domenica 3 ottobre 2010

La formazione della percezione psico-emotiva nell'età fetale e le risposte del neonato alle sollecitazioni del mondo

In Stregoneria si è sempre conosciuta la comunicazione empatica attraverso la struttura emotiva fra la madre e il feto. Si è sempre saputo come i segnali emotivi della madre predisponessero la struttura psico-emotiva del feto: anche i cristiani lo sapevano, solo che loro la usavano per manipolare la struttura psico-emotiva dell'infanzia fin dall'età fetale e costruire individui che trovavano del tutto naturale sottomettersi al loro dio padrone sacrificando la loro esistenza.

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Sono molti anni che, parlando de Il Crogiolo dello Stregone, parlo della manipolazione della struttura emotiva della fase fetale del bambino come condizione che, manipolando le emozioni in relazione col mondo in cui la madre vive, si predispone a far proprio l’imprinting della nascita.
Ne ho parlato a proposito della formazione della percezione i cui testi sono rintracciabili in web fin da prima del 2006. La stampa diffondeva da parecchi anni rapporti scientifici che facevano trasparire una realtà diversa da quella che storicamente si immaginava nei confronti del feto.
Come la Stregoneria queste cose le ha sempre sapute, così le conosce anche la magia nera cristiana che agisce anche sulla crescita fetale del bambino per predisporlo alla manipolazione mentale.
Se per un ricercatore scientifico risulta relativamente facile raccogliere dei dati sulla risposta del feto alle sollecitazioni della madre, quando si tratta di dare delle soluzioni ai comportamenti della madre affinché il feto nasca predisposto psichicamente in maniera ottimale, tutto si riduce all’assoluta banalità. Il ricercatore, nel tentare di dare soluzioni, riproduce le categorie di pensiero cristiano, monoteista, e finisce per spacciare per soluzioni lo stesso comportamento che la madre ha sempre tenuto. Una cosa è misurare con una macchina delle risposte biologiche e un altro conto è delineare un comportamento della madre che sia in grado di aprire il futuro al figlio che ha in pancia predisponendolo a dare delle risposte adattative funzionali. La difficoltà del ricercatore nasce dal fatto che mentre le risposte biologiche sono misurabili con uno strumento e razionalizzabili; il che fare della madre non appartiene alla razionalità, ma alla sfera emotiva di comunicazione empatica col Feto al quale traduce i segnali che dal mondo giungono a lei mediante le risposte che lei stessa dà ai segnali del mondo. Inoltre, il ricercatore non è in grado di raccogliere i dati sulla modificazione della struttura emotiva fetale come adattamento soggettivo alle sollecitazioni in base alle risposte che il feto si prepara a dare in quanto, la modificazione della struttura emotiva, è circoscritta nel tempo dalla cui dimensione il ricercatore è escluso. Il ricercatore può descrivere un prima e un dopo, non il passaggio dal prima al dopo che per la ragione non esiste.
Per dire alla madre che cosa deve fare e come deve vivere serve uno Stregone, ma nemmeno uno Stregone può intervenire sul come la madre è vissuta e gli adattamenti che ha messo in atto nelle scelte della sua vita prima che fosse incinta e pensasse di rivolgersi ad uno Stregone per sapere come lei si deve comportare affinché suo figlio nasca al meglio per affrontare il mondo che troverà.
Ho tentato di fare un corso per far capire la reale situazione madre e figlio in base alla struttura emotiva sia nell’età fetale che nell’immediatezza della nascita. L’avevo pubblicato su Facebook con messaggi da 600-800 caratteri al giorno dal maggio a fine settembre 2010, ma dopo le vicende di Facebook ho distrutto la pagina di Stregoneria. Comunque in rete sono presenti due capitoli su sei:
http://www.religionepagana.it/stregoneriacomearte.html
http://www.religionepagana.it/stregoneriainfanzia.html

Altri li pubblicherò col tempo.
Riporto l’articolo del giornale La Repubblica:



GRAVIDANZA
Quei primi nove mesiche scrivono la nostra vita
Suoni, umore e sorrisi: un numero sempre maggiore di studi scientifici svela il ruolo del periodo pre-natale nello sviluppo dei bebè


