giovedì 31 dicembre 2015

Dialettica pagana e ontologia cristiana - di Claudio Simeoni

Oggi non possiamo più parlare della dialettica nei termini in cui storicamente se ne è parlato.
In filosofia siamo passato dal concetto della dialettica aristotelica, al concetto della dialettica Hegeliana per approdare alla dialettica marxista.

Tuttavia, la dialettica aristotelica era confinata nel linguaggio, la dialettica Hegeliana era relativa all’intervento del dio padrone cristiano nella storia mentre la dialettica marxista spostava la dialettica hegeliana dalla testa ai piedi rinchiudendone le dinamiche nella concezione storico-razionale del divenuto dell’uomo in una visione politica dei rapporti sociali.

Il difetto di tutte queste visioni deriva dal fatto che vengono pensate in un presente da un pensatore che pensa il presente in divenire, ma che non pensa a sé stesso come un divenuto. Ad una realtà che viene pensata come razionale da un pensatore che può pensare l’intera realtà come un oggetto che descrive come se fosse il dio padrone cristiano che ingloba la realtà dell’universo.

I limiti dei concetti della dialettica che abbiamo conosciuto stanno tutti nel divenuto dell’uomo che anziché pensare ai meccanismi del proprio divenuto si erge a giudice di una realtà pensando a sé stesso come l’assoluto che pensa la realtà del mondo.

Viviamo n una condizione filosofica in cui la dialettica viene applicata ad una visione ontologica della realtà. Una realtà ontologicamente vissuta che viene giustificata mediante la dialettica che la giustifica.

Per i filosofi ontologici moderni la dialettica non è lo strumento che legge la realtà vissuta dall’uomo in perenne trasformazione, ma è lo strumento che fissa l’uomo in una concezione ontologica, creazionista, della realtà stessa.

Oggi dobbiamo parlare di dialettica Pagana Politeista per liberare la concezione della dialettica dalle farneticazioni ontologiche che costringono l’uomo a considerare come reale una dimensione del fantastico, di una realtà immaginata, separato dalla realtà del vissuto quotidiano.

La dialettica va portata nell’uomo e nella società. Nella vita che quotidianamente agisce e si trasforma in base ai propri bisogni e ai propri desideri. Una dialettica che forgia i desideri dell’uomo che a loro volta spingono l’uomo alle relazioni per modificare l’uomo stesso.

Nella concezione ontologica, l’uomo batte il ferro. Abituandosi a battere il ferro diventa abile a battere il ferro, ma non modifica l’uomo che, creato da dio, rimane la sua immagine. Dunque, qualunque azione viene fatta dall’uomo non modifica l’uomo creato dal dio padrone o dall’ente o dall’essere, o dall’essere assolutamente necessario comunque lo si voglia chiamare (che rimane sempre il dio padrone), ma acquisisce l’abitudine a fare quell’azione.

Nella concezione dialettica, l’uomo batte il ferro. Battendo il ferro mette in atto una quantità di azioni che cambiano la sua qualità nel battere il ferro. Cambiano i suoi muscoli, cambiano la sua coscienza, cambia la sua percezione in relazione all’azione che fa, cambia la sua struttura sinapsica e cambiano le connessioni neuronali nella percezione del tempo e del mutamento in relazione alle azioni che sta facendo. Dalla quantità di azioni emerge la qualità dell’uomo che quelle azioni ha messo in pratica.

In quel momento interviene la negazione della negazione. L’uomo che ha forgiato sé stesso battendo il ferro non è più l’uomo che si apprestava a battere il ferro. L’uomo che si apprestava a battere il ferro è negato, sparisce, perché è emerso l’uomo nuovo che battendo il ferro, giorno dopo giorno, non è più quello di prima. Ha negato l’uomo che era per affermare l’uomo che è. Ma l’uomo che è non è un uomo statico. E’ un uomo che sia appresta ad altre e diverse azioni nella sua esistenza. Ma l’uomo che si appresta ad altre e nuove azioni nella sua esistenza non è l’uomo che si apprestava a battere il ferro, ma è l’uomo emerso dall’aver battuto il ferro che affronta nuove e diverse condizioni della sua esistenza: i suoi muscoli sono diversi, la sua coscienza è diversa, la sua percezione del mondo è diversa, il suo reticolato sinapsico è diverso, la sua struttura neuronale è diversa, le sue idee sono diverse, i suoi desideri di veicolazione delle sue pulsioni sono diverse, ecc.

Le nuove situazioni che quest’uomo affronta producono altra trasformazione. Modificano i muscoli, modificano il suo reticolato sinapsico, la sua struttura neuronale, la sua coscienza e il suo modo di pensare e vivere nel mondo. Queste condizioni negano l’uomo che ha negato l’uomo prima che battesse il ferro facendo emergere una nuova qualità di uomo: da qui la negazione della negazione che prelude ad una modificazione continua dell’uomo ad ogni scelta e ad ogni azione.

Se pensiamo a questo processo dialettico di divenire della vita, di divenire dell’uomo, fin da quando l’uomo, quella coscienza di sé che divenne quella che noi oggi chiamiamo uomo, fin da quando si muoveva nell’ipotetico brodo primordiale, possiamo comprendere quanto l’attività da quegli Esseri fino ad oggi è stata necessaria per produrre la realtà che stiamo vivendo.

