sabato 15 agosto 2020

Religione Pagana: riflessioni sulla scienza.



Noi siamo abituati a pensare alla scienza come un'attività dell'uomo capace di presentare dei risultati che ci permettono di capire e descrivere sempre meglio il mondo in cui viviamo.

Se c'è un problema, gli uomini non si rivolgono a Dio, ma a coloro che praticano la scienza e che assumono il nome di scienziati.

L'errore grande è quello di pensare alla scienza come un soggetto che afferma delle verità, come le persone sono abituate a sentire da Dio o da Gesù. Assumere la qualifica di "scienziato" significa assumere la qualifica di "competente" la cui voce viene ascoltata come una voce di verità.
In realtà, per parlare di scienza dobbiamo innanzi tutto distinguere fra le scienze. Ci sono scienze di ordine fisico-matematico e ci sono scienze sociali le quali necessitano di approcci diversi.

Fra le scienze fisico-matematiche dobbiamo distinguere fra due comportamenti messi in atto dall'uomo, i risultati della sperimentazione e le ipotesi (spesso chiamate teorie) che guidano la ricerca. Il risultato della sperimentazione è la verità scientifica di quell'esperimento o di quella soluzione; le ipotesi di lavoro (dette teorie) sono solo delle opinioni o, se preferite, delle ipotesi sulle quali condurre una ricerca scientifica che può scaturire in risultati che chiamiamo verità o abortire perché non supportate da risultati di laboratorio.

Per quanto riguarda le scienze sociali, non esistono scienziati.  Esistono solo persone che sanno articolare un maggior numero di dati, forniscono delle ipotesi che, per essere vere, devono essere argomentate. La verità nelle scienze sociali non esiste. Esiste l'argomentazione. Agli argomenti di chi fa affermazioni, si oppongono argomenti di chi nega tali affermazioni e la logica vincente è quella che il momento culturale può accettare e fare propria.

La verità nelle scienze sociali, sempre relativa al momento socio-culturale che si sta vivendo, è determinata dalle argomentazioni che gli individui possono portare a supporto di quella specifica affermazione.

Per concludere, se, come i cristiani fanno, affermano che "Dio ha creato il mondo" rispetto a chi dice che "nessuno ha creato il mondo" la verità non sta nelle due affermazioni, ma nelle argomentazioni che supportano le due affermazioni.

C'è da osservare che l'abitudine dei cristiani di puntare le pistole alla testa dei cittadini affinché accettino l'affermazione secondo cui "Dio ha creato il mondo" è un'argomentazione sufficiente che porta gli uomini a riconoscere che il loro Dio ha creato il mondo.

15 agosto 2020

Claudio Simeoni

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