in un vero e proprio campo di concentramento comportamentale. Non è il ragazzo che vive le tensioni psico-emotive e deve essere accompagnato nella formazione dei nuovi processi di adattamento durante la sua crescita, ma è il ragazzo inadeguato alla società in cui vive e pertanto è necessario costringerlo, mediante la violenza, ad adeguarsi alle richieste di dio e della società.
Mentre nelle società antiche le trasformazioni psico-emotive dei ragazzi e delle ragazze erano assorbite nella loro partecipazione all’attività sociale, il cristianesimo ha reso i ragazzi e le ragazze dei paria da allontanare dalla società e da sottomettere alla volontà del padre, del padrone, del prete, dell’autorità. Padre, padrone, prete, autorità, esercitano il loro arbitrio sui ragazzi, la loro violenza, ma non si assumono le responsabilità della loro crescita né le conseguenze delle risposte che i ragazzi mettono in atto alle loro pretese criminali di sottomissione. Per questo il dio padrone dei cristiani, che si esprime nel padre, nella famiglia dei ruoli, nel prete, nel padrone, nell’autorità, è un irresponsabile la cui attività è finalizzata a distruggere la società mediante la violenza che esercita sugli adolescenti.
La trasformazione psico-fisica-emotiva degli adolescenti determina l’adulto futuro. Non solo il cervello è ancora in formazione costruendo le connessioni neuronali (per cui le predilezioni soggettive, le idee, le passioni, veicola i desideri dell’individuo, ecc.) fino ad un’età attorno ai 25 anni, ma l’energia che l’adolescente impiega per rispondere a sollecitazioni violente e costrittive del mondo sociale in cui vive non solo lo rende più debole, pauroso e fragile, ma gli distorce la percezione del mondo rendendolo un futuro adulto socialmente inadeguato.
Le situazioni di stress sono situazioni di forte squilibrio dovute ad accumulo di tensioni psico-fisico-emotive. Nell’adolescenza tali situazioni si risolvono con un maggior impatto nella modificazione della struttura neuro-vegetativa dell’individuo e a seconda della direzione in cui le situazioni di stress si risolvono si ha un guadagno nelle capacità di relazione col mondo o una perdita della capacità di relazione col mondo. Come l’individuo soggettiva condizioni psicosomatiche che ne condizionano e ne limitano la capacità di affrontare il mondo, così l’individuo somatizza caratteri più funzionali con i quali affrontare il mondo. Nell’età dell’adolescenza o la società favorisce l’espansione dell’individuo nel mondo o le ostacola e le annulla costruendo un individuo pauroso, timoroso, insicuro, psicologicamente menomato, attraverso un’azione di sottomissione continua delle sue pulsioni a condizioni morali estranee all’individuo stesso. E’ il caso della costrizione mediante la quale l’individuo è costretto a pregare un criminale in croce (con la cui attività criminale tende ad identificarsi, imitandolo) o la vagina vergine della madonna attraverso la quale tende a violentare le sue pulsioni sessuali andando verso comportamenti malati come necessità di esprimere la sua sessualità violentata.
Riporto l’articolo degli ultimi esperimenti eseguiti all’università della California a Los Angeles:
Più stressati degli adulti
adolescenti, quante ansie
Lo studio della neurologa Adriana Galván dell'università della California di Los Angeles pubblicato su ScienceNation mostra il mondo dei teenagers come una sorta di campo minato dove ogni decisione viene messa alla prova se non ostacolata dallo stress
di SARA FICOCELLI
SCONTROSI, irascibili, romantici. Pronti a scoppiare a ridere o a piangere, come se tutto fosse questione di vita o di morte. Gli adolescenti sono così, semplici e diretti ma anche incomprensibili. Il loro cervello ancora in via di sviluppo sembra identico a quello di un adulto ma in realtà è ipersensibile. E sopporta lo stress molto meno, e molto peggio, di quello dei "grandi". Altro che età spensierata e mente leggera, insomma.
Dallo studio della neurologa Adriana Galván dell'università della California di Los Angeles, pubblicato su ScienceNation, il mondo dei teenager emerge come una sorta di campo minato dove ogni decisione viene messa alla prova, se non ostacolata, dallo stress. Secondo la ricercatrice, ci sarebbe una relazione diretta tra l'incapacità dei ragazzi di essere assertivi e propositivi e il sovraccarico che il loro cervello non sempre riesce a smaltire. I motivi di questo "intasamento neuronale" sono diversi ma, secondo la scienza, in gran parte riconducibili a un'eccessiva attivazione dei meccanismi della ricompensa, che entrano in funzione a livello cerebrale ogni volta che un essere umano deve prendere una decisione.