La condizione ulteriore e diversa si ha fra gli uomini che si relazionano fra di loro. Nelle relazioni sociali e nella storia, dove le coscienze si esprimono mediane azioni che esprimono bisogni e desideri reciproci, dove ad ogni azione di relazione comporta una modificazione di ognuno dei soggetti che entra in relazione.

Quando si crea una relazione, come può essere un atto amoroso, lo scontro di idee, capace di impegnare la struttura emotiva nella relazione, la soluzione di questa relazione, di questo conflitto, comporta la modificazione dei soggetti che hanno partecipato alla relazione. Non sono più i soggetti che hanno intrapreso, volenti o nolenti, la relazione, ma sono soggetti modificati dalla relazione stessa.

La relazione modifica la coscienza, i muscoli, il reticolato sinapsico, i collegamenti neuronali, l’attenzione, il modo di pensare il mondo ecc. dei soggetti che sono entrati in relazione. La relazione ha negato il soggetto che è entrato in relazione e dalla relazione è uscito un soggetto diverso modificato dalla relazione.

La dialettica della Religione Pagana, il metodo con cui la Religione Pagana pensa il mondo, è antitetico alle farneticazioni dell’ontologia cristiana e di tutte quelle religioni che antepongono alla realtà dell’uomo una realtà immaginata nella quale costringere le scelte dell’uomo.

A differenza della dialettica marxista che identificava nella ragione la realtà della vita dell’uomo, la Religione Pagana identifica la realtà della vita dell’uomo nell’emozione e nell’azione con cu veicola l’emozione nel mondo.

Mentre nell’ideologia marxista l’oggetto del discutere è la merce che trasformata in prodotto in quanto valore d’uso che costituisce il plusvalore, nella dialettica della Religione Pagana l’oggetto del discutere è l’uomo quale prodotto nella società mediante i suoi adattamenti soggettivi alle variabili oggettive a quanto l’ambiente sociale e la natura gli presentano: l’uomo che si costruisce come prodotto sociale e della Natura in contrapposizione all’uomo creato da dio nella visione ontologica.

Nella Religione Pagana: “Qualunque cosa fai all’uomo, modifichi l’uomo!”
Nella religione cristiana: “Qualunque cosa fai all’uomo nono modifichi la creazione del dio padrone!”
Ne segue che per la religione pagana è necessario pensare alla società perché l’uomo che nasce, che emerge, si adatta e si trasforma in base alle sollecitazioni che riceve dalla società e la società è responsabile dell’uomo che sarà domani.

Ne segue che per la religione cristiana stuprare i bambini non modifica la creazione del dio padrone perché è dio che ha determinato le condizioni affinché il bambino sia stuprato e lo stupro non modifica la creazione del suo dio padrone. Stuprandolo lo si abitua a sottomettersi alla volontà di dio. Ad obbedire a dio.

Tutta la filosofia ontologica, da Sartre, ad Habermas, ad Heidegger, a Nietzsche, ai filosofi francesi, a Severino, Galimberti hanno sempre pensato che violentare i bambini sia solo un atto di violenza morale perché non modifica la realtà della creazione del dio padrone, mentre per la filosofia della Religione Pagana è un atto che, scendendo nel profondo della struttura emotiva delle persone, modifica profondamente la loro coscienza, la loro struttura sinapsica, i loro collegamenti neuronali, le loro idee sul mondo e sulla vita e modifica le strategie esistenziali che adotteranno.

O l’ontologia cristiana e monoteista, o la dialettica della Religione Pagana.


31 dicembre 2015

venerdì 25 dicembre 2015

Arrivare ad Oz

Vedo vagare in un mare sconosciuto
ombre di cani senza testa
pronti ad azzannare emozioni abbandonate al loro destino
da uomini che hanno rinunciato alla loro vita.

Non ho paura, mentre le ombre volteggiano.
La mia strada di mattoni gialli mi porta ad Oz.
Oz è la meta che la mia volontà desidera
costruendo la strada, mattone dopo mattone.

Ci fu un tempo in cui avrei potuto scegliere:
diventare un’ombra che volteggia in un mare emotivo
sconosciuto alla mia ragione
O imparare ad impastare le mie emozioni col tempo
per cuocere mattoni gialli e costruire la mia strada.

Ora non ho più scelta.

Posso solo impastare emozioni col tempo
e costruire mattoni gialli per andare verso Oz.
Ombre di cani senza testa che azzannano le emozioni abbandonate
osservano nella loro notte una sottile immagine sbiadita
di un uomo chino che impasta tempo ed emozioni
per arrivare ad Oz.


venerdì 11 dicembre 2015

Rito Solstizio Inverno della Federazione Pagana nel Bosco Sacro a Jesolo

Rito del Solstizio d'Inverno 2015 - Bosco Sacro Jesolo Venezia
        
Sabato 19 dicembre dalle ore 16:00 alle ore 21:00
Bosco Sacro di Jesolo
Via Cà Gamba - 7 traversa, Jesolo
 

Il rito del Solstizio d’Inverno

Dopo 10 anni di riti presso il Bosco Sacro in Jesolo Venezia, la Federazione Pagana nel 2012 ha iniziato a celebrare il rito del Solstizio d'Inverno. Il rito del prigioniero che freme; il rito del Sol Invicto.

