Cito dalla pagina presentata
Gli uomini non hanno riscontri sull'efficacia delle
preghiere, gli uomini hanno riscontro solo della loro impotenza davanti alle
condizioni del mondo. Un'impotenza che ha costruito Atena quando, alimentando
il bisogno di possesso degli uomini, ha alimentato la loro intelligenza per
trasformare altri uomini in uno stato di schiavitù. Ci vuole l'intelligenza per
costruire la schiavitù; ci vuole l'emozione per spezzare le catene. Ma spesso è
troppo tardi e all'uomo sottomesso non resta che pregare. Non resta che
attendere la liberazione dalla schiavitù che gli concede la morte del suo corpo
fisico".
"Schiavi, obbedite in ogni cosa
ai vostri padroni secondo la carne, non solo quando vi vedono, come per piacere
agli uomini, ma con sincerità di cuore, per timore del signore, tutto quello
che fate, fatelo di cuore, come per il signore e non per gli uomini, sapendo
che riceverete in ricompensa l'eredità dalle mani stesse di dio. E' a cristo
signore che voi servite. Chiunque, invece, commette ingiustizia, commetterà
secondo l'ingiustizia commessa: non vi sarà accettazione di persone."
Paolo di Tarso, lettera ai Colossesi 3, 22-25
"Obbedite,
obbedite" afferma sbuffando ed imprecando Ares " non mi sentite
fremere dentro di voi? Non anelate a grandi spazi o ad una vita felice senza
obblighi né catene? I vostri genitori vi hanno allevati come animali affinché
siate sottomessi al loro servizio e voi vi comportate da animali facendo della
sottomissione il piacere del vostro padrone, del vostro Dio. In questo modo
usarono Atena per costruire un branco di lupi che si contendevano uomini
trasformati in greggi di pecore che i lupi portano al macello della vita. E poi"
riflettè Ares "i lupi possono cibarsi di pecore, ma non trasformano uomini
in pecore, allo stesso modo la pecora non teme il lupo quanto dovrebbe temere
l'uomo che vuole essere il suo padrone. Sterminarono più pecore gli uomini che
non tutti i predatori fin da quando le pecore divennero per diversificazione di
specie precedenti. E, dopo aver distrutto l'uomo trasformandolo in pecora
sottomessa e violentato l'Ares dentro di lui, chiamarono giustizia la schiavitù
dell'uomo e ingiustizia il suo desiderio di libertà."
"La rivoluzione borghese non
può accogliere attorno alla borghesia, per un periodo di una certa durata,
masse di milioni di lavoratori e di sfruttati, appunto perché loro sono
lavoratori e sfruttati, mentre invece la rivoluzione proletaria se vuole
assolvere al proprio compito essenziale, che è di consolidare il potere
proletario e di edificare una nuova economia socialista, può e deve legare i
lavoratori e gli sfruttati al proletariato in un'alleanza durevole, appunto perché
essi sono degli sfruttati e dei lavoratori."
Stalin, Questioni del leninismo, l'Unità, 1945, p.
137-138
"La storia umana del tempo della filosofia è la
storia della guerra finalizzata a rendere gli uomini sottomessi. Questa storia
"dice Ares "è una storia che toglie agli uomini la loro capacità di
critica del presente. Combattere significa disarmare il nemico e meno gli
uomini sono in grado di analizzare il presente in cui vivono, tanto più sono
disarmati nei confronti di chi li vuole sottomettere quando presenta loro una
verità immaginaria dalla quale non sono in grado di sottrarsi. Ma io
prorompo" continua Ares "nei bisogni, nelle necessità e nei desideri.
Afrodite è la compagna di Efesto, ma io sono il desiderio che combatte nelle
contraddizioni dell'esistenza e Afrodite non può negarsi là dove il desiderio e
la passione degli uomini invade il mondo in cui vivono. Gli uomini possono
essere ridotti in schiavitù, ma il desiderio, la passione, i bisogni, quando si
riempiono di emozione, tendono a rompere i legami e io, Ares, insorgo dentro di
loro. A volte Atena mi affianca e allora anche lo schiavo, anziché gettarsi
come un toro infuriato contro il suo mulino a vento, progetta, medita, soppesa
come usare la forza emotiva dentro di sé per rendere stabile la rimozione delle
catene che in quel momento lo stanno soffocando."
Fine citazione….
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