La stupidità esistenziale ed esperienziale delle trasformazioni umane di Slavoj Zizek mi affascina, come mi hanno affascinato i postkantiani che della libertà kantiana non gli è mai fregato nulla.
Tutte le società umane tendono a tornare al pensiero forte.
E’ la loro condizione naturale d’esistenza. Senza il pensiero forte si nega la forza della vita, sia come nascita che come morte. Il pensiero forte è la volontà dell’uomo di percorrere quel sentiero.
Ma che cos’è il pensiero forte?
Non certo la forma con cui si presenta ad una ragione onnipotente; non certo la verità del “in verità, in verità ti dico....”
Se non si affronta l’origine del pensiero, delle utopie, come bisogno d’esistenza delle persone come variazione del loro presente, tutto diventa stupido. Tutto diventa uguale; tutto diventa forma riconducibile alla ragione, malata e ristretta dell’osservatore che si spaccia come giudice della storia.
Sto preparando una critica a questo articolo perché le tesi che espone non è solo ridicole, ma in alcuni casi anche offensive.
http://www.stregoneriapagana.it/slavojzizek.html
Slavoj Zizek può scrive impunemente solo perché siamo in un periodo di trasformazione sociale.
Una trasformazione in cui il nuovo modo per affrontare le contraddizioni sociali non è stato ancora soggettivato dalle società.
Gli uomini hanno visto la fine della contrapposizione la cui forma è stata elaborata nell’800. Ora c’è la necessità di una nuova elaborazione.
La cultura non ha ancora fagocitato il nuovo, non sa ancora come usare i nuovi strumenti sociali. L’integrazione fra scoperta scientifica (intesa come descrizione della realtà dell’uomo e le possibilità di trasformazione) ed etica sociale.
Il processo di scontro sociale ottocentesco si è concluso con la nascita delle Costituzioni Europee occidentali e mentre gli occidentali non conoscono il valore della loro etica, permettono ai cristiani di aggredire i musulmani in una guerra di religione che dal 1200 non è mai stata fermata.
Come in Afganistan dove, ai tentativi occidentali di normalizzare il paese, si contrappongono i cristiani che hanno dichiarato guerra ai musulmani e, facendosi forza con le armi della Nato, tentano di destabilizzare la cultura contrapponendo ideologia cristiana ad ideologia musulmana. Così gli occidentali hanno dimenticato i loro principi sociali; le loro Costituzioni; la loro etica; e preferiscono imporre il principio cristiano: “O fai quello che voglio io o io ti ammazzo”.
Così, dopo il cumulo di macerie e le montagne di morti che il cristianesimo ha fatto tentando di usare Marx e Freud per i suoi interessi e per i suoi scopi criminali, ora assistiamo ad un uso criminale che il cristianesimo sta facendo delle Costituzioni Europee.
E’ la miseria della filosofia occidentale che Slavoj Zizek esalta (con Blair) in contrapposizione ai desideri di libertà dei popoli.
07 maggio 2009
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
P.le Parmesan, 8
30175 – Marghera Venezia
Tel. 3277862784
e-mail claudiosimeoni@libero.it
Tutte le società umane tendono a tornare al pensiero forte.
E’ la loro condizione naturale d’esistenza. Senza il pensiero forte si nega la forza della vita, sia come nascita che come morte. Il pensiero forte è la volontà dell’uomo di percorrere quel sentiero.
Ma che cos’è il pensiero forte?
Non certo la forma con cui si presenta ad una ragione onnipotente; non certo la verità del “in verità, in verità ti dico....”
Se non si affronta l’origine del pensiero, delle utopie, come bisogno d’esistenza delle persone come variazione del loro presente, tutto diventa stupido. Tutto diventa uguale; tutto diventa forma riconducibile alla ragione, malata e ristretta dell’osservatore che si spaccia come giudice della storia.
Sto preparando una critica a questo articolo perché le tesi che espone non è solo ridicole, ma in alcuni casi anche offensive.
http://www.stregoneriapagana.it/slavojzizek.html
Slavoj Zizek può scrive impunemente solo perché siamo in un periodo di trasformazione sociale.
Una trasformazione in cui il nuovo modo per affrontare le contraddizioni sociali non è stato ancora soggettivato dalle società.
Gli uomini hanno visto la fine della contrapposizione la cui forma è stata elaborata nell’800. Ora c’è la necessità di una nuova elaborazione.
La cultura non ha ancora fagocitato il nuovo, non sa ancora come usare i nuovi strumenti sociali. L’integrazione fra scoperta scientifica (intesa come descrizione della realtà dell’uomo e le possibilità di trasformazione) ed etica sociale.
Il processo di scontro sociale ottocentesco si è concluso con la nascita delle Costituzioni Europee occidentali e mentre gli occidentali non conoscono il valore della loro etica, permettono ai cristiani di aggredire i musulmani in una guerra di religione che dal 1200 non è mai stata fermata.
Come in Afganistan dove, ai tentativi occidentali di normalizzare il paese, si contrappongono i cristiani che hanno dichiarato guerra ai musulmani e, facendosi forza con le armi della Nato, tentano di destabilizzare la cultura contrapponendo ideologia cristiana ad ideologia musulmana. Così gli occidentali hanno dimenticato i loro principi sociali; le loro Costituzioni; la loro etica; e preferiscono imporre il principio cristiano: “O fai quello che voglio io o io ti ammazzo”.
Così, dopo il cumulo di macerie e le montagne di morti che il cristianesimo ha fatto tentando di usare Marx e Freud per i suoi interessi e per i suoi scopi criminali, ora assistiamo ad un uso criminale che il cristianesimo sta facendo delle Costituzioni Europee.
E’ la miseria della filosofia occidentale che Slavoj Zizek esalta (con Blair) in contrapposizione ai desideri di libertà dei popoli.
07 maggio 2009
Claudio Simeoni
Meccanico
Apprendista Stregone
Guardiano dell’Anticristo
P.le Parmesan, 8
30175 – Marghera Venezia
Tel. 3277862784
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