Questo rito completa il ciclo dei riti della Federazione Pagana. Il rito del Solstizio d'Inverno istituito come prova nel 2012 quest'anno viene ripetuto per la quarta volta col progetto di farlo diventare un appuntamento fisso nella ritualità della Religione Pagana.
E' il rito di un corpo desiderante che veicola il desiderio o del prigioniero che spezza le membra o scioglie i legamenti che lo rinchiudono nella forma o in una dimensione coercitiva. E’ il Sole non vinto che riprende i suoi giorni dopo la “sconfitta” della luce.





Ricordarsi di venire vestiti adeguati al momento che l'Altare è esposto al vento
Quest'anno la cioccolata calda verrà preparata a casa e portata con i termos, lo stesso vale per il vino brulè.
Portare le proprie statuette degli Dèi personali per riporle sul piano per il rito come rappresentazione del proprio Intento.
Portare i propri tamburi o strumenti per far chiasso
Desiderio e intento è l’argomento del rito.
Gli inni sono inni che esprimono propositi, desideri, progetti (usare tracce di inni sciamanici) fra cui: Inno al fuoco
Braciere sarà acceso fin dall’inizio dell'arrivo delle prime persone sull'Altare
Ci sarà la chiamata dei quattro canti del mondo
Segue la lettura degli Inni
Seguirà l'accensione del fuoco
Divisione del fuoco e passaggio fra i fuochi
Per il senso religioso del rito:


Poche persone sanno che cosa siano davvero i riti della Federazione Pagana.




E' Il rito del silenzio. Questo fuoco sarà presente anche nel rito del Solstizio d'Inverno del 19 dicembre 2015 che celebra il Sol Invicto, ma che, detto in maniera moderna e sciolto dai legami dell'antico Mito, è il rito del prigioniero. Il prigioniero incatenato, ma non domato che con le catene o nella cella di una prigione progetta un futuro che sciolga quelle catene: E' il rito del Sol Invicto che ha abbassato i suoi giorni diventando prigioniero dell'oscurità, a che freme per, progettando il suo futuro, allungare i giorni e giungere ad una nuova estate della vita.
Questo è il rito del Solstizio d'Inverno che celebreremo presso il Bosco Sacro in Jesolo-Venezia il 19 dicembre 2015.





Una delle cose che facciamo per il rito del Solstizio d'Inverno, anche se molto dipende dalle condizioni atmosferiche, è quello di preparare un piccolo altare con le nostre statuette personali degli Dèi. E' un po' macchinoso portarle senza rovinarle, tuttavia ogni anno ne abbiamo portate alcune.

domenica 6 dicembre 2015

Un cuore vive e un cuore muore.

Gli uomini non sono creati, sono divenuti.

La distruzione dell’uomo avviene imponendo all’uomo di agire come se le sue illusioni fossero un dato di realtà.

La costruzione avviene imponendo all’uomo di analizzare il presente e di agire in base all’analisi che ha messo in atto.

La costruzione dell’uomo è un processo che ha la sua sede nel tempo: avviene generazione dopo generazione fin da quando essere unicellulare si muoveva nel brodo primordiale.

La distruzione dell’uomo è un processo che ha la sua sede nel tempo: avviene generazione dopo generazione fin da quando l’illusione divenne un dato di realtà che si impose alla ragione dell’uomo.

Il tempo è trasformazione. Il tempo è sedimentazione. Il tempo è il divenire della ragione. Il tempo determina le condizioni oggettive.

Nel tempo non c’è l’illusione perché l’illusione è un apparire alla ragione e non un agire che coinvolge la ragione.

Poi, accade che ogni corpo muore.

Accade che Osiride proceda alla pesatura del cuore: a come l’uomo ha manipolato le proprie emozioni durante le proprie azioni nella sua vita.

Costruttori e distruttori hanno un corpo che muore, ma il loro cuore, le loro emozioni manipolate nel corso della loro esistenza, davanti alla morte, hanno un peso diverso.

Un cuore vive e un cuore muore.



giovedì 3 dicembre 2015

Aghi di pino


A volte, guardando gli uomini, mi sembrano come aghi di pino
rinsecchiti e caduti da un albero fiorente in un vorticoso torrente di montagna.

L'acqua correndo sbatte questi aghi di pino contro le rocce e le sponde
formando dei vortici in cui vengono inghiottiti per essere, subito dopo vomitati.
Per continuare un andare senza controllo lungo un cammino già tracciato.

Aghi di pino senza volto, senza tempo, senza emozioni.
Aghi di pino in cui il tempo si è fermato e dove lo scorrere delle acque
crea l'illusione che la fine della vita non sia ancora arrivato.

venerdì 11 settembre 2015

La filosofia e le implicazioni di definire una diversa Natura degli Dèi.

Definire una diversa "natura degli Dèi" significa mettere in discussione tutta la filosofia occidentale compresa quella che, nel corso della storia negava il dio padrone cristiano.

Tutta la filosofia si basa sul concetto dell'esistenza del dio creatore e del dio padrone. Sia quando questa figura è affermata da Platone, come demiurgo, dagli stoici, come logos, dai neoplatonici, come uno, dalla bibbia, dagli ebrei, per legittimare il nazismo del popolo eletto, l'islam o il cristianesimo che legittimava il genocidio e la pederastia come pratica per imporre la fede cristiana.

