mercoledì 9 aprile 2008

Cristianesimo, Buddismo e Paganesimo: induzione delle differenze cerebrali.

Seguire una religione o seguirne un’altra non è la stessa cosa. Non è la stessa cosa sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista psicologico.
E’ vero che i cambiamenti fisici e psicologici sono relativi alla forza con cui i soggetti soggettivano i principi religiosi, facendoli propri e calandoli nella loro emozioni.
Tali principi agiscono sia sulla struttura emotiva delle persone che sulla loro struttura fisica che subisce trasformazioni diverse in relazione ai suoi adattamenti ai fenomeni che dal mondo giungono alla persona.
E’ il caso del cristianesimo e, nella specificità italiana, delle pratiche religiose cattoliche che inducono alla depressione e alla rinuncia a vivere con passione la vita civile rinchiudendosi in una separazione totale dal mondo in funzione del rapporto col dio.
La malattia mentale, sotto forma di depressione, nevrosi, deliri, si presenta alle persone che distorcono la loro relazione col mondo in base alla loro malattia mentale. L’attesa della provvidenza, in queste persone, assume la connotazione di speranza che alimenta, di fatto, la loro disperazione.

Nelle pratiche lamaiste del buddismo l’individuo si separa dal mondo rafforzando la propria corteccia cerebrale e separando la ragione dalle emozioni interne. Questa separazione dà felicità in quanto la ragione non è turbata dai fenomeni che dal mondo gli giungono. La necessità dei lamaisti tibetani e dei buddisti di separarsi dal mondo è il fondamento della società feudale che non solo ha imperato in Tibet, ma anche oggi è auspicata dagli integralisti religiosi in tutto il mondo.

A differenza, il Paganesimo Politeista vive nel mondo e vive le sfide della vita.
Quelle stesse sfide che spinsero le specie ad uscire dal brodo primordiale, i Pagani le riproducono nella società civile vivendo intensamente.
Questo induce nel Pagano l’aumento della “plasticità cerebrale” in cui il cervello e le connessioni neuronali si adattano ai vari bisogni emotivi ed operativi con cui il Pagano affronta i problemi nella sua quotidianità.
Lo stesso cervello che nel cristiano cattolico è malato di depressione e nel buddista lamaista si fissa sulla corteccia mediante la meditazione, nel Pagano Politeista viene favorito l’emergere dell’intuizione dalla parte più antica del cervello. Alla corteccia cerebrale e agli organi della decisione della coscienza emerge l’intuizione sia come dato che come sensazione sulla quale il Pagano pone attenzione.
Si tratta di organizzazioni fisiche e psicologiche diverse che manifestano un approccio diverso agli stessi fenomeni che dal mondo giungono alle persone.

E’ l’ambiente che ci modifica, ma sono le nostre scelte in relazione ad esso che determinano la direzione della nostra modificazione.
Una modificazione che può condurre ad un’espansione dell’individuo o alla distruzione dell’individuo.
Se l’ambiente ci invia i fenomeni ai quali noi dobbiamo adattarci, noi siamo responsabili dei nostri adattamenti, scelta dopo scelta.

L’unica cosa che possiamo fare è accusare gli “adulti” di costruire fenomeni e costrizioni affinché i bambini non scelgano il loro percorso adattativi, ma siano costretti a piegarsi alla violenza con cui l’adulto chiede quelle e solo quelle risposte.

Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
P.le Parmesan, 8
30175 – Marghera Venezia
e-mail claudiosimeoni@libero.it

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