Per capirlo la studiosa, sponsorizzata dalla National Science Foundation (NSF), ha scansionato con la risonanza magnetica funzionale il cervello di un gruppo di volontari in età adolescenziale, al termine di una giornata valutata da loro stessi come "estremamente stressante" in una scala da uno a 7. Le rilevazioni hanno evidenziato scompensi nei meccanismi di funzionamento della corteccia prefrontale, l'area del cervello responsabile dell'equilibrio del comportamento e della comprensione del peso e delle conseguenze future delle proprie azioni. "Quando sei stressato come un adolescente, prendere decisioni diventa quasi impossibile, ma conoscere il problema ci porta già a metà dell'opera", spiega la Galván. Secondo la quale, per abbassare i livelli di stress ed evitare di prendere decisioni avventate nelle situazioni importanti, i ragazzi dovrebbero ricorrere alla più semplice delle soluzioni: fermarsi a pensare un minuto prima di agire, focalizzandosi sulle possibili conseguenze del proprio comportamento.
"L'adolescenza - spiega la dottoressa Adelia Lucattini, psichiatra e psicoanalista SPI-IPA e presidente della SIPSIeS, Società Internazionale di Psichiatria Integrativa e Salutogenesi di Roma - non è affatto il periodo più spensierato della vita. Durante questa fase si verificano avvenimenti nuovi e sconvolgenti nella vita dei ragazzi e delle ragazze: lo scatto puberale con la maturazione sessuale, l'inizio della vita sociale come scoperta e l'ingresso nel gruppo dei "pari", indipendente dalla famiglia. Oltre a ciò, gli adolescenti hanno strumenti diversi rispetto agli adulti per rispondere e far fronte a situazioni stressanti, sia per ragioni biologiche che psicologiche".
Dal punto di vista biologico, si sa che la piena maturazione neurologica del cervello si compie tre i 20 e i 22 anni, con il completamento della mielinizzazione delle fibre di collegamento fra due emisferi cerebrali. Da quello psicologico, i teenagers hanno una maggiore difficoltà a gestire le situazioni di stress perché la maturazione sessuale produce un notevole aumento delle pulsioni e del livello emozionale, ma la comparsa di queste sensazioni legate allo sviluppo neuroendocrino e sessuale non si accompagna a uno sviluppo delle capacità psicologiche e mentali, che permetterebbero invece di organizzare le nuove emozioni e utilizzarle fin da subito in modo ordinato e coerente.
Considerando che gli adolescenti hanno prima di tutto bisogno di scoprire cosa accade intorno a loro e di farne esperienza, per poi riuscire solo in un secondo momento a comprenderlo e utilizzarlo, si capisce perché questo continuo confronto con l'esterno non generi altro che turbamento, irrequietezza e insicurezza. "In ogni individuo - conclude l'esperta - per avere un funzionamento mentale armonico ed equilibrato, è importante che non ci siano grandi influenze emotive. Le emozioni non gestite o non gestibili determinano un'interferenza con le funzioni cognitive, razionali, ovvero con la capacità di pensare, con l'attenzione e la concentrazione. Da qui, spesso, le difficoltà scolastiche, spesso erroneamente scambiate per mancanza di voglia o scarso amore per lo studio".
(24 giugno 2011)
Tratto da:
http://www.repubblica.it/scienze/2011/06/24/news/adolescenti_stress-18114306/
Va da sé che il primo problema, per riuscire ad avere futuri adulti consapevoli per una società consapevole, è la rimozione del cristianesimo dalla società civile. Fintanto che si violentano ragazzi costringendoli ad aderire a modelli comportamentali come quelli del dio padrone, del criminale in croce, della vagina vergine della madonna e questi ragazzi vengono separati dalla partecipazione attiva nella società, magari relegati negli oratori e nelle parrocchie, la società sarà sempre formata da una grandissimo numero di persone malate. Malate da crescita anche se con la loro malattia saranno costrette a convivere e a mediare fra ciò che la loro malattia esige da loro e ciò che la società in cui viviamo consente di veicolare.
Allevare i figli, come imposto dal cristianesimo, produce un altissimo tasso di individui emarginati che faranno della sofferenza, subita ed imposta, un modo per sopravvivere nella loro inadeguatezza. La società retta dal criminale in croce ricorrerà soltanto alla violenza in quanto è convinta che l’inadeguatezza dei suoi figli sia il prodotto della volontà del suo dio e non dell’attività dei cristiani che veicolano la violenza criminale del loro dio e del loro Gesù in ambiti della vita e della società in cui il loro dio e il loro Gesù è il vero criminale da emarginare.
Entra nel circuito del pensiero religioso, sociale, economico ed etico della Religione Pagana!
01 luglio 2011
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
P.le Parmesan, 8
30175 – Marghera Venezia
Tel. 3277862784
e-mail claudiosimeoni@libero.it
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