Lo stesso Hegel nella Fenomenologia dello Spirito, afferma che è meglio chiamare il dio padrone cristiano col termine di "Assoluto". "l'Essere" (e gli altri nomi che gli ha dato la filosofia) anziché col termine dio padrone.

Cambiare il concetto di dio padrone, individuando una diversa concezione del termine "dio" e "Dèi" implica cambiare tutto il concetto della filosofia. Cambiare tutti i presupposti della filosofia e gli sviluppi della sua logica. In sostanza, per sintesi, si può affermare che tutti i filosofi erano dei delinquenti che, imponendo l'assoluto nazista nel corso della storia, altro non facevano che tentare di soddisfare la loro soggettività repressa davanti ad un mondo che chiedeva loro di agire da uomini anziché da bestiame del gregge che il dio padrone portava al macello della vita.

Per definire la Natura degli Dèi è necessario superare la forma dell'onnipotenza patologica della ragione umana e accedere ai mondi del tempo che implicano azione e trasformazione e ai mondi emotivi che implicano l'uguaglianza di tutte le specie e di tutti gli Esseri della Natura. Implica la cessazione dell'idea generale secondo cui l'uomo è creato ad immagine e somiglianza di un dio pazzo, cretino e deficiente e, pertanto, collocato al di fuori del divenire della natura.

E' necessario dire ai filosofi che non è importante come soggettivamente pensano al padrone, al loro dio padrone. Non è importante con quale nome lo chiamano, sta di fatto che la loro idea è un'idea ontologica che tenta di soddisfare il loro bisogno di padrone non trovando soddisfacente la descrizione del padrone che ne hanno fatto altri.

Il fatto è che i filosofi pensano al padrone ed elevano la loro idea di padrone ad un assoluto che rinnova il dominio sull'uomo del macellaio di Sodoma e Gomorra. Questo perché, ogni idea di padrone assoluto, di Essere, è un'idea soggettiva che va imposta all'oggettività costringendo l'oggettività, che spesso è oggettività sociale, a soggettivarla e quando la società non la soggettiva, la soluzione estrema è il genocidio di chi tale idea non accetta. Appunto: il macello di Sodoma e Gomorra per soddisfare i pruriti mentali del dio padrone.

http://www.stregoneriapagana.it/catechismorivelazione.html

11 settembre 2015


venerdì 8 maggio 2015

I criminali Gesù, Mosè, Maometto e Buddha e la Religione Pagana

Se una persona cristiana dice: Io costruisco una religione". Dal punto di vista del cristianesimo è un atto di arroganza contro il dio dei cristiani. La religione cristiana, secondo i cristiani, è costruita dal loro dio padrone e i cristiani devono essere umili davanti al loro dio padrone.

Se io dico: "Io costruisco la Religione Pagana", non è un atto di arroganza, è un atto che prelude ad un grande impegno. Zeus non ha mai preteso che gli uomini gli obbedissero e nemmeno Apollo, Demetra, Giunone, Nettuno e quant'altro. Erano gli uomini che sceglievano come organizzare la loro vita e quanto questa organizzazione onorasse gli Dèi. Sono gli uomini che costruiscono le relazioni con gli Dèi nel mondo, non sono gli Dèi che impongono sottomissione agli uomini come il dio padrone degli ebrei e dei cristiani. Per questo motivo ebrei, cristiani, musulmani e buddisti ammazzano per imporre sottomissione al loro dio padrone.

Dal momento che i cristiani non vogliono che nasca una Religione Pagana perché loro non saprebbero come confrontarsi date le norme della società moderna, usano delle persone prezzolate e culturalmente povere per far credere che ci siano tanti paganesimi. Molti paganesimi di vario tipo. Ma non è vero che ci siano stati “molti” paganesimi perché nessuno chiamava sé stesso “pagano” mentre il termine “pagano” era usato dai cristiani per insultare religioni diverse impedendo loro che avessero un nome con cui definirsi. Ogni tipo di "paganesimo", di cui abbiamo memoria nei secoli passati fino ad oggi, ha un nome preciso in base alle norme dottrinali che segue. Un neoplatonico, come può essere un wicca o un massone che credono nella reincarnazione, non sono Pagani, semmai Platonici e neoplatonici. Tuttavia, dal momento che loro si definiscono wicca o massoni, si chiamano wicca e massoni e non Pagani.

Quando io dico: "Voglio costruire la Religione Pagana" suscito l'apprensione del cristiano: "Costui vuole mettersi allo stesso livello di Gesù!" senza pensare che è Gesù che con i suoi atti criminali, elevati a religione, insulta me, non io che elaboro una struttura di pensiero. Suscito l’apprensione nell'ebreo. "Costui vuole mettersi allo stesso livello di Mosè!" senza pensare che è Mosè che con i suoi atti criminali, elevati a religione, insulta me, non io che elaboro una struttura di pensiero. Suscito apprensione nel musulmano: "Costui vuole mettersi allo stesso livello di Maometto", senza pensare che è Maometto che con i suoi atti criminali, elevati a religione, insulta me, non io che elaboro una struttura di pensiero. Suscito apprensione nel Buddista: "Costui vuole mettersi allo stesso livello di Buddha" senza pensare che è Buddha che con i suoi atti criminali, elevati a religione, insulta me, non io che elaboro una struttura di pensiero.

