giovedì 23 gennaio 2020

Inganno e i filosofi rinascimentali e dialettici

Cito da questa pagina:
L'inganno è offriti quello che tu devi pensare. Se Bacone avesse detto "loro dicono queste o quelle cose", tu avresti potuto decidere se loro sono "stupratori di spirito". Ma tu non puoi decidere, devi scegliere se accettare quello che Bacone dice o rifiutarlo. Non stai dando un giudizio sugli "stupratori di spirito", stai schierandoti per tifare. Questo" continua Inganno "è l'inganno di tutti gli inganni. L'affermazione che offre l'aggettivo anziché offrire i fatti che tu puoi definire mediante un aggettivo. Vieni derubato della tua capacità di usare gli aggettivi per definire qualcosa perché sei stato derubato della conoscenza dei fatti e, in ultima analisi, della tua capacità di dare dei giudizi.
"Quelli di loro che volevano ribellarsi e giocare al liberalismo in modo troppo rumoroso e troppo incomodo per il regime imperiale furono naturalmente scartati, soffocati. Ma tutti gli altri, quelli che lasciarono le fisime politiche al popolo si applicarono esclusivamente e seriamente al grande affare della borghesia, cioè allo sfruttamento del popolo furono potentemente protetti e incoraggiati: si diedero loro perfino, per salvare l'onore, tutte le apparenze della libertà."
Bakunin, Là dove c'è lo Stato non c'è libertà, Acquerelli Demetra, 1996, p. 210
"Il gioco dell'inganno" continuò Inganno "spesso consiste nel vendere apparenza per impedire all'ingannato di afferrare la sostanza, i contenuti, delle cose. Contenuti e realtà dalla quale viene allontanato giocando sulla sua non conoscenza e sulla sua disposizione a credere per vero ogni cosa che gli viene detta capace di soddisfare le sue aspettative. Lasciamo che il "popolo" si illuda di tutti quei privilegi politici ai quali non accederà mai. E mentre lui combatte per i principi politici, viene violentato nel quotidiano con la promessa che domani le cose cambieranno. Ma le cose non cambiano a meno che l'imperatore o il potere finanziario non comprendono che è nel loro interesse poter disporre di un popolo colto e benestante perché aumenta la circolazione di denaro e favorisce l'accumulo di ricchezza. Ma fino ad allora ogni rivendicazione sociale ha il solo scopo di individuare i "facinorosi", le persone sensibili, quelle pronte a sacrificare sé stesse per la causa e per poterle colpire rendendole innocue privando quel "popolo" dei suoi potenziali campioni. Protesta per la politica sociale, battiti sulle barricate e sottrarrai te stesso alla società civile perché sarai colui che deve essere reso impotente per fermare ogni tipo di protesta. E mentre tu combatti per ideali, veri o immaginati che siano, altri agiscono per i loro interessi e tu diventi pedina di un gioco di cui non conosci fini o confini. Alla fine di ogni gioco, vince sempre il trafficante di schiavi che nei momenti peggiori cambia maschera e cambia tecniche di sfruttamento mentre, nei momenti migliori, si assicura bestiame umano a basso costo."
"Bisogna stimare come massimi doveri, rispetto a tutto il resto, quelli che rispondono all'interesse della Città, affinché sia ben amministrata, e non bisogna caldeggiare la rivalità oltre il conveniente e neanche imporsi con la forza contro l'utile comune. Infatti, una Città ben amministrata è l'appoggio più grande e ciò riguarda ogni aspetto: dove questo viene ben amministrato, tutto è salvato; mentre dove questo viene distrutto, tutto va in rovina."
Democrito, Raccolta di frammenti interpretazione e commentario di Salomon Luria, Bompiani, 2007, p. 741
"In una società gruppi economici e gruppi sociali, a volte anche gruppi criminali, si scontrano per assicurarsi dei vantaggi economici e sociali." Continua Inganno "Le persone spesso non sono in grado di distinguere
---fine citazione-----
Continua nella pagina linkata.....


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