mercoledì 29 aprile 2009

Ci si ricorda degli Dèi solo quando le disgrazie ci travolgono.

Ci si ricorda degli Dèi soltanto quando le cose vanno male.
Le maledizioni degli Dèi?
Eventualmente sono gli uomini che si abbandonano alle tempeste della vita dimenticando che attorno a loro altri uomini e altre situazioni si trasformano continuamente.
Per violare i siti archeologici religiosi serve molto intento e molto potere perché gli Dèi non hanno dimenticato l’antica devozione dei popoli e non tollerano il disprezzo degli uomini per il mondo in cui vivono.
Uomini in ginocchio che vivono una sindrome da onnipotenza come se a loro tutto fosse dovuto, rappresentano sempre e comunque delle offese per gli Dèi. Ma non sono gli Dèi che agiscono nei loro confronti, sono essi stessi, che nel disprezzo e nella sufficienza con le quali trattano le faccende del mondo, si predispongono per farsi travolgere dalla vita.
Gli uomini hanno pensato, combattuto, amato, desiderato e gioito. Dove gli uomini fecero questo, là si è concentrata la loro devozione. Là si sono alimentati gli Dèi. Reggere il potere di quel luogo richiede passione ed impegno che l’arroganza, normalmente, impedisce agli uomini di praticare.
Riporto:


Il luogo: un paradiso dai tanti misteri
2009-04-15 19:21
di Francesco Tedesco


NAPOLI - Il barbaro omicidio di cui sono rimasti vittime l'ex re del grano Francesco Ambrosio e sua moglie è solo l'ultimo di una lunga scia di episodi di sangue legati alla storia della discesa della Gaiola, quella che dalla collina di Posillipo si tuffa direttamente nel mare del Golfo di Napoli. Un angolo di paradiso che accoglie dimore da sogno ma anche vicende da incubo che si intrecciano alle leggende popolari e alla storia che risale indietro nel tempo fino all'epoca romana. La tenuta degli Ambrosio fa parte infatti di un ampio complesso archeologico che comprende un teatro romano e un tempietto dedicato ad Afrodite Opleia, dea protettrice dei navigatori. Lì cronache di Plinio collocano il poeta Virgilio che avrebbe aperto una scuola di poesia che, in realtà, era però una scuola di magia e di riti antesignani dell'esoterismo. E proprio lì stabilì poi la sua residenza Vedio Pollione, un ricchissimo romano che, pur non essendo nobile, riuscì ad ingraziarsi Cesare Augusto: l'imperatore andò anche come ospite nella villa di Pollione, di cui ancora si vedono tracce proprio all'interno della tenuta degli Ambrosio. La leggenda vuole che un servo fece cadere una brocca di Pollione e quest'ultimo, per punizione, ordinò che fosse dato in pasto alle murene che teneva in grosse vasche. L'imperatore intervenne, graziando il servo e Pollione perse la stima del regnante a causa della crudeltà dimostrata. Ma le leggende più terribili sono quelle legate alla "Villa Maledetta", uno splendido edificio costruito a fine '800 su uno scoglio a pochi metri dalla spiaggia della Gaiola, da dove gli investigatori credono oggi che i killer degli Ambrosio siano arrivati fino alla casa dei due coniugi. Il primo fatto di sangue risale agli anni '20: proprietario della casa era il professore svizzero Hans Braun che aveva costruito una teleferica per arrivare direttamente sulla spiaggia. Una sera, però, la teleferica venne colpita da un fulmine proprio mentre trasportava la moglie di Braun, che cadde in acqua e affogò. Il marito venne trovato il giorno dopo su un tappeto con la testa trapassata da un proiettile. La villa finì così nelle mani di Maurice Sandoz, un industriale farmaceutico che morì suicida. Sorte tremenda anche per Paul Karl Lagheim, industriale dell'acciaio che andò ad abitare nella casa: di lui si raccontano festini orgiastici con efebi napoletani, che ne carpirono la buona fede portandolo rapidamente sul lastrico. La fama sinistra della casa non venne smentita neanche negli anni '70, quando Gianni Agnelli compro' la villetta a picco sul mare e pochi giorni dopo si ruppe una gamba sciando. Non si fece spaventare dalla maledizione Paul Getty che acquistò la villa dagli Agnelli, ma poi la abbandonò quando poco dopo suo figlio venne rapito. Ma da dove viene la maledizione? "Potrebbe essere - spiega Ivan Cuocolo, docente di lettere e studioso delle storie della Gaiola - la stessa dea Afrodite Opleia a vietare agli uomini un'esistenza tranquilla in quell'angolo di paradiso che a lei era stato dedicato e che gli uomini hanno profanato dopo la fine del paganesimo". Una maledizione che non ha risparmiato gli Ambrosio.


Fonte:
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_934296005.html


Uomo, rimpiangi te stesso per tutto quello che avresti dovuto pensare quando potevi pensarlo e non lo hai pensato. Rimpiangi per quello che avresti dovuto dire quando potevi dirlo e non lo hai detto. Rimpiangi quello che avresti dovuto fare quando potevi farlo e non lo hai fatto.
E’ questo che pone le basi per la disperazione degli uomini nel tempo presente. Sia piccole che grandi disperazioni.
Gli Dèi alimentano il cammino oppure, girano lo sguardo inorriditi da chi ha rinunciato a vivere la propria vita con impegno e con passione.

29 aprile 2009
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
P.le Parmesan, 8
30175 – Marghera Venezia
Tel. 3277862784
e-mail claudiosimeoni@libero.it

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