di ELENA DUSI


ROMA - Non è affatto un periodo di attesa. Tra il concepimento e la nascita, il bambino sta costruendo il suo futuro. E oggi alla scienza de "I primi nove mesi che delineano il resto della vita" dedica la copertina il magazine Time, partendo dal titolo di un libro appena pubblicato in America da Annie Murphy Paul per Free Press. Un tempo si raccomandava giusto di non bere né fumare. Ora si moltiplicano gli studi che legano l'umore della madre, il suo stress, l'intonazione della voce, i suoni che raggiungono l'utero, l'attività fisica e la presenza di certi ormoni al benessere alla vita futura del bimbo: del suo corpo come della psiche. La madre è una porta verso il mondo esterno che il figlio sfrutta (e dal quale è influenzato) molto più di quanto non si ritenesse in passato.L'ultima sorpresa arriva dall'università tedesca di Wurzburg. In uno studio su Current Biology i ricercatori hanno analizzato il pianto dei neonati in Francia e in Germania, osservando che nei loro primi vagiti i bimbi parlano già la lingua dei genitori. Il tono è crescente nei bebè francesi e calante in quelli tedeschi, in accordo con la melodia delle due lingue. E poiché il pianto è stato analizzato a tre giorni di vita, la conclusione è che i bambini hanno assorbito l'accento durante la gestazione. Voci e melodie musicali possono infatti essere ascoltati dal terzo trimestre in poi. "Durante la gravidanza il feto riceve un imprinting fortissimo", conferma Salvatore Alberico, primario di ostetricia all'istituto di ricerca materno-infantile Burlo Garofolo di Trieste. "Anche nel campo delle gravidanze, uno dei problemi di salute in aumento è l'obesità". Fare ginnastica è consigliabile per la madre, dimostra uno studio dell'università di Bristol, perché aiuterà il figlio a mantenere la linea durante tutta la vita futura. "In condizioni normali - spiega Alberico - consigliamo 50 minuti di attività aerobica come nuoto, bicicletta o camminata veloce. La madre non deve essere in affanno per non ridurre l'ossigeno che arriva al feto".Stress, ansia e paura raggiungono l'utero immediatamente. Sia attraverso l'ormone cortisolo che si fa strada attraverso la placenta, sia attraverso l'adrenalina che restringe i vasi sanguigni e riduce il sangue diretto al bambino. L'effetto, in entrambi i casi, potrebbe essere un rallentamento dello sviluppo e un carattere più ansioso del normale. "Ma donna e bambino godono anche di un meccanismo di protezione", continua il medico. "Durante la gravidanza c'è un aumento di estrogeno e, di conseguenza, di endorfine: ormoni legati al buon umore e a una sensazione generale di benessere". Se si considera che il battito cardiaco della madre è il rumore principale che un bambino percepisce, si comprende come il relax di lei metta a proprio agio anche il figlio.Spingendosi molto in là nell'interpretazione dell'imprinting fetale, c'è anche chi ha attribuito agli ormoni della gravidanza la crisi finanziaria. Nel 2009 l'università di Cambridge dimostrò che i trader particolarmente imprudenti della city di Londra avevano l'anulare più lungo dell'indice in proporzioni superiori alla media. E poiché la lunghezza delle due dita potrebbe essere influenzata dalla quantità di testosterone assorbita dal bambino durante la gestazione, si è concluso che anche il crac finanziario ha avuto origine nel ventre materno.
(25 settembre 2010)

Tratto da:
http://www.repubblica.it/scienze/2010/09/25/news/nove_mesi-7415970/


Lo scienziato può misurare l’effetto che vede, ma non può dettare norme comportamentali per il futuro predeterminato. Può osservare che “un’educazione rigida” o “un’educazione violenta” fa crescere un bambino insicuro. Ma quando viene eliminata “l’educazione rigida” o “l’educazione violenta” non è che il bambino sia a posto o la madre abbia finito il suo compito. Ogni azione che viene fatta è all’interno di un immenso complesso di azioni e quando si modifica un comportamento la risposta del bambino non è quella immaginata, ma è quella che il bambino mette in atto rispondendo ad un infinito numero di sollecitazioni. Esiste un metodo proprio della Stregoneria per abitare il mondo ed agire in esso, ma non può essere usato in ambito monoteista. Il metodo prevede la rimozione della sottomissione psico-emotiva imposta dal monoteismo alla madre, ma se questo libera parte della qualità emotiva della madre che giunge al feto non sarà la stessa madre che prima accettava la sottomissione.
Come in tutte le categorie del monoteismo che prevedono la sottomissione, si esalta la pace e la quiete della madre che viene trasmessa al Feto: come se la crescita fosse un fatto di quiete e non di continue destrutturazioni neuro-vegetative attraverso travolgimenti emotivi che consentono una continua trasformazione del soggetto che cresce.
C’è da essere sconvolti dall’ignoranza degli scienziati nell’attività di abitare il mondo. Sono abituati a funzioni semplici, non a risposte complesse in cui miliardi di soggetti rispondono a sollecitazioni ambientali adattandosi reciprocamente alle sollecitazioni che gli adattamenti mettono in atto.
Solo la Stregoneria è portatrice del potere degli individui di abitare il mondo: fin da quando sono ancora nella pancia della madre.

04 ottobre 2010
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
P.le Parmesan, 8
30175 – Marghera Venezia
Tel. 3277862784
e-mail claudiosimeoni@libero.it

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