Rimangono fuori i "pagani" che si strappano le vesti in nome di Gesù, Mosè, Maometto e Buddha, dei quali sono devoti. Costoro, anziché essere coraggiosi nell'affrontare la vita, si nascondono sotto il dogma della sottomissione al padrone. Un padrone sacro, intoccabile, al di fuori della legge, delle norme sociali, della capacità di critica degli uomini che identificano col pederasta Gesù, il sanguinario assassino Mosé, il macellaio di pagani Maometto, il padrone di schiavi Buddha. Dal momento che queste figure sono delle figure criminali, preservandole dalla critica ritengono di preservare dalla critica loro stessi e le loro esternazioni al limite del patologico che se in filosofia vanno sotto il nome di “ontologiche” in psichiatria vanno sotto il nome di “deliri”.

La necessità di costruire il sistema di pensiero che viene definito come Religione Pagana è quella di aiutare le società ad uscire dall’assolutismo criminale in cui il soggetto, col quale si costringono i bambini ad identificarsi nella costruzione si strategie esistenziali mediante le quali risolvere i loro problemi, non sia come il terrorista dio dei cristiani, ebrei e musulmani, il macellaio di Sodoma e Gomorra, o l’idea buddista di autodistruzione dell’uomo mediante l’annullamento di desideri e di passioni.

Io sono consapevole che a mano a mano che procedo col lavoro, il termine "Religione Pagana" significherà solo ciò che ho costruito con l’analisi della realtà. Le persone che chiamano sé stesse “pagane”, non volendosi confrontare (o non potendo) con l’analisi che sto facendo, avranno sempre meno argomenti per affrontare il pensiero e per difendere i loro interessi aumenteranno le aggressioni, sia diffamatorie che fisiche, nei miei confronti.

E' lungo, faticoso e noioso, meditare su principi filosofici e teologici per scoprire il loro significato e le implicazioni nella vita degli uomini, ma io non conosco altro modo per costruire la Religione Pagana e questo modo intendo percorrere fino in fondo. Non è arrogante il muratore che porta i mattoni o il contadino che pianta i semi nella terra. Semmai è arrogante chi, anziché dargli una mano, preferisce schernirlo perché servono mesi ed anni per costruire un edificio e servono nove mesi affinché il chicco di grano si trasformi in spiga.

Per i cristiani, e i “pagani” che riproducono i principi di sottomissione dei cristiani, che ritengono che una religione derivi da “dio”, il “dio padrone”, o da qualcuno che vuole farsi “dio padrone” o suo  “profeta”, fare una religione ha un significato di autoidentificazione col dio padrone. Per questo i cristiani elevano alla santità o alla beatitudine personaggi criminali come Rosmini o Tommaso d’Aquino: si sono elevati a dio padrone e hanno detto agli uomini che cosa vuole il dio padrone in funzione della gloria del dio padrone identificato con la chiesa cattolica.

Ma noi che abitiamo la società, partecipiamo alla vita degli uomini e abbiamo a cuore il futuro della società ritenendo indegno e infame non lavorare per costruire un futuro migliore di quello che abbiamo trovato, riteniamo nostro dovere seguire la tradizione del “nostri avi” che ha in Numa, Orfeo, Tagete, e tanti altri i cui nomi sono dimenticati, che costruirono una sistema di relazione fra gli uomini e gli Dèi nel mondo che oggi viene chiamato: RELIGIONE!

Per questo motivo lavoro per costruire la Religione Pagana. Io non so cosa nascerà dal mio lavoro. Gli Dèi mi hanno detto di non preoccuparmi. Per gli Dèi l’importante è che io segua le mie passioni, i miei desideri e metta in moto la mia capacità di analisi del presente. Da questo nascerà il futuro.

08 maggio 2015


martedì 7 aprile 2015

Dalla dialettica di Hegel alla dialettica del Libro dell'Anticristo


Io sto lavorando attorno al concetto di dialettica di Hegel per arrivare a commentare il concetto di dialettica del marxismo come espresso in Engels.
Per farlo devo prendermi la Fenomenologia dello Spirito.

Quando Hegel scrive nella Fenomenologia dello Spirito concludendo la spiegazione della dialettica come processo della conoscenza:

"In questo senso, i momenti del Tutto sono figure della coscienza. Poiché è un continuo sospingere se stessa verso la propria esistenza vera, la coscienza raggiungerà infine un punto in cui si spoglierà della parvenza di essere intaccata da qualcosa di estraneo che è solo per essa e che appare come un altro. A quel punto il fenomeno sarà uguale all'essenza, e con ciò l'esposizione della coscienza coinciderà con la vera scienza dello Spirito."

