mercoledì 19 settembre 2012

Le pozioni magiche della Strega e dello Stregone: i filtri di lunga vita e della felicità


Avete presente l'iconografia cinematografica dello Stregone che raccoglie erbe per fare intrugli dai quali emerge la pozione magica?

Per fare un esempio, consideriamo il Ginepro.
Si è consapevoli della necessità di produrre un infuso "magico" capace di stimolare le attività fisiologiche (eliminare gonfiori di stomaco, aumentare la sudorazione,
stimolare la diuresi, la sudorazione, ecc.).
A questo punto, si mette in atto una "strategia d'agguato".
Si individua la pianta, si individua il tempo in cui accumulare gli elementi da usare nella pozione sotto forma di decotto, si individuano le tecniche da praticare, ecc.
125 grammi di legno di ginepro tagliuzzato immerso in grammi 1500 d'acqua da ridurre per ebollizione a 1000. Si aggiunge poi grammi 125 di vino bianco. Si usa per la sudorazione bevendone 100 g. per volta al mattino. Oppure si prepara come infuso con 4 - 8 bacche in 500 g. d'acqua. Oppure, ancora si estrae l'olio essenziale, ecc. ecc.

All'interno di questa attività, che possiamo estendere a decine di altri eventi di raccolta erbe e pozioni, più o meno, curative, viene identificata, dall'iconografia classica, il modus operandi della Strega o dello Stregone.

Proviamo a cambiare gli elementi della pozione nel crogiolo.
Raccogliamo le emozioni libidiche, condiamole con 150 grammi di paura in esposizione dell'individuo nella società, aggiungiamo 10 grammi di percezione rettile e 4 grammi di percezione dell'unicellulare, mescoliamo gli ingredienti nella dimensione tempo fino a far mutare l'insieme della fusione e noi otteniamo una mistura magica. Un "elisir del coraggio".

Come il decotto del ginepro ingurgitato ci permette di aumentare la sudorazione (in caso di febbre). "l'elisir del coraggio" ci permette di gestire l'ansia nelle tensioni della vita e della quotidianità quando affrontiamo i problemi.

Raccogliete le vostre erbe, ma soprattutto, raccoglietele in funzione della "consapevolezza della necessità di produrre un infuso "magico" capace di stimolare..." ciò che il vostro Intento vi indica.

Che cosa significa, dunque, "essere uno Stregone"?
Significa aver la capacità di scegliere i giusti ingredienti da mescolare nel crogiolo ed ottenere il "filtro" che consente, all'individuo, di far fronte ai problemi della sua vita fino alla morte del suo corpo fisico. Ognuno, nel proprio crogiolo, mette ciò che trova per quel che gli serve e beve il proprio filtro. E' necessario stare attenti perché, se nel crogiolo metti troppa dulcamara, digitale, aconito, allora non fai un "elisir" che ti aiuti a vivere, ma fai un miscuglio velenoso con cui puoi morire.

E' necessario stare attenti perché, se nel crogiolo metti libido sottomessa alla morale, la paura elevata a padrona delle scelte,
illusioni e allucinazioni spacciate per visioni e un sorso di delirio di onnipotenza, allora non fai un "elisir" che ti aiuti a vivere,
ma fai un miscuglio velenoso con cui, sicuramente, vai verso la distruzione. 


19 settembre 2012
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
P.le Parmesan, 8
30175 – Marghera Venezia
Tel. 3277862784

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