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Giano Bifronte |
Quando lo sguardo viene
spostato tutto il passato appare per quel che è: irripetibile.
Non c'è più ritorno, non c'è
più il ritrovare le passioni e i sentimenti che ci coinvolsero una vita fa
(inteso come tempo addietro, il nostro passato). Questi non possono più essere
ripescati né riconsiderati in quanto, pur continuando ad esistere, il contesto
della loro espressione si è modificato e, modificandosi, ha modificato
sentimenti e modi in cui esprimerli.
Il passato è rimasto dietro
le nostre spalle pur circondandoci. Ogni cosa che noi facciamo, ogni pensiero,
è venuto evolvendosi dalle nostre azioni, giorno dopo giorno. Non come fine in
sé, ma come elemento costitutivo dell'individuo che quel fare manifestava.
Il passato ci circonda: noi
siamo ciò che siamo stati nel passato. Siamo il frutto delle nostre passioni e
delle nostre scelte, dei nostri desideri e delle nostre rabbie. Non importa se
qualche biochimico rileverà il particolare della nostra catena del DNA atto a
produrre la nostra rabbia o il nostro modo di essere; quell'elemento della
catena lo abbiamo inserito, costruendolo, scelta dopo scelta.
Non fu dio a creare l'Essere
Umano a propria immagine e somiglianza, ma saranno gli Esseri, attraverso il
proprio divenire, a formare la Coscienza dell'Essere Assolutamente Necessario
alla fine del tempo.
Il passato ci ha costruiti e
vive dentro di noi; il passato ci circonda come effetto delle nostre azioni,
crescita e decisioni. Noi, come esseri Coscienti, non possiamo rivolgerci ad
esso per risolvere gli enigmi che la vita c'impone. Noi siamo il prodotto del passato;
ciò che ci manca è il futuro.
Non un ipotetico futuro, ma
il secondo davanti all'istante su cui poggiamo l'attenzione. In quello
sconosciuto sta la fonte dalla quale attingere per risolvere ogni problema
posto dall'esistenza nel presente.
Rivolgersi al passato per
ricercare le soluzioni di un presente angosciante, significa negare sé stessi
come divenuti attraverso quel passato il cui continuum si interrompe nel
presente. Il passato è ciò che siamo, mentre il futuro è la soluzione del
presente che viviamo.
Il presente si risolve nel
futuro tenendo le radici dal passato e, quel presente risolto, costituirà
passato di un'ulteriore presente.
L'Essere Umano non è
l'individuo completo creato da un dio pazzo a propria immagine e somiglianza, è
un essere in costante formazione e trasformazione che in qualsiasi momento può
essere abortito come effetto delle proprie scelte. Quando l'Essere Umano uccide
l'Essere Luminoso dentro di lui, abortisce il proprio futuro; abortisce
l'intero proprio essere negando a sé stesso il futuro.
La ricerca della conoscenza,
attraverso il passato, appartiene al desiderio quotidiano della ragione. La
ragione fonda sé stessa attraverso la descrizione della vita in storie ed
esperienze di altre ragioni. Deve arricchirsi mediante un processo d'accumulo
di dati descrittivi della realtà dalla quale si sente separata. La ragione ha
sete di realtà da descrivere.
La ragione dell'Essere Umano
fonda il proprio sapere scavando nel passato. Il passato. Per la ragione, è
fonte di verità nel presente. Tanto più profondamente la ragione scava nel
passato tanto maggiore è la ricerca, da parte della ragione, di elementi con
cui condizionare e controllare la soddisfazione dei bisogni dell'Essere Umano.
Tanto più ricca è la ragione nel descrivere i fenomeni del mondo e tanto più
ricca è quella ragione, tanto più intelligente è quell'Essere Umano. La ricerca
del passato come mezzo di potere della ragione all'interno del quotidiano
diventa un’attività quasi ossessiva. Tale attività le permette di inchiodare
nel passato l’intera struttura psico-emotiva dell’Essere Umano bloccandone lo
sviluppo verso un futuro possibile. Non è sviluppo del Potere di Essere
dell’individuo nel suo abitare il mondo, ma è sviluppo del Potere d'Avere, il desiderio
di possesso che la ragione trasmette come ideologia all’individuo che
controlla, attraverso il quale controllare ed utilizzare altri Esseri Umani per
soddisfare i propri bisogni nella propria quotidianità.
La ragione fonda il proprio
sviluppo scavando il passato, l'Essere Luminoso, che cresce dentro all’Essere
Umano, fonda il proprio sviluppo proiettandosi nei mutamenti; nel futuro
possibile. La ragione rappresenta la base per lo sviluppo dell'Essere Luminoso,
non le finalità dell'Essere Umano. Ragione ed Essere Luminoso mantengono una
relazione finalizzata allo sviluppo dell'Essere Umano.
Come Giano ha due facce e
l'una e l'altra completano il suo esistere come soggetto, così l'Essere Umano
ha due metà, fra passato e futuro possibile, il cui equilibrio completano
l’individuo nell’attimo presente. In alcuni momenti e in alcune fasi del
proprio sviluppo l'Essere Umano può porre la propria attenzione al passato, ma
solo in funzione di un futuro che ne guida scelte e azioni.
Dalla nascita alla morte del
corpo fisico c'è un progressivo spostamento dell'attenzione e della coscienza
dell'Essere Umano dalla ragione al Corpo Luminoso. L'Essere Umano che agisce
per sviluppare il Corpo Luminoso sposta progressivamente la propria coscienza
dal Corpo Fisico al Corpo Luminoso; l'Essere Umano che agì ancorandosi al
passato e alla ragione per costruirsi varchi di Potere d'Avere all'interno del
quotidiano della ragione, continua ad esistere prosciugando l'energia del
proprio Corpo Luminoso. Egli esiste in funzione della distruzione di sé stesso
in questo presente.
L'Essere Umano, nel terzo
livello di sviluppo della specie, è come Giano Bifronte. Egli esiste attraverso
le proprie scelte; scelte d'adattamento soggettivo alle variabili oggettive.
Attraverso quelle scelte egli procede a sbilanciare la propria coscienza e la
propria consapevolezza in direzioni diverse. Quello sbilanciamento determina il
suo sviluppo o il suo annichilimento. Un Essere Vivente nella Natura ha sempre
delle possibilità; soltanto l'Essere Umano adoratore d'un dio padrone del mondo
distrugge l'esistente attraverso la distruzione di se stesso.
NOTA: Si tratta di una riflessione della Religione Pagana scritta fra il 1995 e il 1997 e fa parte di una serie di testi che ho trovato su un computer usato allora. I testi, corretti alla "bene meglio" sono caricati in maniera integrale. Il pregio di questi testi è quello di fornire idee religiose e ideologiche in forma abbastanza elementare ed immediata cosa che occupandomi oggi di scrive la Teoria della Filosofia Aperta gli stessi concetti, inseriti nella storia del dibattito filosofico, vengono esposti con un linguaggio e in un contesto non sempre così immediato. Si tratta di circa 30 riflessioni di Religione Pagana che intendo pubblicare un po' alla volta. Molte di queste riflessioni furono trattate nelle trasmissioni di Radio Gamma5 e discusse con i radioascoltatori.
NOTA2: Questo pezzo è stato trattato nella trasmissione radiofonica a Radio Gamma5 il 04 giugno 1998. La trasmissione radiofonica può essere ascoltata all'indirizzo:
Il materiale è salvato su floppy disk da 3,5.
08 ottobre 2013
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista
Stregone
Guardiano
dell’Anticristo
P.le Parmesan, 8
30175 – Marghera
Venezia
Tel. 3277862784