Io, trenta anni fa, a digiuno di filosofia e scrivendo il Libro dell'Anticristo, nel capitolo di cui vi metto il link scrivevo:

"La verità è un nocciolo di pesca dentro un diamante dalle milioni di sfaccettature.
Ogni Essere Umano viene educato a guardare quel nocciolo di pesca da una sola sfaccettatura.
Quando un Essere Umano inizia a seguire una strada per lo sviluppo della Coscienza di Sé, si sforzerà di vedere quel nocciolo di pesca da ogni sfaccettatura di quel diamante.
Da quando abbandona la finestra impostagli dal Condizionamento Educazionale, comincia a vedere quel nocciolo anche da altre sfaccettature e può affermare di aver iniziato a superare il condizionamento stesso.
A tante più sfaccettature egli potrà affacciarsi, tanto più i legami imposti dal Condizionamento Educazionale si scioglieranno.
Soltanto quando sarà in grado di alzare la mano e spezzare il diamante, prendendo in mano il nocciolo di pesca, solo quando egli riuscirà a far diventare nocciolo di pesca una parte di sé stesso (vale a dire afferrare l'essenza noumenica dell'oggetto con l'essenza noumenica del soggetto o di una parte di esso), egli sarà giunto alla verità."


Ho detto esattamente quanto detto da Hegel partendo da condizioni assolutamente diverse. La differenza che mentre Hegel fa giungere la coscienza al dio padrone, "il Tutto", io faccio giungere la coscienza alla libertà della percezione.

Questo aspetto è la diversità esistente fra la dialettica di Hegel, quella del marxismo e quella della Religione Pagana. Per essere dei filosofi è sufficiente individuare i meccanismi; ma lo Stregone deve aggiungere qualche cosa che il filosofo non riuscirà mai a fare: "Cosa farne e come impiegare la scoperta dei meccanismi nella quotidianità!".

La dialettica della Religione Pagana è una dialettica che va oltre la dialettica hegeliana, che tratta della formazione della coscienza e va oltre la dialettica marxista che tenta di estendere il meccanismo della formazione della conoscenza della coscienza alle trasformazioni materiali della vita. La dialettica della Religione Pagana affronta il soggetto del conoscere, l'essere, il dio padrone, e lo abbatte dal trono per porvi gli Esseri della Natura, i soggetti, che attraverso le loro scelte modificano il presente per trasformarsi in Dèi.

07 aprile 2015

venerdì 3 aprile 2015

Renato Del Ponte e il Movimento Tradizionalista Romano: le idee.

Noi, come Federazione Pagana, siamo sempre pronti a discutere di religione con le persone che chiamano sé stesse Pagane. Le differenze sono legittime, si tratta di giustificare e supportare le proprie affermazioni con argomentazioni oneste che rappresentino onore e dignità anche a posizioni religiose o filosofiche che noi, come Federazione Pagana, contestiamo. Contestiamo le idee religiose, ma siamo comprensivi con le persone: non pretendiamo che le persone si adeguino al nostro pensiero, né tolleriamo che altri pretendano che noi ci adeguiamo al loro pensiero come wicca e "pagani Imperialisti" hanno sempre preteso di fare.


La pagina presenta il filmato:

1) Renato dal Ponte espone le idee del Movimento Tradizionalista Romano;

Visto che non riusciamo a discute di idee religiose, ci limitiamo a filmare e registrare le idee che altri presentano. Ricordo Renato del Ponte a Bologna nel 2010 quando scappava come un "topo di fogna" per non discutere di religione trincerandosi dietro a quell'ideologia assolutista che era più una giustificazione del fascismo che non un'idea religiosa discutibile.

Quello che presento è il discorso di Renato del Ponte tenuto al congresso WCER (Congresso Mondiale delle Religioni Etniche) a Bologna nel 2010. Penso che un ragazzino delle scuole medie avrebbe presentato meno retorica e più sentimento. 

Eppure, Renato del Ponte è un punto di riferimento di un ambiente che chiede di essere riconosciuto come "Pagano". Il Movimento Tradizionalista Romano che di tradizionale ha solo l'idea dell'imperialismo romano e dell'assolutismo sociale.

 Tanta gente si dichiara "pagana" a sproposito. Lo fece anche la "Lega Nord", a noi faceva ridere, ma alcuni militanti del Veneto credevano davvero che la "Lega Nord", col rito dell'ampolla alle foci del Po', fosse Pagana e quando noi ne contestavamo i principi etico-morali marchiandoli come cristiani, i loro militanti si arrabbiarono. Fino al giorno in cui la Lega Nord impose il crocifisso, mise in atto una crociata contro i musulmani in nome del pederasta in croce e le sue giunte regionali finanziarono le scuole cattoliche per distruggere la scuola pubblica contro il dettato Costituzionale.

La stessa cosa è per Del Ponte che in nome dell'imperialismo romano esaltava gli imperatori cristiani di Roma. C'è un po' di confusione fra religione e imperialismo politico.

Costruire una religione, in questo caso la Religione Pagana, è un lavoro estremamente complesso in cui la tendenza a ripresentare idee al limite del criminale come quelle Platoniche, Neoplatoniche e Stoiche per trovare una scorciatoia filosofica, è sempre presente.

Quando costruisci una religione con impegno e con passione metti in discussione strutture economiche che hanno costruito la loro fortuna attraverso la gestione di idee religiose diverse come lo stupro dei bambini, il lavoro schiavista, le organizzazioni criminali e mafiose, gli interessi politici che rispondono a pacchetti voti spesso presentati da un sottobosco criminale e affaristico che fa della corruzione, dell’evasione fiscale, dell’estorsione, metodi di controllo sociale. Spesso questo avviene con la complicità diretta e indiretta di magistrati, poliziotti, carabinieri e istituzioni amministrative che aggrediscono i cittadini non solo quando esprimono sistemi di pensiero diversi da quelli che loro vogliono imporre, ma anche idee diverse o impressioni diverse sui comportamenti di politici e amministratori.

