lunedì 15 giugno 2020

La formazione della percezione e la qualità dei fenomeni percepiti



Questo libro, " La formazione della percezione e la qualità dei fenomeni percepiti" vuole rispondere ad una domanda: come si forma la percezione umana?

Poi, partendo dalla Stregoneria, la domanda viene seguita da un'altra domanda: la percezione dei fenomeni del mondo si può modificare?

E a questa segue ancora un'altra domanda: io percepisco i fenomeni per ciò che i fenomeni sono o per come io voglio che siano?

Da dove segue un'altra domanda: io percepisco tutti i fenomeni del mondo in cui vivo o ne percepisco solo una parte?

Dal che si deduce: io vivo in una realtà o in una illusione di realtà che adatto a me stesso?


Che cos'è l'uomo? Per i cristiani l'uomo è creato da Dio e nessuno può modificare la creazione di Dio, ma se io, al contrario, dico che l'uomo è un soggetto divenuto nella natura va da sé che il divenuto dell'uomo non si limita alla fisicità del corpo dell'uomo, ma anche, soprattutto, alla sua capacità di percepire i fenomeni del mondo, selezionarli, annullarne o ignorarne una parte, mettendo in evidenza particolari fenomeni e, nello stesso tempo, attribuendo ai fenomeni una qualità che ha "solo" un valore soggettivo.

Nella Religione Pagana l'uomo diviene. L'uomo si trasforma e nella sua trasformazione esercita la sua volontà per adattare sé stesso e la sua percezione ai fenomeni del mondo e selezionando quei fenomeni che ritiene più utili per la propria vita.

Quando noi usiamo un termine come "mettere attenzione" significa che selezioniamo l'oggetto della nostra attenzione isolandolo da un insieme di fenomeni o, se preferite, di oggetti, che abitano una sorta di "rumore di fondo" della nostra esistenza e lo portiamo in primo piano coinvolgendo la coscienza attraverso la nostra percezione.

La formazione della percezione non è un argomento che viene trattato molto in filosofia. La percezione era considerata una "qualità dell'anima", ma dal momento che la filosofia sta abbandonando il concetto di anima, anche il concetto di percezione viene abbastanza ignorato. Eppure la percezione era un argomento fondamentale durante lo scetticismo dell'Accademia di Atene con Pirrone e Carneade. Oggi l'argomento sembra sia entrato più nell'ambito della psicologia e della psicoanalisi che non della filosofia.

Invece, come Pagani, dal momento che consideriamo l'uomo come divenuto nel mondo, dobbiamo mettere la massima attenzione sui meccanismi attraverso i quali si forma la nostra percezione del mondo perché, conoscendo almeno in parte i meccanismi che concorrono alla formazione della percezione, possiamo modificare la nostra percezione del mondo e della realtà.

" La formazione della percezione e la qualità dei fenomeni percepiti" è un libro propriamente Pagano perché non sottolinea una verità dell'esistenza, ma una realtà in continua trasformazione e porta le persone a governare, per quanto è possibile, la propria trasformazione e il proprio mutare.

Il libro " La formazione della percezione e la qualità dei fenomeni percepiti" tratta dell'uomo e della donna. Del singolo individuo e dei processi attraverso i quali l'individuo è venuto in essere elencando le possibilità che ha l'individuo di modificare la qualità della sua percezione del mondo.

E' un libro che non può essere usato da un cristiano, non perché un cristiano non sa leggere, ma perché il cristiano è l'immagine del suo Dio e, pertanto, è immobile nel suo divenuto che riempie di aggettivi assoluti. Nulla si può modificare nel cristiano perché il cristiano non è in grado di affrontare il dolore psico-emotivo che provocherebbe la modifica del proprio punto di allineamento psico-emotivo nel mondo in cui vive. Dovrebbe spostare il suo punto di allineamento emotivo da Dio alla realtà quotidiana, ai problemi quotidiani, alla con-passione rispetto alle persone vicine, rispetto alla natura, rispetto all'universo relegando il suo Dio nell'oblio.

La paura per questo dolore impedisce al cristiano di modificare il suo punto di allineamento, di staccarlo da Dio, mantenendo una fissità esistenziale che gli impedisce di modificare la sua percezione dei fenomeni nel mondo.

Diventare Stregoni significa anche diventare agili nella propria percezione che varia a seconda delle necessità e dell'Intento perseguito, ma significa, soprattutto, vivere le passioni degli uomini e della natura come se fossero le proprie passioni, i propri desideri, i propri Intenti.

Modificare la percezione significa aprirci le porte di un immenso che bussa alle nostre sensazioni e che si presenta alla nostra coscienza sotto forma di desideri e di sentimenti.
  
La presentazione del libro la trovate qui con la Premessa e l'indice del libro.


Qui trovate i capitoli del libro che potete scaricare gratuitamente. Tutti i libri sono offerti gratuitamente su internet affinché le idee possano essere un patrimonio per il più vasto pubblico possibile.


Il libro costruisce un quadro generale del divenuto e del divenire dell'uomo in una visione opposta all'uomo cristiano che si pensa creato ad immagine e somiglianza di Dio.

15 giugno 2020


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