Non si può fare politica fingendo di fare religione: o l’uno o l’altro. La Religione è il fondamento di ogni politica: dalle idee politiche desumi le idee religiose, mai viceversa.


03 aprile 2015

giovedì 2 aprile 2015

La Religione Pagana e gli Dèi.

http://www.religionepagana.it/religionipaganedeuropa.html

Questa è una pagina diretta. Non esprime nessun filmato, ma presenta una serie di principi generali presentando alcune religioni dell'Europa e del Mediterraneo prima del cristianesimo.
Si tratta di "cambiare lo sguardo" con cui guardare e pensare le Antiche Religioni.
Capovolgere il concetto dall'idea cristiana all'idea Pagana.
Passare dal concetto del "il dio di o del" all'idea "di o del è un dio".
Il lavoro fu fatto nel 1997 e presentato nelle trasmissioni di RadioGamma5 e discusse con i radioascoltatori che faticavano a capire la differenza di quella che ritenevano "una differenza di poco conto". Invece era la differenza che cambiava la prospettiva dell'esistenza dell'uomo.


Le religioni, le cui pagine sono raggiungibili cliccando sui link nella pagina, anche se il testo in questi quasi venti anni è diffuso un po' in tutto l'web, sono:

1) La religione degli antichi Finnici
2) La religione degli antichi Lettoni
3) La religione degli antichi Lituani
4) La religione degli antichi Baschi
5) La religione degli antichi Magiari
6) La religione degli antichi Hurriti

Lo stupro dell'uomo operato dal cristianesimo si legittima nell'uomo proprio con l'idea che gli antichi pensavano gli Dèi proprio come il cristianesimo pensa il proprio dio padrone. Il cristianesimo ha mentito. Solo che non basta dimostrare la menzogna. Non basta dimostrare razionalmente che il cristianesimo ha mentito. Non siamo in un tribunale. E' necessario che si aprano le emozioni dell'uomo e che si espandano nel mondo incontrando le emozioni del mondo. Solo in questo modo la menzogna cristiana può essere riconosciuta. Altrimenti, si riproduce all'infinito il concetto di padrone a cui sottomettersi come nel cristianesimo.


martedì 31 marzo 2015

Zimmer Bradley la pederastia e le nebbie di Avalon


Quando i Wicca muovevano guerra ai Pagani, lo facevano anche e soprattutto partendo dalle fantasie malate descritte nelle Nebbie di Avalon in cui la loro ipotetica "dea", alla fine, altri non era che la madonna dei cristiani. La puttana che recita il magnificat, come descritto in Luca, e che trasformava le donne in schiave sottomesse al padrone (l'olgettina del Berlusconi elevato a dio padrone da Ratzinger e Bergoglio: il modello è quello!).

Quante volte ci siamo scontrati con i Wicca che pretendevano di imporre la loro madonna cristiana sottomessa alle sollecitazioni di libertà manifestate dalle femministe in funzione di quell'uguaglianza sociale che non è mai abitata presso i cristiani che trasformano le persone in pecore sottomesse al loro dio padrone.

Sapevamo che prima di morire nel 1999 la Marion Zimmer Bradley aveva manifestato la sua fede cristiana già evidente nel libro "Le nebbie di Avalon".

Magari era meno evidente pensare che la sua fede cristiana comprendesse anche la violenza e lo stupro su minori, eppure le sue pratiche e le sue complicità nelle pratiche erano già conosciute fin dal 1964 e al processo del marito nel 1989 era già stata accusata di complicità.

Coloro che hanno fatto delle Nebbie di Avalon un punto di riferimento sono fra le merde che hanno combattuto la nascita della Religione Pagana in nome dell'odio del dio padrone cristiano e del pederasta in croce del quale difendono delitti e atrocità, non da ultima la sua pratica della pederastia come Marion Zimmer Bradley sta a dimostrare.

Riporto la notizia di questi giorni:


Fino a oggi la fama della Bradley era stata oscurata solo dall'ammissione di aver aiutato il marito, Walter Breen, a nascondere e forse a perpetrare molestie sessuali ai danni di minori. Nel 1989 Breen era stato accusato di aver molestato il figlio di una collega organizzatrice di una convention di fantascienza, riconosciuto colpevole e condannato dopo una vicenda processuale durata vari anni; la Bradley era stata a sua volta accusata di aver coperto le molestie e aiutato il marito.
 Ma secondo la testimonianza della figlia le cose "erano molto peggiori di così". Riportiamo questo brano dalla sua mail.

"Era molto peggio.
La prima volta che lei mi ha molestato avevo tre anni. L'ultima ne avevo dodici, ed ero in grado di scappare.
Ho mandato in prigione Walter per aver molestato un ragazzo. Avevo cercato di intervenire già quando avevo tredici anni, dicendo tutto a mia madre e a Lisa (Elisabeth Waters, amica e coautrice di MZB, NdR), ma loro si limitarono a farlo trasferire nel suo appartamento.
Ho dovuto spesso dormire da amici sin da quando avevo dieci anni, a causa del costante flusso di persone fuori controllo per la droga che andavano e venivano e delle orge che si tenevano nella nostra "casa".
Non sono novità. Walter era uno stupratore seriale, aveva fatto molte, molte, molte vittime (alla polizia ne ho elencato ventidue). Ma Marion era di gran lunga peggiore. Era crudele e violenta, e sessualmente del tutto fuori di testa. Non sono la sua unica vittima, e le sue vittime non erano solo bambine.
Vorrei poter avere notizie migliori".

Quando la Bradley sposò Breen, nel 1964, questo aveva già subito alcune condanne minori per molestie a minori. Dopo il processo del 1989 fu condannato a dieci anni e morì in carcere. Marion Zimmer Bradley dichiarò in più di un occasione in interrogatori e al processo di essere al corrente delle attività pedofile del marito. Non ha subito nessuna condanna, ed è morta per attacco di cuore nel 1999.

Tratta dal sito:
http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/19032/la-brutta-bruttissima-storia-di-marion-zimmer-bra/

Questo è il tipo di personaggi che si proclamano wicca negli USA.

Culturalmente ignoranti, criminali nella pratica. Non conoscono le regole del civile confronto e fanno della violenza e della diffamazione una pratica costante in nome del macellaio di Sodoma e Gomorra con le finalità di esaltare il pederasta in croce contro i diritti sociali degli Esseri Umani.

Le aggressioni religiose che abbiamo subito dagli adoratori del macellaio di Sodoma e Gomorra rientrano nell'ambito del terrorismo il cui sangue gronda dalle mani di Bergoglio e di quelle di ogni politico che fa del cristianesimo la propria ideologia di morte.

Scoprire che le pulsioni che difendono, ammantandole di un vago e apparente sentimento religioso hanno per fine attività di dominio sessuale, fra cui la pederastia, non ci stupisce. Quando si discute con i wicca, non si discute con persone religiose, o con una preparazione religiosa, ma con commercianti, malati di sesso o malati di dominio personale che nascondo le loro perversioni esistenziali sotto un patina religiosa con cui soddisfare il loro desiderio di dominare e controllare persone fragili: come pretende il macellaio di Sodoma e Gomorra e i preti cattolici. Diversa è la rappresentazione, uguale l'intendimento nella pratica e uguali le pulsioni a cui rispondono.



giovedì 12 marzo 2015

Il rito dell'Equinozio di Primavera presso il Bosco Sacro a Jesolo.

Il 21 marzo 2015 presso il Bosco Sacro di Jesolo in Via Ca’ Gamba, settima traversa 3B si terrà il rito religioso dell’Equinozio di Primavera. L’inizio del rito è alle ore 17.30 e tutte le persone sono invitate a partecipare o ad assistervi.
La Religione Pagana considera l’Equinozio di Primavera il momento in cui Persefone esce dall’Ade e la Natura inizia a fiorire. L’Ade è l’utero, l’uovo, il seme, da cui nascono coloro che iniziano il cammino per diventare degli Dèi.

La “tradizione” antica, riproposta dalla Federazione Pagana nella costruzione della Religione Pagana, la vita nella Natura si distingueva fra mortali e immortali, ma entrambi nascevano, entrambi erano mortali, entrambi mettono in atto strategie esistenziali per trasformarsi in immortali.

Questa tradizione viene riproposta dalla Federazione Pagana all’interno di un sistema di pensiero filosofico in cui il soggetto che nasce si costruisce e si trasforma in base alle proprie scelte, alle proprie azioni, alle proprie decisioni prese nel mondo e nell’ambiente in cui è nato.

Questa trasformazione porta l’uomo a trasformarsi in un dio quando trasforma la morte del corpo fisico in nascita del corpo luminoso.

Nascere, crescere e trasformarsi nelle azioni quotidiane è il senso religioso e sacro della Religione Pagana. Veicolare le proprie pulsioni nella propria quotidianità e disciplinarsi per dirigere la veicolazione, è l’attività sacra dell’Apprendista Stregone. Questa attività comporta continue trasformazioni soggettive sono altrettante destrutturazioni e ristrutturazioni della propria struttura neuro-vegetativa che implicano continue morti e resurrezioni ad ogni azione e ad ogni resurrezione, dopo una scelta e un’azione, non si è più quelli di prima dell’azione, ma leggermente diversi. Quel leggermente diversi, azione dopo azione, costituisce un accumulo di trasformazioni tali da agire al momento della morte costruendo, nell’idea della Religione Pagana, il trionfo che si concretizza come un salto qualitativo dopo un’infinita quantità di scelte e di azioni messe in atto con passione durante l’intera vita fisica. Muore il corpo fisico e nasce il corpo luminoso.
 
Questa e tutte le infinite nascite in cui ci trasformiamo attraverso ogni azione quotidiana, noi le celebriamo e le ricordiamo nel rito dell’Equinozio di Primavera non solo con Persefone, Adone, Attis e tutti gli altri, ma auspichiamo una forma sociale in cui i genitori, onorando i loro figli, forniscano ad essi i mezzi con cui affrontare con onore la vita nella società e poter rinascere sempre nuovi e più forti ogni volta che sceglieranno e agiranno.


12 marzo 2015